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Bologna

A parti invertite con Marco Montanari

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Sono figlio di uno dei fondatori dell’Associazione Italiana Direttori Sportivi (Adise), Marco Montanari nasce a Milano il 17 aprile 1959. Seguendo il padre nelle sue peregrinazioni lavorative, torna a vivere a Bologna nel febbraio del 1973 e qui si stabilisce definitivamente. A 19 anni entra a far parte, con la… qualifica di abusivo, della redazione del Guerin Sportivo. Ne uscirà parecchi anni dopo, nel maggio del 1996, da vicedirettore, per dedicarsi alla libera professione, contribuendo alla fondazione – tra le altre cose – del mensile Calcio 2000, che gestisce – assieme a Marino Bartoletti e Carlo F. Chiesa – fino al giugno 2004. Giornalista professionista dal gennaio del 1983, atttualmente si occupa della Comunicazione della Scuola di Medicina e Chirurgia Estetica di Bologna e vanta svariate collaborazioni (in primis, Sport Mediaset) che gli consentono di rimanere agganciato a quello che è il “suo” mondo, quello del calcio.

1000CUORI: MARCO MONTANARI, 8 PUNTI IN 11 PARTITE DISPUTATE…UN GIALLO, UN THRILLER, UN FILM DELL’ORRORE, UNA FICTION O UN REALITY SHOW?

MONTANARI: Sicuramente un reality, nel senso che questo è il Bologna che mi aspettavo.

1000CUORI: CHI BUTTIAMO DALLA TORRE E PERCHE’ ALLA LUCE DI QUESTO AVVIO STAGIONALE: 1)PRESIDENTE 2)ALLENATORE 3)DIRETTORE SPORTIVO 4) TUTTI E TRE?

MONTANARI: Se uno volesse fare le cose per bene, butterebbe giù… la torre. In realtà, io non butterei proprio nessuno. Il presidente è l’unica persona su piazza che si sia assunta l’onere di ricoprire la carica (e spendere un po’ di soldi), Pioli è un bravo allenatore e il direttore sportivo non esiste, perché se la domanda si riferisce a Zanzi, il suo mestiere sarebbe quello di mandare avanti la società facendo tornare i conti, non di individuare i calciatori per rinforzare la squadra e condurre le trattative.

1000CUORI: NOVEMBRE DI FUOCO: TORINO, PALERMO (IN CASA), SAMP, ATALANTA (IN CASA)…QUANTI PUNTI?

MONTANARI: Torino, 0; Palermo, 3; Sampdoria almeno 1 (non mi sorprenderebbe un successo a Genova); Atalanta 1. 

1000CUORI: L RICORDO PIU’ BELLO DI MARCO MONTANARI LEGATO AI COLORI ROSSOBLU.

MONTANARI: Ricordo il Bologna-Perugia del 13 maggio 1979. Mio padre era il direttore sportivo di quel Bologna che lottava disperatamente per evitare la Serie B. Finì come doveva finire, ovvero 2-2: quel giorno – ne avessi mai avuto bisogno – ebbi la riprova di quanto tenesse al suo lavoro e al Bologna. Non dico altro perché non posso: fidatevi…

1000CUORI: ASSODATO CHE QUESTA SQUADRA HA DELLE PALPABILI LACUNE TECNICHE, IL MERCATO DI GENNAIO PUO’ PORTARE UNA BOCCATA DI OSSIGENO O RISCHIA DI ESSERE L’ENNESIMA UTOPICA PANACEA DI TUTTI I MALI BOLOGNESI?

MONTANARI: Il mercato di gennaio non potrà portare niente perché niente è la cifra che il Bologna potrà spendere. In gennaio, come mi è già capitato di dire pubblicamente, i tifosi possono aspettare con fiducia la Befana, nessun altro… 

1000CUORI: COSA PENSA MARCO MONTANARI DEL PROGETTO DEL NUOVO CENTRO TECNICO PER IL BOLOGNA CALCIO?

MONTANARI: Che prima mi piacerebbe sentir parlare di progetto tecnico del Bologna. Un’efficiente rete di osservatori, un settore giovanile funzionante, una società solida, dirigenti all’altezza del blasone di questo club: dopodiché potremo parlare dei campi di allenamento e della foresteria… 

1000CUORI: UN TOP E UN FLOP TRA I GIOCATORI CHE HANNO VESTITO LA CASACCA ROSSOBLU NEGLI ULTIMI 10 ANNI.

MONTANARI: Mi piace vincere facile: Beppe Signori il top, Mutarelli il flop, anche se in effetti da quest’ultimo mi aspettavo niente e niente ho avuto. 

