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È una gran bella Virtus Segafredo quella che batte una mai doma Tortona: 101 – 83

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foto di Bianca Costantini per 1000 Cuori Rossoblu/Basket City

 

 

VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – BERTRAM DERTHONA BASKET TORTONA  101 – 83   (28-29; 49-53; 78-67)

Virtus Segafredo: Tessitori, Mannion 11, Belinelli 5, Pajola 15, Alibegovic 8, Hervey, Ruzzier, Jaiteh 23, Shengelia 8, Sampson 8, Weems 7, Teodosic 16. All. Scariolo

Bertram Derthona Basket: Mortellaro n.e., Wright 6, Pezzulla n.e., Tavernelli n.e., Fridriksson, Filloy 9, Mascolo 6, Severini 8, Sanders 14, Daum 22, Cain 5, Macura 13. All. Ramondino

 

Arbitri: Sahin, Martolini, Galasso

Tiri liberi: BO 17/24; TO 16/18

Falli: BO 19; TO 21

Rimbalzi: BO 44; TO 30

Tiri da 2: BO 24/43; TO 14/31

Tiri da 3: BO 12/27; TO 13/33

Diceva Scariolo che sarebbe stata una prova importante per vedere se la sua squadra fosse in grado di neutralizzare la propria kriptonite. Alla fine la Virtus Segafredo ci è riuscita, ma con molta più fatica di quanto non dica il risultato finale, lievitato negli ultimi minuti quando la Bertram Tortona era visibilmente ormai alla frutta, dopo una gara gagliarda che la ha vista avanti per 25 minuti. MVP da dividere tra Teodosic, autore di 13 magnifici assist, e Pajola, protagonista della rimonta e del sorpasso nel terzo quarto, dopo essersi caricato la squadra sulle sue spalle. Partitona anche di Jaiteh, Sampson e Weems, con belle cose pure da Mannion e, sinceramente, un po’ tutti i bolognesi. Pure in casa piemontese brilla un po’ tutta la squadra, con Daum, Sanders e Macura su tutti, ma questa volta l’energia della Segafredo è stata troppa anche per loro. Il tutto senza Hackett, cui è stato concesso un turno di riposo, e ovviamente Cordinier.  

Dentro in avvio Pajola, Teodosic, Weems, Shengelia e Jaiteh per la Xegafredo; Wright, Macura, Sanders, Daum e Cain per la Bertram. Le due squadre si affrontano a viso aperto, giocando, entrambe, il basket che trovano più congeniale: la Virtus compatibilmente con le energie concesse dal doppio impegno agonistico, Tortona sparando dalla distanza con una precisione mortifera, con Teodosic, e poi Mannion, da una parte, e Duam dall’altra a guadagnare più degli altri la ribalta. Primo quarto 28-29: gara divertente.

Tortona continua davvero a prenderci come tirasse in una vasca, e ad avvio del secondo periodo trova un +8 che inquieta Scariolo, che al 13° chiede time out (sul 32-40). La Bertram tuttavia non cede, riuscendo a tenere a distanza i bolognesi. Poi è Mam Jaiteh a farsi carico di una mini rimonta che riporta la Virtus a -5, dopo essere scesa sotto di 11. Ma Tortona è assolutamente in palla, e riesce a tenersi ancora avanti all’intervallo; se solo di 4 è grazie alla tripla di SanTeodosic praticamente sulla sirena, assistito da un pragmatico Ruzzier: 49-53, mentre anche Sanders sta dando dei bei grattacapi alla difesa felsinea.

Una brutta sberla è il quarto fallo di Shengelia ad inizio di terzo quarto, per la verità, il tifo bianconero è furioso per una serie di fischi quantomeno controversi, ma non si può dire, oggi, che l’arbitraggio stia per ora condizionando la gara, benché le sue logiche siano di un’incomprensibilità ed un’incoerenza spaventose. Al 25° arriva peraltro il pareggio, in contropiede, 64-64, di Kyle Weems, e l’azione successiva il primo vantaggio bolognese con Pajola, che è il vero protagonista in questa fase, nella quale devono emergere prima di tutto gli attributi. Suona la carica, il giovane play, autore di 12 punti in una manciata di minuti: la Segafredo risponde, e ribalta il risultato. All’ultima sosta infatti il tabellone segna un 78-67 che peraltro non deve illudere sia finita.

L’ultimo periodo sembra viaggiare sulle ali dell’entusiasmo bianconero: Sampson scalda le tribune con una serie di stoppate e recuperate spettacolari, mentre sale di livello il tiratore Macura, che si aggiunge ai già citati Daum e Sanders e impedisce alle Vu Nere di chiudere in anticipo la partita. La stanchezza però arriva anche in casa tortonese, con San Teo che nell’altra parte del campo inventa alcuni dei suoi più funambolici alley oop. In questo modo il divario cresce, a 2’07” è +16, 96-80, quando Ruzzier e Tessitori sostituiscono per il finale il dio Milos e Jaiteh, giunto alla bellezza di 23 punti, quasi tutti da Top Ten. Finisce 101-83 una partita “faticosa” ma assolutamente divertente, come è ormai prassi alla Segafredo Arena con questa Virtus.

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