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Una doccia gelata con Brescia per la Virtus Segafredo: 89-90 per una Germani più volitiva

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foto Virtus Pallacanestro/Giulia Pesino

 

 

 

 

VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – GERMANI BRESCIA  89 – 90    (16-15; 40-48; 69-63)

Virtus Segafredo: Tessitori, Deri n.e., Belinelli 23, Alibegovic 7, Markovic 10, Ricci 4, Adams 2, Hunter 6, Weems 7, Teodosic 17, Gamble 10, Abass 3. All. Djordjevic

Germani: Bertini n.e., Vitali 7, Parrillo 1, Chery 14, Bortolani 23, Ristic 21, Crawford 5, Kalinoski 11, Moss 6, Sacchetti 2, Ancellotti. All. Buscaglia

Arbitri: Lo Guzzo, Grigioni, Boninsegna

Tiri liberi: BO 16/17; BS 19/22

Rimbalzi: BO 37; BS 36

Falli: BO 20; BS 18

Tiri da 2: BO 20/38; BS 19/39

Tiri da tre: BO 11/32; BS 11/27

La Virtus Segafredo perde male una partita che pareva già vinta ma poi buttata alle ortiche. Doveva essere una gara di routine nell’avvicinamento alle F8 di Coppa Italia, si è rivelata invece l’ennesima occasione persa alla Segafredo Arena, probabilmente, ancora una volta, perché affrontata con l’atteggiamento sbagliato.

Il quintetto inziale bolognese propone Markovic, Belinelli, Weems, Ricci, Gamble; quello bresciano Vitali, Crawford, Moss, Sacchetti, Ristic. In partenza forse c’è un po’ troppa precipitazione in casa virtussina, ma poco alla volta, grazie soprattutto a una difesa convinta, le Vu Nere provano ad allungare. Dura poco, tuttavia, perché nonostante i cambi in verità la Virtus fatica a trovare il bandolo della matassa in avanti e all’8° Djordjevic deve chiamare timeout, con Brescia avanti 11-13, complici diversi velenosi rimbalzi in attacco dei lombardi. La Segafredo termina comunque il quarto avanti (16-15) grazie ad un paio di magie del solito SanTeodosic, poco applicato in difesa ma meraviglioso nell’inventare i suoi assist.

Il secondo quarto non comincia benissimo per i bolognesi: dopo 3 minuti la Germani va sul 18-25. Virtussini pasticcioni, che rientrano in fretta nel punteggio, ma poi ricominciano a sbagliare. Di là emerge Bortolani, in doppia cifra in neanche 7 minuti giocati. Da qui in poi è un tira e molla, sul tabellone, che finisce per premiare per il momento il team di Buscaglia: 40-48 all’intervallo. Che dire? I bolognesi pagheranno anche le fatiche infrasettimanali, ma non possono arrivare a questi incontri casalinghi così poco concentrati da subire 33 punti in un quarto, perché le squadre “minori” di serie A avranno anche roster poco altisonanti ma a basket sanno poi giocare. E di conseguenza sono in grado di punire.

Il rientro propone tutt’altra Virtus. In poco più di 3 minuti riesce a riportarsi a 1 solo punto di distacco (49-50) spaventando parecchio la Germani, costretta al timeout. Qualcosa è migliorato in difesa, avanti stanno sparendo le palle perse. Dopo meno di un minuto arriva anche il vantaggio, 54-52, con schiacciatona di Gamble. Ora fa la differenza Belinelli, in attacco incontenibile, protagonista principale di un 23-4. Adesso arrivano anche momenti di spettacolo, con l’ex NBA in collaborazione con Teodosic a inanellare gioiellini. Un paio di scelte imperfette dei bianconeri sotto canestro consentono tuttavia a Brescia di tornare in partita sulla penultima sirena: 69-63, grazie a uno 0-5 nel mezzo minuto conclusivo.

La tripla di Kalinoski riporta i suoi a -3, per cui è tutto da rifare, di fatto. Markovic appesantisce la situazione con un antisportivo che consente agli avversari di poter tornare addirittura avanti, ma stavolta Kalinoski perde la palla in penetrazione. La partita si sta facendo cattiva, volano sberle non sempre lecite. Markovic si fa perdonare con una tripla coraggiosa cui risponde però Bortolani al suo career high in serie A. A 6’54” Brescia pareggia: 74-74, dimostrando di aver ritrovato un carattere che nel girone d’andata aveva decisamente smarrito. È ormai una battaglia, con errori che si alternano a gesti pregevoli sia di qua che di là. Belinelli è stanco e fallisce un appoggio banale, Weems tripleggia da campione, Bortolani fa il Beli dei lombardi. La Germani torna avanti 84-86 sa 1’48” dalla fine. Djordjevic chiama sospensione, magari per dire ai suoi di smetterla di cercare di fare i salvatori della patria e continuare a cercare il canestro coi giochi giusti. Tripla di SanTeo, che poi serve un assist a Belinelli che guadagna e realizza un paio di liberi. Vitali imita Teo liberando Ristic sotto canestro. Poi è Teodosic che butta una palla sanguinosa, facendosi stoppare dal tabellone (magari per una spinta) e Moss segna, a 3”, il vantaggio decisivo, poiché sulla rimessa finale Teodosic ributta via la palla malamente. Vince la Germani, 89-90, la Segafredo butta letteralmente i due punti, punita ancora una volta da un ex pressoché sulla sirena. Difficile capire i motivi di questo ulteriore stop casalingo della Virtus, perché stavolta non si era trovata ad inseguire invano, ma aveva praticamente fatta sua la gara. Negli istanti decisivi sono apparsi errori soprattutto nelle scelte, ancor più che nelle esecuzioni, e questo dovrà essere argomento di riflessione, per quanto sarà soprattutto tema di discussione tra i tifosi.

Brescia porta a casa due punti strappati coi denti ma in fondo meritati, sfoggiando un vero gioiello, Bortolani, e il carattere che le ha saputo riportare coach Buscaglia

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