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La Effe dura un tempo, poi crolla: Chiusi – Fortitudo finisce 75 a 59

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Crediti: Sofia Rosamilia

Umana Chiusi – Fortitudo Kigili Bologna 75-59 (20-21, 19-16, 19-9, 17-13)

Umana Chiusi: Lester Medford 26, Uzodinma Utomi 14, Riccardo Bolpin 8, Davide Bozzetto 8, Davide Raucci 8, Matteo Martini 6, Carlo Porfilio 3, Giulio Candotto 2, Lorenzo Raffaelli 0, Luca Possamai 0, Marco Braccagni 0

Tiri liberi: 6 / 10 – Rimbalzi: 31 5 + 26 (Davide Bozzetto 9) – Assist: 14 (Lester Medford 4)

Fortitudo Kigili Bologna: Valerio Cucci 17, Nazzareno Italiano 16, Matteo Fantinelli 10, Pietro Aradori 7, Steven Davis 5, Marcus Thornton 2, Simone Barbante 2, Alessandro Panni 0, Ygor Biordi 0, Tommaso Natalini 0

Tiri liberi: 14 / 16 – Rimbalzi: 28 4 + 24 (Valerio Cucci 7) – Assist: 16 (Matteo Fantinelli 7)

La Fortitudo Kigili perde la prima partita del 2023. Dopo le vittoria contro Nardò e San Severo (al PalaDozza), arriva una brutta prova per la Effe, con molte disattenzioni in entrambe le fasi del campo in una sfida ad alta tensione. Dopo un primo quarto e mezzo giocati egregiamente, i biancoblù si spengono lentamente, dimostrando di non essersi ancora completamente lasciati alle spalle il tabù trasferte. Gli uomini di Coach Dalmonte concedono troppo a San Giobbe, che grazie ad un meraviglioso Medford abbattono al Pala Pania la Fortitudo, nella gara valida per il diciassettesimo turno di campionato, il quarto del girone di ritorno.

San Giobbe scende in campo con a quintetto Medford, Utomi, Bozzetto, Bolpin e Porfilio a sorpresa, che nella prima parte di campionato non ha trovato molto spazio ma che ha invece piano piano ritrovato continuità. Coach Dalmonte schiera invece in quintetto Thornton, Barbante, Fantinelli, Davis e Italiano. Il primo possesso alla palla a due è dei padroni di casa: Utomi (migliore dei suoi nella prima frazione), tenta il primo tiro della gara in step-back e sbaglia, ma nell’azione successiva, dopo una palla persa della Effe, arrivano i primi due punti dei padroni di casa dopo un extra-possesso. Italiano per gli ospiti risponde subito, con un ottimo movimento a superare la marcatura di Porfilio. Nella prima frazione, soprattutto in fase di possesso e costruzione, nonostante la grande aggressività, la squadra di Coach Bassi si dimostra confusa, prendendo tiri complicati e consentendo spesso i tiri in lunetta ai felsinei. Il duello in marcatura Thornton – Medford si dimostra molto avvincente gin dalle prime battute, ma soprattutto è Davis a guidare la carica biancoblù, recuperando molti rimbalzi offensivi cruciali. Le iniziative in attacco di Chiusi arrivano principalmente da azioni individuali, su tutti di Utomi e Medford, ma la Effe si chiude compatta e ordinata e grazie a Italiano e Davis trova un ottimo parziale di vantaggio, complici numerose disattenzioni difensive della San Giobbe, in certi casi piuttosto gravi: a dimostrazione, arrivano numerosi lanci lunghi biancoblù dalla propria metà campo, che avviano in contropiede la Effe che sigla due punti facili. I sei punti ravvicinati dell’Umana rimettono però la prima frazione in discussione dal punto di vista del risultato, nonostante la Fortitudo giochi un primo quarto eccellente difensivamente. San Giobbe trova in Medford e Utomi i propri uomini per la rimonta, le quali azioni portano morale alla squadra e a tutto il palazzetto (che esplode in particolare ad una tripla da centrocampo del Playmaker). Gli ospiti sprecano tanto, soprattutto dall’arco, tentando molte triple contestate, e gli inevitabili errori concedono ai padroni di casa di rimanere aggrappati al risultato. Primo quarto molto intenso, veloce e fisico, nel quale la San Giobbe non ha dimostrato continuità, ma ha dato prova di potersela giocare alla pari chiudendo in pieno equilibrio: 20-21.

