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A Napoli la Virtus Segafredo si sveglia in ritardo e perde 92 – 89 con la GeVi

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GEVI NAPOLI – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 92 – 89 (23-20; 48-37; 68-58)

GeVi: Zerini , McDuffie 22, Matera n.e., Velicka 11, Parks 15, Marini 5, Mayo 19, Elegar 14, Uglietti, Lombardi, Rich 6, Grassi n.e.. All. Sacripanti

Virtus Segafredo: Tessitori 10, Cordinier 12, Belinelli 6, Pajola 5, Alibegovic 3, Hervey 14, Ruzzier 3, Alexander 2, Ceron n.e., Barbieri n.e., Sampson 11, Weems 23.All. Scariolo

Arbitri: Giovannetti, Borgioni, Valzani

Tiri liberi: NA  26/31; BO 16/28

Falli: NA  20; BO 23

Rimbalzi: NA  37; BO 32

Tiri da 2: NA  15/27; BO 26/44

Tiri da 3: NA 12/29; BO 7/19

Non è detto che una sconfitta non possa essere salutare. Oggi a Napoli la Virtus Segafredo è scesa dall’Olimpo ritrovandosi in una realtà meno dorata di quella in cui fin qui si era trovata immersa. Sarà l’occasione per riflettere sulla durezza di una stagione che per alcuni pareva essere già sostanzialmente in discesa ed invece è ancora tutta da conquistare. Dall’altra parte Napoli saluta Josh Mayo, eroe della promozione e grande protagonista di una partita che resterà nella memoria dei tifosi che si sono riaffacciati dopo tanto al basket che conta, con l’entusiasmo generato da una prestazione di alto livello, a dimostrazione del fatto che in Italia nessuna partita è poi così facile e soprattutto che l’organico della GeVi non è assolutamente da sottovalutare.

Per la cronaca, al consueto quintetto iniziale della Segafredo con Pajola, Belinelli, Weems, Hervey e Sampson Napoli ha contrapposto Velicka, Rich, Parks, Lombardi ed Elegar. Sblocca la partita Jordan Parks con una spettacolare schiacciata, mettere attorno si collezionano airball a volontà, fino a che Weems non decide di rispondergli per le rime. Nonostante i già tanti cambi però la musica non cambia, per le Vu Nere: questo avvio è reso complicato da una mira quasi imbarazzante, in questa fase, che inficia ogni tentativo di produrre il loro solito gioco. Sarà colpa del fatto di giocare a mezzogiorno? Fatto sta che alla prima sosta è 23-20 per Napoli, con la Virtus che ha collezionato un 7 su 15 da 2 e un 1 su 5 da 3.

È un quintetto “operaio” quello con cui ricomincia la Virtus (Ruzzier, Alexander, Cordinier, Alibegovic e Tessitori) ma così i bolognesi ritrovano almeno un temporaneo vantaggio. Il fatto è che Napoli sta trovando nei suoi diversi americani, a turno, giocate di qualità che le permettono di restare in quota. La squadra di Sacripanti difende forte e riesce a mettere pressione sui bolognesi, che si trovano in difficoltà come mai accaduto finora quest’anno. Il divario è -7 al 17° (38-31), -9 (42-34) al 18° e Scariolo e costretto al secondo time out. Non cambia peraltro granché: all’intervallo si va sul 48-37, con McDuffie salito in cattedra (suoi ora 13 punti) e Velicka che ha portato a Napoli il vantaggio in doppia cifra, con pessimi plus/minus per un po’ tutti i bolognesi.

Al rientro la Segafredo pare ritrovare compattezza in difesa e concretezza in attacco, costringendo quasi subito, ora, Sacripanti al timeout. Il fatto è che Scariolo deve aver proprio dato la sveglia ai suoi che si riportano prima a -4 con la schiacciata di Sampson servito da Pajola, poi a -2 con Weems anche se di là a turno Velicka, Mayo e Mc Duffie insistono a proclamare di non volersi arrendere. La partita non è bellissima ma emozionante, grazie soprattutto allo spirito col quale i napoletani stanno interpretando la gara, riuscendo a riportarsi avanti in doppia cifra. All’ultima sosta è così 68-58.

La Virtus ora ci prova con più convinzione, ma Mayo vuole lasciare di sé un grande ricordo sul golfo e guida i suoi alla resistenza. La Segafredo invece di cercare il pragmatismo del brutto ma utile continua ad intestardirsi con giocate più estetizzanti che funzionali, faticando tantissimo dunque a segnare, mentre Napoli è in fiducia e non molla alcunché nonostante la maggiore intensità difensiva dei felsinei. La GeVi entra a + 6 nell’ultimo minuto, Weems pressoché da solo riporta i suoi a -1 a 15” dalla fine. Mayo riallunga dalla lunetta; Cordinier lo imita per un nuovo -1; Elegar ancora per il 2 su 2, Hervey fallisce l’ultima tripla con una soluzione di gioco ancora una volta poco probabile. Oggi proprio non era giornata e Napoli vince meritatamente. Mayo saluta il suo pubblico entusiasta per questa vittoria, i bolognesi tornano con le pive nel sacco per essersi svegliati, di fatto, solo al 38° di una partita purtroppo affrontata quasi come una gara di precampionato.

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