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Bologna

A tu per tu con Fabrizio Failla – 7 mar

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Laureato in legge con una tesi sul caso Antognoni-Martina, Fabrizio Failla è professionista fin dai tempi de Il Mattino, in Rai dal 1991. Ha condotto il Tg2 della sera, poi a RaiSport con la qualifica di conduttore, telecronista ed inviato speciale. Segue calcio e pallanuoto. 6 Olimpiadi, 6 Mondiali di calcio oltre a una quantità infinita di Mondiali ed Europei di nuoto e pallanuoto, Coppe Europee di calcio, Campionato e Coppa Italia. Impegnato sindacalmente, dirigente nazionale dell’Usigrai, membro dell’esecutivo con delega allo Sport Rai.

Fabrizio, il consulente di mercato rossoblù, Salvatore Bagni, oltre ad aver dichiarato che rimarrà anche in B e in C, ha rivelato dei nomi che facevano gola per il mercato di gennaio che non sono andati in porto a causa di richieste non congrue: Keità dell’Istres e Santamaria del Tours, due mediani del ’95. Sarebbero stati utili alla causa rossoblù?
“Nel mio archivio ho informazioni seppur non approfondite su Keità e Santamaria. Forse non sarebbero compatibili ma di certo singolarmente si tratta di due talenti che in prospettiva potrebbero diventare calciatori di livello internazionale ma che al momento non credo potessero essere per la loro giovane età e per la scarsa esperienza professionale in grado di contribuire in modo determinante già da questa stagione al destino del Bologna. Comunque di Bagni e della sua perfetta conoscenza del mercato internazionale mi fido in modo assoluto”.


Ballardini ha portato gioco, un modulo tattico ed ha registrato la difesa. Unico problema la poca incisività in fase offensiva. Come si può sopperire a tale carenza?

“La partenza di Diamanti ha di fatto privato Ballardini di una componente fondamentale per sorprendere gli avversari e facilitare l’incisività degli attaccanti di ruolo. La scelta che il tecnico deve compiere è se puntare su Bianchi e dunque garantire gioco sulle fasce e cross oppure lavorare sulla velocità e di conseguenza assumere atteggiamenti più coperti nell’attesa delle ripartenze”.

Contro il Sassuolo, i rossoblù saranno privi di Morleo e Cristaldo. I neroverdi, dal canto loro, dovranno fare a meno di Berardi. Supponiamo uno scambio di ruoli, se fossi al posto di Ballardini che Bologna schiereresti?
“Il Sassuolo è disperato ed ha appena cambiato allenatore tornando al passato. Di conseguenza Di Francesco proverà a stupire riproponendo quella tattica di contropiede che tanto ha pagato contro il Milan. Per cui è possibile che Ballardini si tuteli aspettando che sia l’avversario, più bisognoso di punti, a compiere la prima mossa nella speranza di investire su ogni altrui errore”.

Come hai appena accennato tu, Di Francesco è tornato sulla panchina neroverde. A tuo avviso questo porterà una scossa immediata?
“Il Sassuolo è tra le formazioni del massimo campionato ad aver impegnato il maggior numero di calciatori. In questo caso è impensabile parlare di turn over ma di vera e propria bulimia agonistica che non può produrre effetti. Berardi a parte, Floro Flores e Floccari appaiono affidabili al contrario di Zaza che pur cercando di mostrare di meritare la serie A sta facendo un’immensa fatica”.


Berardi, in conclusione, oltre ai tre turni di squalifica non è stato convocato nell’U21 per il codice etico. Concordi con tale decisione?

“Il codice etico vale per tutti. Per cui almeno in questo caso che bello non vi siano regole, sospensive e condizionali. Dal più importante per Prandelli alle residuali scelte delle nazionali giovanili”.


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