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Fortitudo, k.o. a Venezia e salvezza lontana. L’editoriale del lunedì

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Un’altra occasione persa. La Fortitudo Bologna perde 77-72 contro una Venezia mai così tanto battibile. La Reyer – priva di Stefano Tonut, Michele Vitali e Austin Daye – invece al Taliercio si è imposta su una Kigili che è capitolata dopo un brutto secondo quarto. La seconda frazione di gioco terminata 26-15 in favore dei lagunari infatti è determinante contro i 19-17 dei felsinei di tutti gli altri tre quarti.
La sconfitta pesa e pesa tantissimo perché Treviso è andata ad espugnare Varese. Questo risultato perciò allontana sempre di più la zona salvezza della Fortitudo che ora dovrà compiere una vero miracolo nelle ultime giornate.
A Venezia si poteva vincere e l’amore in bocca rimane. Diversi giocatori hanno giocato una brutta partita con la faccia completamente sbagliata. Pietro Aradori – sempre sotto la luce dei riflettori – è stato impalpabile. Solo tre i tiri presi e 2 i punti segnati, a partita ormai conclusa. Male anche James Feldeine.
Positivo è stato Branden Frazier (solo 20’ in campo con un +/- da 10) e, alle solite, Gabriele Procida è stato poco utilizzato. Fa specie come alla prima palla persa nel quarto quarto sia stato tolto dal campo e non più rimesso.
Ma il fattore determinante è stata propria la sofferenza sotto canestro. Al primo vero ostacolo, chiamato Mitchell Watt, Geoffrey Groselle ha fatto emergere tutti i suoi limiti. Pessimo ai liberi (0/4) con una conclusione che non ha neppure toccato il ferro.
Quindi ora si fa sempre più dura per gli uomini di coach Antimo Martino, sempre più criticato dai tifosi sui social.
La salvezza può diventare un miraggio e già la partita infrasettimanale con Pesaro alla VitrifrigoArena può diventare decisiva. Insomma speranze al lumicino, ma la Fortitudo deve provare in tutti i modi a salvare capra e cavoli. 

 

Foto di Valentino Orsini/ Fortitudo Pallacanestro Bologna

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