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Virtus Femminile – La Segafredo spreca il fattore campo, gara 1 è di Ragusa

La Virtus spreca il fattore campo e esce sconfitta in gara 1 contro Ragusa. Non bastano due super Dojkic e Zandalasini

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Francesca Pasa
Francesca Pasa, playmaker della Virtus, in azione contro Ragusa (©Virtus Segafredo Bologna)

VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 75–77 PASSALACQUA RAGUSA (15-19;41-31;51-51)

  • Virtus Segafredo Bologna: Del Pero ne, Pasa 2, Peters 5, Cox 2, Rupert 3, Barberis, Dojkic 26, Andrè 8, Zandalasini 27, Orsili 2, Consolini. All. Vincent.
  • Passalacqua Ragusa: Thomas 4, Di Fine ne, Milazzo 7, Salice ne, Jakubcova 13, Pastrello 3, Juskaite 26, Miccoli 7, Chidom 17, Nikolic. All. Lardo.

Le statistiche complete

Gara 1 è un vortice di emozioni: la Virtus parte bene, si perde, si ricompone e si scompone. Come predetto da Vincent nel prepartita, questa serie nei quarti di finale si è confermata una vera e propria battaglia. Vince Ragusa grazie a una splendida gara da parte delle sue straniere, con Chidom e Juskaite sugli scudi. In casa Virtus non bastano due strepitose Dojkic e Zandalasini (53 punti combinati), le siciliane mostrano più freddezza nel finale e si conquistano con merito la prima vittoria della serie.

La cronaca di Virtus-Ragusa

QUINTETTI INIZIALI

Virtus Segafredo Bologna: Pasa, Rupert, Dojkic, Andrè, Zandalasini.

Passalacqua Ragusa: Thomas, Juskaite, Pastrello, Chidom, Jakubcova.

Primo tempo

Ai primi due punti di Ragusa risponde prontamente la Segafredo, a segno con due bombe di Rupert e Dojkic, ma Jakubcova permette alle siciliane di restare a contatto con 6 punti consecutivi. A metà quarto, le due squadre di eguagliano sul 10-10. Dojkic si inventa una magata che vale il 2+1, Ragusa non ci sta e ancora con Chidom (già a 8 punti) resta a -1. Il sorpasso ospite arriva con Milazzo e Nikolic, con la Virtus che chiude il primo quarto con qualche errore di troppo. Fine primo quarto, 15-19 Ragusa.

Nikolic permette a Ragusa di allungare, ma Peters riesce a mantenere il contatto coi suoi primi 2 punti. É ancora la lituana a portare le sue al massimo vantaggio, il 19-29 dopo 5′ di gioco. La Virtus è frastornata e senza idee: ci pensa Zandalasini, con una bomba, a scuotere le bianconere. Andrè dà una grossa mano in difesa, Zandalasini continua a far vedere le proprie doti d’attacco e lo svantaggio si dimezza. La bomba di Dojkic costringe Lino Lardo dalla panchina ragusana a chiamare minuto ma non cambia la musica. L’inerzia passa nelle mani delle Vu nere e l’appoggio in contropiede di Pasa vale il 31-31. Peters e Dojkic (già a quota 16 punti) firmano il controsorpasso che fa segnare sul tabellone il 41-31 alla pausa lunga.

Secondo tempo

Il rientro in campo è avaro di punti: Ragusa, con pazienza, ricuce lo svantaggio fino al -4 sfruttando soprattutto una buona difesa sotto le plance. Ancora una volta è Zandalasini a ricacciare indietro le biancoverdi, trascinate da un’implacabile Juskaite con 19 punti all’attivo. Si alzano ritmi e toni alla Segafredo Arena, con la partita che inizia a farsi più fisica che tecnica. Pastrello spara dalla distanza il -1, Dojkic risponde, ma Thomas è brava a sfruttare l’ultimo possesso del quarto impattando sul 51-51.

Antisportivo per le bianconere, che subiscono il sorpasso per mano di Thomas. Il capitano Zandalasini toglie ancora una volta le castagne da fuoco spedendo nella retina una tripla pesantissima, ma è sempre Chidom a tenersi Ragusa sulle spalle. Botta e risposta tra le due squadre, entrambe grintose e aggressive ma senza la capacità di staccare l’altra. La Zanda fa infuocare la Segafredo Arena con l’ennesima tripla (5/7), Andrè beffa ancora la difesa ospite e la Virtus riesce a rimettere il naso avanti.

L’equilibrio regna sovrano negli ultimi tre giri di lancette: Juskaite e Jakubcova puniscono ancora da 3, la risposta arriva ancora dalla migliore in campo, Zandalasini. La Segafredo pasticcia un possesso banale e permette a Chidom, tutta sola, di mettere dentro il 69-74. Fallo sul tiro da 3 della capitana bianconera, i liberi entrano e ci sono ancora 37″ da giocare. Fallo della difesa, Juskaite è precisa dalla lunetta ma è immediata la bomba di Dojkic, che infila il 75-76 a 6″ alla sirena. Uno su due ai liberi delle ragusane, Dojkic tenta un tiro scomposto in volo ma la palla si ferma sul ferro: gara 1 è delle ragusane.

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