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Bologna

A tu per tu con…Giorgio Comaschi

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1000CUORI:Buongiorno Giorgio il motto del nostro sito dice “Sempre per unire, mai per dividere”. Questa domanda e’ un cult delle nostre interviste, quali riflessioni si possono fare in merito?

Comaschi: “Essere uniti è più forte che essere divisi. Lo dice anche un noto proverbio. E’ che purtroppo ultimamente ognuno pensa di essere da solo al mondo e che non esistano gli altri”.

1000CUORI: 1993 esordio in tv con galagoal e ricordo benissimo una trasmissione epocale, dove calcio e humour per la prima volta andavano a braccetto. Cosa ricorda?

COMASCHI: “Che mi sono divertito un casino. Fummo i primi a fare quel tipo di tv sportiva. Quelli che il calcio venne dopo. E poi avevo Boskov, una delle più grandi spalle comiche che abbia mai visto”

1000CUORI: Massimo Caputi e Bulgarelli una coppia mito a quei tempi. C’è li racconta?

COMASCHI: “Di Caputi posso dire poco perché non l’ho conosciuto benissimo. Giacomo invece era come mio padre. Era venuto alla mia cresima. Veramente come un papà, ma anche un amico, un grande complice. Aveva la mia stessa ironia, eravamo sintonizzati. Era uno che mi faceva ridere e io facevo ridere lui. Per me non se ne è mai andato”

1000CUORI: Ricordiamo benissimo le tue memorabili presentazioni sulla storia del Bologna. In piazza Maggiore e a Sestola. Hai emozionato tutti,  per lei cosa ha significato fare questi due show?

COMASCHI: “Mi piace raccontare storie. Unire il senso giornalistico a quello dello spettacolo. Se poi le storie sono sul Bologna, beh allora è il massimo. Perché è un tempo che ho vissuto”

1000CUORI: Tutti ricordano anche Comaschi attore di teatro nel 2004 con “Commendator paradiso” su testo del Civ dedicato a Dall’Ara. Cosa ricorda in merito? Per me un Comaschi strepitoso .

COMASCHI: “Chiesi al Civ di scrivere quel testo. Il Civ ha una capacità di scrittura teatrale fantastcia. E’ una ciambella venuta col buco. I miei amici dicono che è il mio spettacolo più bello”

1000CUORI: Cosa e’ Bologna per Giorgio Comaschi?

COMASCHI: “La mia città. Una città che non finisco mai di conoscerla. Ne vedo i pregi ma anche i difetti. E’ un posto dove lo stare insieme è molto importante. C’è il senso del paesone. Anche se è cambiata è sempre in vantaggio sulle altre da questo punto di vista”.

1000CUORI: Saremmo curiosi di sapere come nasce invece la sua passione per il Bologna calcio.

COMASCHI: “Mio padre faceva le foto dietro alla porta e mi portava  allo Stadio. Da lì ho visto l’anno dello scudetto. Poi giocavo nei giovanissimi e negli allievi. Sono stato un bambino fortunato. Era facile innamorarsi del Bologna a quei tempi là”

1000CUORI: Come e ‘ Bologna oggi ?

COMASCHI: “Una città dove c’è sempre qualcuno che apre una bottiglia di champagne e un altro dice che sa di tappo. E’ una vecchia frase dell’avvocato Porelli, ancora attualissima”

1000CUORI: Il mondo della risata oggi a Bologna come lo valuta?

COMASCHI:“Rido molto nei negozi. Con i vecchi bottegai. Poi ci sono i comici sempre bravissimi. Sì, è una città che continua a ridere questa. Nonostante tutto”

1000CUORI: Quale e’ stato il giocatore del Bfc o i giocatori a cui è’ particolarmente affezionato ?

COMASCHI: “Dico Bulgarelli per i motivi di cui sopra. Poi Pascutti che da bambino era il mio mito. A seguire Eraldone Pecci, Giancarlo Marocchi e Paolo Stringara”

1000CUORI: A quale personaggio si è’ sempre ispirato professionalmente?

COMASCHI: “Per la scrittura Dino Buzzati. Nello spettacolo Giorgio Gaber. Per il modo di condurre in tv Red Ronnie”

1000CUORI: Ci parla della squadra attuale ? E ‘ giusto preoccuparsi oppure ritiene che per un campionato tranquillo non ci sono problemi?

COMASCHI: “Per me è una buona squadra. Può essersi indebolita ma è una squadra che non dovrebbe avere problemi. Basta che i tifosi una settimana si e una no non vogliano mandare via l’allenatore”

1000CUORI: Frequenta la stadio?

COMASCHI: “No, Preferisco vederla a casa. Con amici. Abbiamo la nostra tribuna Bernardini in salotto”

1000CUORI: ci fa un ricordo su Lucio Dalla?

COMASCHI:“Uno dei più grandi visionari della storia. Uno avanti. Un geniale interprete della vita e della sua città. Sono contento di essere stato suo amico. E’ stato lui che mi ha fatto lasciare il giornale per la tv. Mi disse: “Vuoi mangiare due chili di pomodori o volare? Te devi dire volo”.

1000CUORI: “Oggi fare una trasmissione sportiva la domenica in prima serata come faceva lei con uno straordinario successo dove partiva alle 20.35 su Telemontecarlo e’ impensabile, noi rimpiangiamo quel calcio e lei?

COMASCHI: “Rimpiango talmente quel calcio che mi sono appassionato al baseball americano. Tifo per i San Francisco Giants. In tv oggi le idee sono morte. E’ solo un replicare quelle degli altri”.

1000CUORI: Ma come si passa da gala gol allo zecchino d’oro? Significa essere artisti a 360 gradi, viene tutto spontaneo o ci sono preparazioni da fare?

COMASCHI: “Non credo ci siano preparazioni. Ho sempre cercato di essere me stesso in tv e di non essere falso. Se uno è falso si vede subito”.

1000CUORI: Infine dopo neanche due mesi di vita come giudica da lettore i contenuti di questo sito,tenendo presente che stiamo mettendo cuore,amore e passione sperando di confezionare un prodotto gradevole e che magari anche lei si affezioni.

“Quando qualcuno si mette in discussione con qualcosa vuol dire che ha la passione per farlo. E la passione è il primo passo per la qualità. State alti. Filtrate le cose sul vostro gusto e il prodotto per forza diventa sempre più bello”.

Le foto sono state prese in prestito dal sito di Giorgio Comaschi: http://www.giorgiocomaschi.it

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