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7 giugno 1964: il settimo scudetto – 7 giu

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Il 7 giugno, nell’afa asfissiante dello stadio Olimpico bruciato da un sole impietoso, il Bologna di Bernardini affonda i colpi, battendo i nerazzurri, svuotati di energie, con una partita magistrale. Smentendo la fama di offensivista a tutti i costi (nonché quella di sprovveduto tatticamente), Bernardini sorprende l’avversario sostituendo l’infortunato Pascutti non col testuale Renna, bensì col terzino Capra, finta ala a infoltire la difesa. La magistrale prova di Fogli, che neutralizza Suarez e si permette il lusso anche di segnare il gol (con deviazione di Facchetti) che sblocca il risultato,la conferma delle doti di micidiale realizzatore di Nielsen (capocannoniere per la seconda volta consecutiva) sono alla base del trionfo. Al fischio di chiusura Bernardini si gira lasciandosi scappare un gesto dell’ombrello (si scuserà poi precisandolo rivolto a un tifoso impegnato a insultarlo per tutto il tempo del match) e poi viene portato in trionfo dai giocatori. È gioia grande, mentre a Bologna, dove una intera città ha seguito alla radio col fiato sospesola partita, la gente scende in piazza. Resta l’amarezza per la irreparabile assenza di Renato Dall’Ara nel momento tanto atteso di veder coronato, dopo tante amarezze, il sogno di riportare al tricolore la sua squadra.

La cronaca del match:

Subito dopo il calcio d’inizio ed un minuto di raccoglimento in memoria di Renato Dall’Ara, l’lnternazionale si avventava sull’avversario: già al primo minuto Bulgarelli era costretto a ricorrere ad un fallaccio per fermare Suarez. Punizione, respinta da Furlanis, pronto smistamento a Fogli che a sua volta cercava Nielsen: ma Picchi lo neutralizzava con sicurezza. L’Inter attaccava ed il Bologna si limitava a fare quadrato davanti a Negri. Rompeva l’assedio Pavinato all’ 11’ con una lunga discesa e con un cross innocuo per Sarti, il quale bloccava con facilità. Sembrava anche questo un tentativo disperato come il precedente di Nielsen. Ma invece era la prima avvisaglia della entrata in funzione della tattica scelta dal Bologna.

Subito dopo infatti c’era una discesa di Capra con fulmineo inserimento di Fogli, sul quale salvava Suarez (lo stesso Suarez pero al 18′ svirgolava malamente su tiro di Haller alzando sopra la traversa in modo da sfi orare l’autogol). Al 22’ Furlanis rubata palla a Mazzola scendeva e passava a Nielsen che si faceva però precedere da Sarti. A questo punto la manovra del Bologna era evidente: la copertura in difesa era rigida, imperniata su Janich libero, lo schieramento di Capra all’ala non significava che avesse costantemente un uomo in più nelle retrovie. L’espediente serviva invece a permettere improvvisi inserimenti all’attacco dei mediani e dei terzini. Al 23′ Tumburus scendeva verso la rete avversaria. Scambiava con Perani che smistava a Nielsen, il quale si liberava di Picchi e tirava in porta con una mezza girata. Sarti era bravo e fortunato a salvare in corner respingendo con le ginocchia mentre stava scivolando a terra sorpreso. Reazione dell’Inter al 38’, azione Suarez-Mazzola-Suarez e palla a Tagnin. Che effettuava un traversone per Milani che, sopraggiungendo in corsa, sparava una cannonata micidiale sbagliando però clamorosamente il bersaglio. Il Bologna rispondeva subito. Haller passava la palla a Bulgarelli il quale effettuava un cross per il centro dell’area dove Nielsen, sopraggiungeva di corsa, ma sbilanciato da Picchi, sbagliava l’aggancio proprio davanti a Sarti. La palla finiva sui piedi di Perani che impiegava qualche istante a riaversi dalla sorpresa; quanto bastava perche Facchetti riuscisse a salvare alla disperata.

