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La Virtus Segafredo già tra le F8 in Eurolega?

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foto di Bianca Costantini per 1000 Cuori Rossoblu/Basket City


In assenza dei dati oggettivi provenienti dall’attività agonistica, una delle cose che appassionano di più gli sportivi durante le soste estive sono le previsioni sulle annate a venire, con tutte le riserve che esse possono contenere. Basket Data Scouting è uscito ieri su Twitter con una ipotesi sulle probabilità di vittoria della prossima Eurolega che ovviamente non poteva non fare discutere. Nella sostanza, la loro analisi conduce tre squadre, Efes, Barcellona e Real Madrid, in questo ordine, ad avere oltre il 15% di probabilità di vittoria: il 16,8% i turchi, il 15,71 i catalani, il 15,43 i madrileni. A seguire gli altri, con Milano 5^ con l’8,41 e, un po’ a sorpresa, la Virtus Segafredo 8^ con il 5,02%.

Naturalmente, queste analisi partono dalle evidenze che a tutt’oggi espongono i diversi roster, non potendo contare, ovviamente, sugli aggiustamenti in corsa che in verità quasi sempre avvengono. Non possono considerare infortuni ed altri accidenti della vita, sono, in pratica, niente di più di un gioco che permette agli appassionati di non avvertire la frustrazione dell’inattività. Restano, peraltro, dati abbastanza significativi per arrivare comunque ad una serie di considerazioni sulle quali confrontarsi.

Intanto, si parla di differenze in percentuale che sembrano condannare già sei o sette formazioni all’anonimato, tenendole ben lontane dalle F8. La cosa non riguarderebbe le italiane, entrambi al piano nobile, con le Vu Nere pericolosamente promosse già alla loro prima apparizione. Questa cosa non può che ringalluzzire i tifosi bolognesi, tuttavia io auspicherei maggiore prudenza. È vero che il mercato ha migliorato il roster a disposizione di Scariolo probabilmente ben al di là di quanto percepito da tanti tifosi, e che diversi degli attuali giocatori sono vecchie volpi in questo genere di competizione, ma ritengo che pur mantenendo l’obiettivo forte davanti a sé della qualificazione alle F( (che rappresenterebbe la garanzia di restare in Euolega), la Virtus quest’anno debba, almeno per i primi mesi, pensare a vincere ogni partita possibile e magari alcune impossibili, come certe trasferte “proibite”, aspettando di fare i conti più avanti, se non proprio alla fine. Mantenere l’ambiente tranquillo anche in caso di sconfitte pesanti in itinere sarà uno dei compiti principali di una società che in definitiva si affaccia per la prima volta nella sua recente storia a questi livelli, giacché è vero che la Virtus ha un passato glorioso, ma l’attuale proprietà, pur avendo fatto benissimo fin qui, a questi livelli non si è ancora mai misurata, sarà un esame, dunque, per giocatori, staff tecnico, ma anche dirigenza e pubblico, questa stagione, chiamati a dimostrare una maturità di giudizio imprescindibile quando ci si confronta con tante corazzate.

La gara non sarà, in ogni caso, da fare con – o contro – l’Armani Milano. Non si potrà ridurre tutto a un derby, in un contesto tanto complesso, per non rischiare di accontentarsi di briciole insignificanti, in prospettiva, come ben si dovrebbe sapere a Basket City. Vincere o perdere con Milano conterà come con tutte le altre squadre, in funzione dei due punti, e basta. Altro discorso potrà crearsi in campionato LBA, ma pure qui non si potranno escludere défaillance causate dalla pesantezza della stagione, come la recente storia dell’Armani dovrebbe avere ben dimostrato.   

Le prime tre in classifica, stando ai bookmakers, resterebbero inavvicinabili per tutte le altre. Una pessima notizia per chi pare destinato a fare da ancella pur cullando ben diverse ambizioni, ma io ricordo che quasi ogni stagione ha riservato sorprese anche notevoli, e se la cosa vale per i vertici figuriamoci per l’affollamento a metà classifica.,

in pratica, ritengo che il tifoso virtussino, e gli analisti italiani in genere, quest’anno dovranno accontentarsi (per modo di dire, poi), di vedere un gioco di un livello che dalle nostre parti si fa quasi fatica a ricordare (nessun under 20 ha mai potuto vederlo dal vivo, poiché non penso facciano testo le “gite gastronomiche” dell’era sabatiniana), magari facendo lievitare le ambizioni in corso d’opera ma non in modo esagerato per non rendere ingiustificatamente dolorose eventuali sconfitte. Ricordiamo come andò il primo anno in serie A, nonostante l’enfasi di una campagna acquisti che solo i fatti dimostrarono piena di contraddizioni, o, meglio, di scommesse sbagliate?

Pazienza, insomma, è ciò che occorrerà un po’ a tutti, accanto alla soddisfazione di poter vedere dal vivo un gruppo di campioni veri. A partire dal dio Milos che in Serbia stanno cercando di sloggiare dall’empireo. Problemi loro. A Bologna lo attendiamo con la soddisfazione di vederlo prima del previsto a disposizione della squadra, in attea di vederlo come sempre arma tutt’altro che segreta di una Virtus Segafredo che riporterà il grande basket laddove è stato tenuto inopinatamente lontano da una storia maligna. Basket City sarà finalmente di nuovo tra le capitali del basket europeo. Se vi pare poco…

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