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Basket

VIRTUS – Granarolo Virtus vs Open Job metis Varese: 86 a 78 – 4 apr

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Virtus: ritorno al successo. Ma il finale e tutt’altro che da applausi.

 




GRANAROLO BO: White 18, Cuccarolo 5, Gaddy 4, Imbrò 6, Fontecchio 11, Mazzola 4, Benetti, Hazell 17, Ray 18, Reddic 3. All. Valli

 

OPENJOBMETIS VA: Rautins 4, Letho, Maynor 18, Casella 8, Jefferson 11, Lepri, Diawara 2, Vescovi, Callahan 17, Kangur 8, Balanzoni, Eyenga 10. All. Caja

 

Vigilia pasquale alla Unipol Arena: di scena la decima giornata di ritorno nella quale i padroni di casa della Virtus sfidano Varese.  Ambo le compagini non stanno attraversando un buon momento: i bianconeri sono reduci da due sconfitte in fila, cosi come gli ospiti battuti in casa da Brindisi sette giorni fa. Il match parte subito forte. Hazell taglia la difesa varesina come il coltello nel burro, portando da subito avanti i suoi. Sul fronte opposto Eyenga è incontenibile, correggendo gli errori a ripetizione dei compagni. L’asse a stelle e strisce Ray-Hazell funziona a meraviglia e le V nere si trovano in un amen sul + 8 (17-9) a metà periodo. Coach Caja è costretto al time-out, ma all’uscita dallo stesso la situazione non muta: Virtus arrembante e produttiva in attacco, ma tuttavia imperfetta nella propria retroguardia che paga qualche dormita di troppo. Questo, però, non  impedisce ai padroni di casa di concludere un quarto praticamente perfetto che li vede in vantaggio sul 32-21. Gli ospiti tentano la carta della zona che da subito si rivela vincente.  L’attacco bianconero si inceppa, anche a causa delle rivedibili gestioni dei registi virtussini che si accontentano di trovare un tiro dopo appena un solo passaggio.  Varese ci crede e lentamente recupera sino al -6 sfruttando il contropiede. Ma con un paio di bombe la Granarolo si riporta sul +12 (33-27). Gli ultimi minuti della frazione sono piuttosto confusionari per ambo le squadre, ma i padroni di casa ne escono meglio incrementando il vantaggio all’intervallo sul punteggio di 45-30. Al rientro sul parquet gli ospiti ripropongono la zona 2-3 ma questa volta non paga. Capitan Ray prima e White poi, grazie ad un gioco da 4 punti in stile Danilovic, bruciano la retina dalla distanza, imitati in seguito da Hazell che firma il +23. Varese sfrutta le lacune difensive di una Virtus troppo distratta e con un parziale di 9-0 si porta sul -15 (68-53) al 30′. Valli alza la voce e la Granarolo recepisce immediatamente: controparziale di 10-0 sull’asse Fontecchio-Ray e distanze nuovamente ristabilite. Situazione che rimane pressoché invariata fino a poco + di 3′ dalla fine, con i padroni di casa in controllo. Ma è qui che commettono l’errore di rilassarsi eccessivamente, offrendo il fianco agli ospiti che non si lasciano sfuggire l’occasione. Maynor buca la retroguardia bianconera a ripetizione sfornando assist per i voli sopra al ferro di Jefferson e Casella. Callahan punisce dalla distanza e, in men che non si dica, Varese si ritrova sotto la doppia cifra di svantaggio. Fortunatamente i liberi di Imbrò e i punti trovati nel trafffico da Hazell consentono alla Virtus di mantenere una minima diatanza di sicurezza che rimane invariata sino all’ultima sirena. Al 40′ la Valli band esulta sul punteggio di 86-78.

Vittoria importante per mantenere vive le speranze palyoff e rialzare la testa dopo due sconfitte in fila giunte a seguito di prestazioni non propriamente esaltanti. Bene la fase offensiva, soprattutto nel momento in cui la squadra ha deciso di spingere sull’acceleratore. Troppe le disattenzioni difensive che hanno consentito agli ospititi di credere nell’impresa, quando ormai il match pareva abbondantemente chiuso. Una compagine che vuole lottare per traguardi ambiziosi, come la post season, non può concedersi tutte queste pause mentali, poiché trovando avversari più solidi ed affamati rispetto alla Varese odierna il rischio di vanificare il lavoro di un’intera stagione è davvero elevato. 

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