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La Effe resiste un tempo, poi si spegne: Urania Milano – Fortitudo finisce 87 a 79

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Urania Milano – Fortitudo Flats Service Bologna 87-79 (24-17, 19-25, 27-19, 17-18)

Urania Milano: Matteo Montano 19 (1/3, 5/8), Andrea Amato 18 (1/4, 5/8), Rei Pullazi 15 (3/5, 2/5), Giddy Potts 13 (2/4, 3/7), Michele Ebeling 8 (1/3, 2/4), Giorgio Piunti 7 (3/4, 0/3), Kyndahl Hill 5 (2/5, 0/0), Matteo Cavallero 2 (1/1, 0/1), Simone Valsecchi 0 (0/0, 0/2), Andrea Marra 0 (0/0, 0/0)

Tiri liberi: 8 / 13 – Rimbalzi: 25 7 + 18 (Giorgio Piunti 7) – Assist: 28 (Giddy Potts 8)

Fortitudo Flats Service Bologna: Pietro Aradori 16 (3/8, 3/6), Francesco Candussi 14 (4/7, 1/2), Nazzareno Italiano 12 (3/5, 2/6), Miha VaŠl 12 (0/0, 2/6), Valerio Cucci 11 (5/7, 0/1), Simone Barbante 9 (4/6, 0/0), Saliou Niang 4 (2/2, 0/1), Tommaso Natalini 1 (0/1, 0/0), Lorenzo Bonfiglioli 0 (0/0, 0/0), Matteo Fantinelli 0 (0/0, 0/0)

Tiri liberi: 13 / 21 – Rimbalzi: 35 9 + 26 (Francesco Candussi 9) – Assist: 17 (Pietro Aradori 5)

Domani dovrà essere una gara di gestione. È assolutamente necessario che ci sia una gestione dei tempi di gioco e dei giocatori di conseguenza, nel peso specifico della situazione. Non voglio parlare di tattica. Oggi dobbiamo guardare noi stessi, è necessario che la gestione del nostro roster sia prioritaria e determinante come valutazione per essere più pronti possibili martedì. Dobbiamo giocare la migliore partita possibile per quello che è oggi nelle nostre possibilità.”

Così si è espresso Coach Dalmonte nel pre-partita svoltosi alla vigilia del sesto ed ultimo turno della fase ad orologio, che ha visto coinvolte la Fortitudo Flats Service Bologna e l’Urania Milano sul parquet del Pala Allianz Cloud, ex Pala Lido. I biancoblù arrivavano in avvio appaiati nell’ultima posizione del raggruppamento, alla ricerca di una vittoria fondamentale soprattutto per arrivare preparati all’ultima concitata fase della stagione. Dal lato panchina, la Effe si presentava inoltre priva del suo Capitano Matteo Fantinelli, presente ma non disponibile nelle rotazioni per un fastidio al polpaccio (assente quindi per preservarne le condizioni in vista dei Playoff), ma con un recuperato Pietro Aradori in più. L’Urania invece, guidata da Coach Villa, cercava riscatto dopo la cocente sconfitta dell’andata e dello scorso turno contro la APU Udine, desiderosa inoltre di migliorare il proprio posizionamento nella griglia Playoff, possibile grazie ad una serie di coincidenze favorevoli derivanti dagli altri campi del girone blu, impegnati in contemporanea. Al termine di una sfida combattuta per un tempo, la Fortitudo si arrende: l’Urania Milano vince 87 a 79.

Punteggio fermo per i primi due minuti: polveri bagnate per entrambe le formazioni, che cominciano con bassissime percentuali ed errori continui da un lato e dall’altro del campo. Ritmi sopiti e poca concentrazione, con le squadre che sembrano non voler rischiare troppo in penetrazione o forzare eccessivamente in vista della Post-Season, fase più concitata della stagione. Sblocca il risultato Amato, che dopo diversi possessi sprecati segna una tripla che porta il primo vantaggio ai padroni di casa, ma Italiano e Vasl dall’altra parte rispondono con un parziale di 0-5 e la sfida inizia a farsi finalmente movimentata. La squadra di Coach Villa però comincia a scaldarsi rapidamente e trova la retina dall’arco in ben cinque occasioni nel corso della prima frazione, che portano al controsorpasso dei rossoblù con Ebeling e Montano fino al massimo vantaggio Urania: 18-13. Tra cambi ed esperimenti, Coach Dalmonte prova a cambiare le carte in tavola aumentando le rotazioni, ma per il momento la sfida resta lenta e decisamente bloccata soprattutto dal punto di vista delle percentuali. Sul finale del primo quarto, i padroni di casa approfittano dei lanci a vuoto dei biancoblù e delle debaclè difensive, trovando un netto vantaggio con cui si chiude la prima frazione.