1000CUORI: COMPLETA LA FRASE: IL GIORNALISMO SPORTIVO A BOLOGNA OGGI E’…PERCHE’…

MONTANARI: Preferisco allargare il raggio d’azione: il giornalismo sportivo in Italia è vittima di un imbarbarimento generale, iniziato più di vent’anni fa, perché non esiste più un “filtro” per l’accesso alla professione. Ripenso a quando ho cominciato io: avevo 19 anni quando misi piede per la prima volta al Guerin Sportivo. Il direttore era Italo Cucci, gli “abusivi” si chiamavano Darwin Pastorin (che, tanto per dire, in seguito è stato direttore di Stream e vicedirettore di Tuttosport), Luciano Pedrelli (poi caposervizio a Repubblica), Paolo Ziliani (caporedattore a SportMediaset) e… Marco Montanari. Non avevamo I-Phone, I-Pad e altri gingilli. Avevamo grandi maestri (se Cucci era direttore, il suo vice era Adalberto Bortolotti, a mio avviso il miglior giornalista sportivo vivente) e sapevamo di doverci sudare la pagnotta. Oggi, anche se un ragazzo avesse voglia di lottare per imparare il mestiere, non potrebbe: le redazioni sono inaccessibili e i Maestri sono andati in pensione. 

1000CUORI: MARCO DI VAIO TORNATO A BOLOGNA PER UN’AMICHEVOLE CON IL MONTREAL IMPACT HA PARLATO IN CONFERENZA STAMPA DI UNA CONCEZIONE DEL GIOCO DEL CALCIO OLTREOCEANO PRIVA DI POLEMICHE, TENSIONI, MALAFEDE, MOVIOLE, STRESS…DAVVERO IN ITALIA QUESTO NON SAREBBE POSSIBILE?

MONTANARI: Altra mentalità, altre tradizioni, altri interessi. Secondo te l’Italia potrà mai assomigliare al Canada? Se rispondi sì, allora anche il calcio potrà assomigliare a quello descritto da Di Vaio. Per me, invece, la risposta è no…

1000CUORI: VIAGGIO CON LA MACCHINA DEL TEMPO…IL BOLOGNA CALCIO TRA 5 ANNI?

MONTANARI: Visto che sei in giro con la macchina del tempo, fammi un favore: come sarò messo, io, fra cinque anni? Il Bologna Calcio sarà più o meno quello che è oggi: la squadra è figlia della città che la ospita. 

1000CUORI: MA E’ COSI’ DIFFICILE FARE SPORT A BOLOGNA?

MONTANARI: Io credo che sia difficile fare tutto, non solo a Bologna dove non siamo neanche riusciti a fare il… Civis. Bologna è una città largamente sopravvalutata, gode – nell’immaginario collettivo – di una fama che non trova riscontro nei fatti.
1000CUORI: ERA GIA’ TUTTO PREVISTO? LE CRITICHE, LE CONTESTAZIONI ALLA SOCIETA’ SONO IL SINTOMO DI UN CAMBIO DELLA GUARDIA IMMINENTE?
MONTANARI: Cambio della guardia? E chi arriva: Padre Pio? Le critiche sono inevitabili quando le cose vanno maluccio, le contestazioni si mantengono a un livello di civiltà che Bologna ben conosce (e questo è un grande merito dei bolognesi). Non credo ci siano rivoluzioni in vista perché non scorgo all’orizzonte alcun… rivoluzionario.

1000CUORI:

UNA SOCIETA’ CHE SI E’ RISTRUTTURATA CON OLTRE 20 TESTE, MA IN UNA REDAZIONE GIORNALISTICA TALE GESTIONE SAREBBE POSSIBILE O DAREBBE IL VIA AD UNA SERIE DI PROBLEMATICHE DI VARIA NATURA, CON CONFUSIONI SENZA VIA DI SOLUZIONI ?

MONTANARI: No, un giornale lo deve dirigere una persona sola, così come a decidere le sorti di un club deve essere chi ha investito denaro. La democrazia è un abbaglio nella vita di tutti i giorni, figuriamoci in una squadra di calcio…

1000CUORI: LA STAMPA OGGI SPESSO NON FA PIU’ PROTESTA, ANZI A VOLTE SI ALLINEA CON GLI STESSI ARTICOLI CHE “STANNO NEL MEZZO” PROVIAMO A CAMBIARE QUESTA TENDENZA?

MONTANARI: Già è difficile avere delle idee, tu vorresti addirittura che fossero originali e sbattute in piazza? I miei colleghi che frequentano quotidianamente il Bologna sono sicuramente bravi, ma evitano di entrare in rotta di collisione con dirigenti e calciatori perché… tengono famiglia e il giorno dopo devono tornare a Casteldebole o allo stadio. Nel mezzo, dicevano gli antichi, sta la virtù: che però è tremendamente noiosa…

1000CUORI: TI MANCA IL DERBY DI BASKET?

MONTANARI: Assolutamente no. Frequentavo il Palazzetto di Piazza Azzarita ai tempi in cui mio padre era il diesse del Bologna e la Fortitudo era di Luciano Conti. I veri bolognesi sono liberi di scandalizzarsi, per questa mia confessione, ma invoco le attenuanti generiche: vivo qui da 38 anni, però ho origini forlivesi e sono nato a Milano. Potrete mai perdonarmi?

La Redazione di 1000cuorirossoblù ringrazia  Marco Montanari per la sua disponibilità e simpatia

e si augura di averlo spesso fra le Nostre “firme”.

Grazie Marco!!

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