Ripresa. Suarez allungava a Mazzola, pronto traversone al centro per Jair che però veniva anticipata da Negri in uscita. Seguiva un improvviso inserimento in avanti di Facchetti con tiro da lontano che mandava la palla esattamente all’incrocio dei pali, Negri era bravo ad alzare in corner. Al 59’ il Bologna tornava di nuovo alla ribalta. Partiva in contropiede Capra che scambiava con Perani che tagliava il campo in diagonale per poi dare indietro a Fogli. Violento tiro del mediano che Sarti fermava sul palo: la palla gli sfuggiva e Sarti doveva allora accartocciarsi su se stesso per togliere il pallone dai piedi di Nielsen. Due minuti dopo ancora Fogli invitava Furlanis ad avanzare. Il terzino effettuava un pallonetto a favore di Nielsen, portatosi al centro dell’area; Guarneri tentava la rovesciata ma la falliva, Nielsen a tu per tu con Sarti esitava un istante, quanto bastava a Picchi per salvare con un intervento alla disperata. Toccata sul vivo, l’lnternazionale ripartiva all’attacco e per due volte riusciva ad insidiare la rete di Negri. Così, al 62’, su invito di Suarez, Mazzola si destreggiava bene tra Furlanis e Janich, passando poi a Milani. Tiro e palla a fil di palo. Un minuto dopo una discesa di Mazzola terminava con un traversone al centro dell’area bolognese dove Pavinato, tuffandosi a volo d’angelo deviava di testa in corner. Era praticamente l’ultimo guizzo dell’Internazionale; pian piano infatti il Bologna prendeva in pugno saldamente le redini dell’incontro. Al 73’ i rossoblù sfioravano di nuovo il gol su discesa di Capra: traversone, Sarti si allungava a terra, ma riusciva solo a sfiorare la palla con la mano deviandola in direzione di Nielsen. Il danese però veniva anticipato da Picchi che liberava. Due minuti dopo il primo goal: punizione di Bulgarelli, tocco verso Fogli (libero come al solito), tiro misurato che sfiorava l’esterno della barriera (ove era Facchetti). Sarti si tuffava esattamente nei punto ove avrebbe dovuto terminare la traiettoria del tiro, ma la palla subiva una deviazione battendo sulla gamba di Facchetti ed entrava in rete passando ad una decina di centimetri dalle dita inutilmente protese del portiere. Esplodeva lo stadio in un tripudio di urla e di bandiere rossoblù.

Crollava l’lnternazionale, imperversava il Bologna con Perani che gettava lo scompiglio nella difesa nerazzurra. Così su azione di Perani, al 31’. Nielsen aveva un’altra palla buona: superava Guarneri di slancio ma Picchi salvava in corner. Mentre i tifosi rossoblù stavano intonando i cori del successo, arrivava il secondo gol a rendere più bello il trionfo. Era Perani a iniziare l’azione sulla destra, smistando poi a Fogli che, a sua volta, prontamente smistava a Nielsen che superava Guarneri per poi insaccare in diagonale sulla destra di Sarti. Era la fine per l’lnternazionale, i giocatori nerazzurri attendevano, con la morte nei cuore, il trascorrere lento degli ultimi minuti.

7 giugno 1964 – Roma – Stadio Olimpico

BOLOGNA – INTERNAZIONALE 2-0

Reti: Fogli 75’, Nielsen 83’.

BOLOGNA: Negri, Furlanis, Pavinato, Tumburus, Janich, Fogli, Perani, Bulgarelli, Nielsen, Haller, Capra. – All. Bernardini.

INTERNAZIONALE: Sarti, Burgnich, Facchetti, Tagnin, Guarneri, Picchi, Jair, Mazzola, Milani, Suarez, Corso. – All. Helenio Herrera.

Arbitro: Lo Bello di Siracusa.

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