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Orsolini, parla il papà: «Momento incredibile per lui»

Le parole del papà di Riccardo Orsolini: Paride racconta del momento del figlio e si augura che possa andare all’Europeo.

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Orsolini in azione (©Damiano Fiorentini)
Orsolini in azione (©Damiano Fiorentini)

Riccardo Orsolini è stato uno dei protagonisti di questa incredibile stagione del Bologna di Thiago Motta.
L’esterno ascolano sta per concludere la sua sesta stagione in maglia rossoblù, e quest’ultima è stata sicuramente quella più ricca di soddisfazioni per il numero 7.
Ora, per Orsolini, molto probabilmente si apriranno le porte degli Europei.

Di questo e di molto altro, ha voluto parlare il papà Paride, ex ispettore di polizia, ai microfoni di Gianluca Di Marzio.

Riccardo per un periodo è stato un giocatore di proprietà della Juventus, ma l’esordio in bianconero non c’è mai stato.
«Il calcio, come ogni sport, è fatti di momenti più positivi e meno positivi. Quando vediamo che è triste noi cerchiamo di supportarlo il più possibile e stargli vicino».

Quest’anno, però, Orsolini è stato uno degli artefici di questa cavalcata straordinaria del Bologna di Thiago Motta.
«Sta vivendo un momento incredibile, Bologna è casa sua da sei anni ormai e tutti i tifosi lo adorano. La Champions League è stata la giusta ricompensa per tutto il lavoro svolto in questo periodo al Bologna. Ha contribuito tantissimo al raggiungimento di questo straordinario obiettivo, il suo aiuto è stato molto prezioso. Lui sa come farsi volere bene dalla gente, è un ragazzo buono».

Domenica sera grande festa in Piazza Maggiore dopo la matematica della Champions League.
«Non ci siamo ancora visti purtroppo, ci siamo solo sentiti velocemente al telefono. Ho visto tramite i social come hanno festeggiato, sono davvero felice per lui e per la squadra».

Dopo questa grandissima annata, pensa che Orsolini possa andare all’Europeo?
«Lo spero tanto, ci tiene moltissimo lui. Sono sicuro che potrebbe aiutare molto la Nazionale».

Qualche anno fa, suo figlio ha vinto lo stesso premio di Messi e Aguero, il Golden Boot.
«Mi ricordo ancora oggi la sua gioia e la sua commozione, è successo quando stava ad Ascoli, città alla quale è molto legato. La sua carriera calcistica è cominciata proprio lì. Ancora oggi segue la squadra. Ci dispiace molto infatti per la retrocessione dell’Ascoli, ma sicuramente riusciranno risalire quanto prima».

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