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Raddoppio su: Jordan Parks

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La tensione può giocare brutti scherzi ma anche consentire di attingere ad energie fuori dal comune. Va domata, incanalata in senso positivo senza che sia lei a domare te. 

Concetti sentiti e risentiti ma con un fondo di verità; d’altra parte, quante volte è successo che sotto pressione qualcuno abbia dato il meglio di sé? Parecchie, per non dire moltissime.

Ragionando sull’ambito sportivo il discorso non cambia, ragionando sul match point salvezza della Fortitudo non deve cambiare. Come dirà Antimo Martino nel pre-partita, il calore della Fossa sarà fondamentale e trascinerà la effe per 40 minuti; verissimo, ma a monte non può mancare la convinzione individuale e di gruppo, si giocasse al Paladozza o altrove. 

La partita da dentro (momentaneo) o fuori (definitivo) nasconde meno insidie delle altre semplicemente perché queste non saranno celate ma evidenti fin da subito. Sarà una gara giocata a carte scoperte, la porta a casa chi ha più punti nelle mani e più armi per impedirli agli avversari. Soprattutto quest’ultima deve essere un monito per la Fortitudo, non buttarla sul punteggio alto già dal primo quarto ma cercare di subire il meno possibile. Vuol dire difendere forte, non giocarla a chi infila più triple ma a chi ne prende di meno. 

Una prospettiva diversa per la Fortitudo rispetto a come ha interpretato tutta la stagione ma necessaria ora per evitare la serie A2. Con le dovute proporzioni, deve giocare all’Olimpia Milano, non alla Varese dello scorso weekend. All’andata Napoli ha perso proprio per una lettura errata ed eccessivamente semplicistica della sfida scatenando il proprio potenziale troppo tardi. 

Tutto il roster avversario deve essere tenuto d’occhio con massima attenzione ma, volendo tenere fede al format, il giocatore da raddoppiare è Jordan Parks.

Il 16 gennaio finì 86-89 grazie, anche se alla fine non decisivi per la vittoria, ai 40 punti dell’americano che quasi in solitaria guidò il tentativo di rimonta partenopeo. Oltre al suo season high raggiunto in quell’occasione, Parks, fresco di rinnovo, è un tassello insostituibile della Gevi. Quasi 30 minuti a partita con 14,1 punti e, soprattutto 7 rimbalzi. La statistica sui rimbalzi rappresenta il dato al quale i biancoblu devono prestare maggiore cautela, non solo nei confronti dell’esterno ma di tutta la formazione guidata da coach Buscaglia. Napoli è infatti seconda in LBA in questa speciale ma importantissima classifica contandone 38,3 in media a gara, la Fortitudo è ultima con 32,8. Non basta prestarvi cautela ma sovvertirlo, almeno per 40 minuti. Per questo va ritrovato il miglior Groselle, unito al miglior Benzing difensivo e ai salti di tutti. La prestazione di Charalampopoulos a Varese sia da esempio su entrambi i lati del campo. 

Con onestà va detto che la Gevi non è una corazzata temibile ed è reduce da un filotto negativo di sconfitte che non le hanno permesso di chiudere i conti salvezza prima. Non dee vederla così la Fortitudo che, oltre a Parks, dovrà limitare un McDuffie forte di 26 punti contro Sassari, il sempre verde Jason Rich ed i tiratori dalla distanza insieme a Parks, Vitali su tutti. 

Parentesi su Gudaitis. Arrivato sotto il Vesuvio come acquisto di grandissimo spessore, quale effettivamente è, non pare in condizione ottimale. Il suo apporto alla causa partenopea non è ancora visibile nonostante le settimane passino e la fine della stagione si avvicini. Occhio che il suo talento potrebbe emergere domenica, raddoppio pronto anche su di lui. 

Con il Paladozza quasi esaurito, probabilmente lo diventerà tra domani e domenica, c’è da aspettarsi un primo maggio campale avvolto da una bolgia assordante fin dal riscaldamento. E’ il momento per la effe di essere Aquile e Leoni. 

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