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Virtus Segafredo, le prime parole di Marble in maglia bianconera: “Ho voglia di vincere, mi piace l’ambizione della società”

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E’ stato presentato questa mattina, presso Casa Virtus Alfasigma, il nuovo acquisto della Virtus Segafredo Bologna: Devyn Marble. Per l’occasione è intervenuto anche Paolo Ronci, direttore generale di Virtus Segafredo:

“Apro questa conferenza stampa ricordando la morte di Kobe Bryant, di sua figlia e delle persone che viaggiavano con loro sull’elicottero. Mi auguro che la leggenda di questo campione si tramandi a tutte le persone che amano il basket e lo sport in tutte le sue declinazioni. La Mamba Mentality è una volontà e non un’imposizione. Noi come Virtus Segafredo vogliamo iniziare la conferenza stampa in suo onore. Cambiando argomento dico che la proprietà ha deciso di fare un ulteriore sforzo inserendo nel roster un giocatore che era nei nostri piani fin dall’estate; un elemento che a Djordjevic piace molto ma che aveva avuto la chiamata dei Golden State e che aveva pensato fosse per lui una buona occasione. Era già, dunque, un nostro obiettivo e qualche giorno fa Buscaglia che lo ha allenato ha evidenziato le sue caratteristiche ed ha detto esattamente quello che noi pensiamo di lui. Con questo innesto la proprietà dimostra che, nonostante il primo posto in classifica, l’ambizione è sempre alta. Speriamo che questo sforzo continui ad essere recepito anche dal nostro pubblico e dai nostri sponsor. Marble esordirà in una partita di Coppa importante e ci auguriamo che anche il pubblico ci sostenga in questo match. Come abbiamo più volte ripetuto, per noi è importante non solo comprare dei giocatori ma è anche far crescere quelli già presenti: è giusto riconoscere lo sforzo che stanno facendo da inizio stagione Baldi Rossi e Pajola. I numeri sono positivi sia in campionato che in Coppa, non siamo “Teodosic dipendenti” e la dimostrazione è stata anche la partita con Venezia. La squadra ha giocatori che si stanno impegnando tanto dal dieci di agosto e credo che vada dato loro merito e riconoscenza. Siamo soddisfatti degli uomini che abbiamo, Delia prima e Marble sono stati acquistati per allungare le rotazione e poter dare riposo ai titolari non solo in partita ma anche in allenamento. Marble è un tassello in più all’interno di una progettazione chiara e strategica”.

Anche Marble nella sua prima conferenza stampa in bianconero ricorda Kobe Bryant:

“Kobe Bryant è uno dei miei giocatori preferiti. Non l’ho conosciuto personalmente ma ho avuto modo di vedere di persona la sua natura competitiva nell’ultimo anno della sua carriera e credo che il suo spirito debba essere fonte di ispirazione per tutti”.

Domani affronti Trento, squadra per la quale hai giocato . Un parere?

“E’ la prima partita per me in maglia Virtus. Sto pensando a come aiutare i miei compagni”.

Con quali motivazioni torni in Italia?

“Mi piace giocare in questa Lega, mi piace l’Italia. Ho l’opportunità di vestire la maglia di una società ben organizzata che ha tanta voglia di vincere. Ero molto contento quando ho saputo che la Virtus mi stava cercando”.

L’esperienza con i Santa Cruz Warriors è andata come pensavi?

“Sono andato a Golden State perchè volevo provare a tornare in NBA. Ho avuto momenti felici a Santa Cruz ma ho pensato che l’opportunità di giocare a Bologna fosse importante per me per competere ad alto livello”.

Che obiettivi hai?

“Voglio vincere. Non sono un giocatore egoista, farò tutto quello che serve per aiutare la squadra”.

Conosci oltre a Baldi Rossi altri giocatori qui?

“Si, conosco Hunter che, come me, è di Detroit. Ho giocato con Baldi Rossi a Trento. Ho familiarità con diversi giocatori. Anche contro Teodosic ho giocato qualche anno fa. Il coach di Santa Cruz è lo zio di Kyle Weems”.

Hai già parlato con Djordjevic? Cosa ti ha chiesto?

“Mi ha chiesto di giocare come so fare. In Virtus c’è un gioco di squadra, ci si passa la palla e, per questo, le mie caratteristiche potranno essere esaltate. Ho apprezzato l’accoglienza che mi hanno riservato tutti i miei compagni. Questo roster ha una chiara identità ed io me ne sono accorto”.

 

 

 

 

 

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