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Virtus – Preservare il primato creando la giusta chimica per i playoff, con Milutinov o senza?

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Il momento dei playoff si sta avvicinando, e la Virtus Segafredo Bologna sta vivendo delle settimane fondamentali nella preparazione alla corsa scudetto, tricolore che Belinelli e compagni vogliono scucire dalle maglie meneghine e riportare al centro delle canotte bianconere. 

Domenica scorsa è arrivata una vittoria non semplice e tanto meno scontata contro la Dinamo Sassari di coach Bucchi, le Vu Nere hanno mostrato nel corso dei quaranta minuti il bello e il brutto di questa squadra. Nel primo quarto partenza sugli scudi dell’uomo più in forma tra quelli a disposizione di coach Scariolo, Daniel Hackett, che setta l’intensità sia in attacco, con cinque punti in fila e un assist, che in difesa limitando la creazione offensiva sassarese. Il primo quarto si chiude in piena gestione bianconera. Nel secondo, dalla panchina si alza un nuovo quintetto che cala d’intensità e attenzione, permettendo ai sassaresi di rientrare in partita e chiudere il primo tempo avanti di un punto. Nel terzo quarto gli stessi che hanno rimesso in partita gli ospiti salgono di livello aumentando i giri sopratutto in difesa e bloccando lo score avversario per circa 10 minuti tra il 25’ e il 35’ costruendo il vantaggio definitivo che ha portato al successo.  

La squadra di coach Scariolo ripone la sua miglior arma tattica nella metà campo difensiva, in cui si denota la crescita che Mickey e compagni stanno facendo durante la settimana, ora che possono allenarsi (quasi al completo). Proprio Jordan Mickey, contro Sassari ha mostrato la sua crescita, i dati parlano chiaro: 22 di plus/minus, 14 punti e 8 rimbalzi. Una prestazione solida in cui ha saputo rendersi incisivo nei momenti cruciali della gara. Manca l’ultimo passo che riporterebbe sul parquet il giocatore che servirebbe alla Virtus nei playoff, la precisione da dietro l’arco. Oltre che dal lungo americano, qualche segnale positivo è arrivato anche da Iffe Lundberg, il danese continua a non essere in fiducia da oltre l’arco (lo dimostra il fatto che anche questa volta ha provato una sola conclusione) trovando però più fiducia nell’attaccare l’area avversaria è riuscito ad andare bene al ferro e ad aprire spazi per i compagni. Per lui difficilmente ci sarà un posto nelle partite importanti di post-season, complice il 6+6, ma Scariolo continua ad impiegarlo per lunghi tratti di partita con funzioni principalmente difensive, alle quali non si sottrae, ma anzi riesce ad imporre un ottimo livello, se non ritroverà fiducia in attacco però, il rientro di Cordinier e Teodosic (che continua l’alternanza precauzionale) lo relegheranno alla tribuna. Ultimamente preoccupa un po’ il rendimento di Semi Ojeleye, che oltre ai numeri che fa registrare (4pti, 1ass, 2rim) sembra stia giocando con le marce basse, quasi timoroso di imbattersi nuovamente in una situazione d’infortunio. Preservarsi in queste ultime sfide di stagione regolare potrebbe essere una scelta intelligente, ma occhio a non far prevalere il timore a quella voglia di spaccare tutto che gli abbiamo visto mettere sul parquet durante l’anno, che per i playoff sarà fondamentale riavere nel sistema bianconero. 

Le prossime due gare con Treviso e Varese serviranno a mettere ritmo nelle gambe di Jaiteh e Bako, entrambi ultimamente hanno avuto noie fisiche, ma dovranno riuscire a rendersi incisivi in quella che sarà la fase più importante dell’anno. Mam, sta facendo vedere sul campo buoni sprazzi d’intensità e voglia di tornare ad essere quel giocatore che l’anno scorso dominava i campi di tutta Italia. Abbandonati i rumors legati a Mitchell e Caboclo, è ora il turno di Nikola Milutinov. Giocatore di tutt’altro spessore, che porterebbe esperienza europea e grande talento tra le fila dei bianconeri, è fresco vincitore del MVP in VTB League ma è un colpo che la società potrebbe piazzare più verosimilmente in estate, e non già per i playoff. Il serbo è ora impegnato nelle semifinali playoff, dove ha saltato tre gare per un problema alla caviglia (non sarebbe quindi in piena forma al momento). Certo è che se questa sera il Cska dovesse perdere gara 6 contro Kuban, la stagione dei moscoviti giungerebbe al termine, e vedere il lungo classe ’94 in bianconero già nei playoff potrebbe essere più probabile. Averlo per la prossima stagione sarebbe comunque un’acquisizione di primissima fascia, in linea con l’idea del salto di qualità, che metterebbe in ottima luce la società anche agli occhi di chi prenderà la decisione sulla wild card di Eurolega, al momento sembra che l’offerta da parte del club bolognese per l’ex Olympiakos sia un 2+1. 

Per quanto riguarda chi fa già parte del roster virtussino, ormai mancano solamente i rientri di Isaia Cordinier e Nico Mannion, contro Sassari è tornato Abass che nel 6+6 è un giocatore di vitale importanza in questa squadra. Il francese sembrava dovesse rientrare tra i primi giorni di aprile e la metà del mese, al momento però ancora zero minuti sul parquet e nessuna convocazione tra i 12, la linea di ricostruzione porta alla volontà di voler recuperare a pieno il giocatore. Per un ragazzo che fa dell’esplosività il suo punto di forza, meglio prendere qualche settimana in più per rinforzare il piede, che rischiare una ricaduta a tre giornate dai playoff, il doppio zero sembra comunque essere recuperato e potrebbe fare dei minuti di rodaggio già domenica contro Treviso. Per Nico invece, presente tra i 12 contro Sassari, ancora problemi che ne complicano l’impiego e fanno navigare a vista lo staff delle Vu Nere, anche la sua presenza nel 6+6 sarà fondamentale, sopratutto nel primo turno e nell’eventuale secondo. 

Quello che conta al momento è poter lavorare in palestra all’interno di settimane piene, in cui creare chimica a livello di gioco, alla guida di un allenatore che sa cosa chiedere ai suoi giocatori per farli rendere al meglio delle loro potenzialità. Domenica a Treviso non sono permessi cali di concentrazione, bisognerà vincere per mantenere il primato e consolidare la forza mentale di questa squadra.      

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