Il secondo quarto comincia subito con un fallo di Raucci per i padroni di casa, che manda in lunetta Fantinelli e porta avanti i biancoblu di quattro punti. San Giobbe in fase difensiva commette molti falli ma soprattutto concede troppi spazi dall’arco, portando un raddoppio sul portatore di palla che libera inevitabilmente i tiratori. In attacco, invece, le percentuali si raffreddano, infrangendo nel nulla diversi possessi e perdendo quindi numerosi palloni in costruzione. La squadra di Dalmonte ne approfitta con Aradori e Cucci, che siglano il massimo vantaggio di +8, complice anche il buon rientro in campo di Aradori, considerate le settimane di stop per infortunio. Nel momento peggiore di Chiusi però, Coach Bassi chiama un Timeout obbligato: la Effe raggiunge la doppia cifra di vantaggio e continua a macinare il suo gioco, cercando di scappare nel punteggio, mentre i padroni di casa necessitano di una risposta più che rapida per evitare la fuga dei felsinei. Al rientro dal Timeout, è un’altra partita. Utomi, Medford e Raucci segnano in sequenza, e un fallo tecnico fischiato alla Kigili dopo una palla persa simboleggia il nervosismo crescente. Le percentuali della Fortitudo dopo il timeout biancorosso peggiorano sensibilmente, mentre i padroni di casa cambiano invece marcia, siglando un parziale positivo di 7-0 con cui rimettono la partita in equilibrio. Molte difficoltà della Effe soprattitto a concretizzare: una tripla in Air Ball di Davis va completamente fuori asse e dà coraggio in attacco a San Giobbe, che aumenta il parziale aperto. Anche in fase difensiva, dalla metà del secondo quarto in poi i padroni di casa dominano, obbligando ogni manovra avversaria all’errore. Il nuovo atteggiamento di Chiusi paga, fino a trovare il primo vantaggio della partita, che da sotto di 11 punti ha chiuso il primo tempo avanti di due, recuperando morale e autostima.

Al rientro dall’intervallo la musica non cambia: subito un canestro di Medford e la risposta di Italiano e poi di Barbante, che ritrova il pareggio, sono i segnali di una gara fino a questo momento in sostanziale equilibrio, con molti errori in fase di costruzione di una parte e dall’altra. Con una grande reazione psicologica, la Fortitudo però ritrova solidità in difesa e concentrazione in attacco, costruendo con intelligenza e ritrovando l’agognato solido vantaggio. A Italiano poi viene fischiato un fallo antisportivo, a dimostrazione della sfida estremamente concitata. Dopo l’avvio positivo, la Effe si spegne psicologicamente e concede troppe transizioni, fino al +8 di San Giobbe. La squadra di Dalmonte soffre, e in attacco si dimostra davvero poco lucida, sbaglia tantissimi passaggi e perde, inevitabilmente, molti palloni, alcuni eccessivamente banali. A livello psicologico, la Effe si trova smarrita, confusa, destabilizzata, mentre un tarantolato ed infuocato Medforda segna a raffica. Per la Fortitudo invece la retina sembra stregata: anche i contropiedi aperti non si trasformano in punti, e la tensione continuia a salire. Il problema per la Effe sembra ritrovare la calma perduta, ma San Giobbe amministra con calma il cronometro e non sembra temere la rimonta avversaria.

Nell’avvio dell’ultimo quarto le squadre, stanche, si allungano, con molti palloni lanciati da una parte all’altra del campo e pochi canestri realizzati. Il ferro sembra infatti rifiutare il pallone ad entrambe le formazioni, che cercano di trovare sul finale la motivazione necessaria per ricominciare a segnare. San Giobbe sembra stanca e vive una fase molto complicata, mentre la Fortitudo sembra più viva e determinata psicologicamente. Ma la forza di volontà non basta, e i biancoblù non segnano come vorrebbero, non riuscendo a tornare concretamente in partita. Bozzetto per San Giobbe resuscita lo stato d’animo dei suoi segnando cinque punti in fila, che condizionano il finale di gara in cui il solito Medford (MVP del match), domina continuando a segnare. Finisce anche con un’espulsione di Italiano la partita della Effe, che termina anzitempo la sua partita, a dimostrazione del grande nervosismo della squadra. La Fortitudo perde così la prima partita del 2023 contro l’Umana Chiusi per 75 a 59, a dimostrazione del ritmo completamente diverso in trasferta in stagione rispetto alle partite giocate al PalaDozza.

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