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EuroLeague Women – La Segafredo rialza la testa e batte Gyor 76-70

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FIBA

VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 76–70 SERCO UNI GYOR (28-17;46-40;64-53)

Virtus Segafredo Bologna: Del Pero, Pasa 2, Peters 18, Cox 12, Rupert 9, Barberis 3, Andrè 14, Zandalasini 13, Orsili, Consolini . All. Vincent .

Serco UNI Gyor: Hegedus 4, Carleton 10, Ruff-Nagy, 7 Dombai 7, Torok 15, Goree 2, Bach 2, Slocum 23, Gyongyosi, Molnarova ne. All. Cziczas.

Tiri liberi: BO 6/8 (75%); GY 10/13 (77%).

Rimbalzi: BO 43; GY 30.

Falli: BO 16; GY 17.

Tiri da 2: BO 23/42 (55%); GY 15/40 (38%).

Tiri da 3: BO 8/20 (40%); GY 10/23 (43%).

QUINTETTI INIZIALI

Virtus Segafredo Bologna: Cox, Pasa, Andrè, Barberis, Zandalasini.

Serco UNI Gyor: Bach, Carleton, Goree, Slocum, Torok.

Bentornata Virtus di una volta! Zandalasini e compagne tornano finalmente alla vittoria portando a casa il delicato match contro UNI Gyor, valido per la seconda giornata del girone di ritorno di EuroLeague Women. Se da un lato le ungheresi, infatti, volevano venire a Bologna per cercare di sbloccare l’ultima piazza della classifica, la Virtus aveva bisogno come l’aria di scrollarsi di dosso l’ultimo brutto periodo e tornare a correre in Europa. Spaziale Andrè tra punti e rimbalzi, solide come sempre Peters e Zandalasini, e buona anche la risposta di tutta la panchina: la Segafredo c’è, è in corsa, e serviva proprio una vittoria come quella di stasera per (ri)scoprirlo.

La cronaca

Le Vu nere partono forte con 15 punti combinati di Pasa, Cox, Zandalasini ed Andrè (servita alla perfezione da Zandalasini), mentre Gyor fatica in attacco, non trovando canestri dal campo. Sblocca la situazione per le ungheresi Slocum, ma la capitana virtussina si inventa una magia e con una gran giocata firma il suo nono punto in 7’ spedendo le ospiti a -12. Gyor si riassesta in attacco spingendo fino al -5 (20-15), Rupert si iscrive al tabellino dei marcatori da 3 e dopo 10’, dove Zandalasini trova il tempo di segnare ancora (già 11 punti e 4 assist), la Segafredo conduce 28-17 con la bomba di Peters allo scadere.

Gyor ritrova la retina con Torok e Slocum, riportandosi a -5, ma sono Rupert ed Orsili a rispondere prontamente alle gialloverdi. La Virtus è ordinata in difesa e precisa in attacco, le ungheresi sono costrette a cercare soluzioni da fuori che più di una volta non vanno a segno. Cziczas chiama a raccolta le sue alla ricerca di idee, ma Peters è brava a smorzare l’impeto ungherese tornando a segnare con 5 punti di fila. Il canestro di Andrè, lasciata sola soletta sotto al canestro, costringe il coach ospite a strigliare nuovamente le sue. La Segafredo ne approfitta e tocca il +10 con Cox, ma un pasticcio delle Vu nere permette alle ospiti di mettere a segno due triple consecutive che riportano le ungheresi col fiato sul collo delle padrone di casa: alla pausa, il tabellone recita 46-40.

Stoppatona di Andrè nella ripresa, Peters continua a fare la voce grossa in attacco: una Virtus così non si vedeva da un po’, soprattutto in Eurolega. La lunga di Castel San Pietro allunga fino al +10 (50-40), ma 4 punti consecutivi consentono alle ospiti di restare in scia: ci pensano Cox ed Andrè a rimettere in carreggiata la Segafredo (55-47). Slucum si inventa una tripla da lontanissimo, poi Rupert, acciaccata per un colpo ricevuto, va a segnare con un bel layup dietro suggerimento di Barberis imitata subito dopo da Andrè, apparentemente completamente rinata dall’infortunio (già 14 per lei). Gyor spara da tre a 7” alla sirena, ma è di Barberis il buzzer che manda le due squadre all’ultima pausa sul 64-53.

Peters allunga nella prima azione degli ultimi 10’ di gioco, ma è Orsili a firmare la tripla che dipinge un campanile sulla Segafredo Arena, si spegne nella retina e vale il 69-53 virtussino: Gyor è in palla, spaesato, mentre le Vu nere hanno saldamente in pugno la partita con Andrè domina a rimbalzo (13) e Peters non si spegne mai in fase offensiva. Servono a poco gli ultimi assalti delle ungheresi, che non sfruttano alcune distrazioni della Virtus che lascia correre il cronometro: il 76-70 finale che è ossigeno per la Segafredo, reduce da un mese difficile soprattutto in EuroLeague. Grinta, carattere, voglia, sono queste le qualità che le Vu nere hanno messo in campo stasera e che dovranno continuare a mostrare d’ora in poi.

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