Potts apre le danze al rientro sul parquet con un tiro da 8 metri che scalda il pubblico del Pala Allianz Cloud, portando sè stesso e i suoi in doppia cifra, rispettivamente tra punti segnati e distanza nel punteggio rispetto agli avversari. Pietro Aradori con una tripla prova a svegliare i suoi, ma poco dopo prende un tecnico che sembra spegnere subito parzialmente l’entusiasmo (sensazione che si rivelerà errata al termine dei primi venti minuti di gioco). Storie tese tra Cavallero e lo stesso Aradori, i quali continuano a scaldare il clima continuando a comunicare lanciandosi provocazioni e aumentando così la tensione della sfida. In un batter d’occhio, con una ritrovata grande determinazione, la Fortitudo ricuce lo svantaggio di dieci lunghezze e rimette tutto in discussione, riportandosi sul meno 2 e costringendo Coach Villa a chiamare il primo Time-out della partita. Minuto di pausa da cui l’Urania esce rivitalizzata: Pullazi, Amato e Piunti segnano consecutivamente aumentando nuovamente il divario. La Effe però non si arrende facilmente e continua a inseguire con Cucci e Candussi, i quali si alternano sotto le plance canestri fondamentali, approfittando delle disattenzioni difensive dei padroni di casa. Oltre ai due lunghi però, è un ritrovatissimo Pietro Aradori (15 punti fin qui) a guidare i suoi, sia dal punto di vista offensivo che dal punto di vista agonistico, riportando la sfida sul rettilineo di un quasi perfetto equilibrio: il primo tempo si chiude 43 a 42 per i padroni di casa, ma i biancoblù sono vivi e, dopo un avvio negativo, sembrano pronti a concretizzare la tanto agognata rimonta, inseguita per tutto l’arco delle prime due frazioni del match.

Nonostante l’equilibrio nel punteggio, differenze statistiche notevoli che spiegano l’andamento della gara fin qui: percentuali dal campo simili, ma la Effe ha raccolto più rimbalzi e ha contemporaneamente ottenuto più Turnover rispetto agli avversari. Rotta, quella delle palle perse, da invertire per tentare la rimonta nel secondo tempo. Al rientro dall’intervallo, Niang segna e la squadra di Coach Dalmonte si riporta in vantaggio. I primi minuti del terzo quarto si alternano tra sorpassi e controsorpassi e rendono la gara decisamente più movimentata rispetto all’avvio. Sostanziale equiilibrio a metà della terza frazione, ma Milano aumenta presto i giri in fase offensiva e approfitta della scarsa aggressività difensiva dei biancoblù (in particolare del giovane Natalini) per ritrovare nuovamente la doppia cifra di vantaggio, con l’inerzia del match che ormai sembra interamente spostata a favore dei padroni di casa: il terzo quarto si chiude 70 a 61.

La Effe prova ad accorciare le distanze con azioni in Pick And Roll e ottimi tiri liberi ottenuti dai falli in transizione, ma Milano resiste e mantiene le distanze senza mai scappare però nel punteggio e lasciando uno spiraglio di speranza a Candussi e compagni. Neanche il quarto fallo di Potts, mandato poi in panchina da Coach Villa, sembra però donare il coraggio necessario ai biancoblù per tentare una ultima insperata rimonta. Il +12 Urania a quattro minuti dalla fine sembra infine la sentenza definitiva sulla sfida. Arriva quindi l’ottava sconfitta nelle ultime dieci partite per la Fortitudo, la quale ha giocato un pessimo ultimo quarto dopo aver resistito un intero tempo.

Finisce così: l’Urania Milano batte la Fortitudo Flats Service Bologna 87 a 79. Il prossimo appuntamento per i biancoblú li vedrà impegnati domenica 14 maggio contro la Tramec Cento nella prima sfida valida per i quarti di finale Playoff per tentare di raggiungere la promozione in LBA.

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