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Auguri Rossoblù: Domenico Marocchino – 5 mag

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Lo guardavi, e neanche ti sembrava un giocatore di pallone. Classe 1957, di Vercelli, si innamorò da subito del pallone, e con quell’oggetto tondo ebbe sin dai primi anni un feeling speciale, tanto da farsi notare dalla Juventus. Eppure, nonostante col pallone tra i piedi ci si trovasse proprio bene, non riuscì mai ad esplodere, ovunque andò. Altissimo, di ruolo ala ma con la capacità, tra le altre cose, di poter fare sia il tornante che la seconda punta; eppure, qualcosa lo frenava. Il Marocco era fatto così, prendere o lasciare: era un disobbediente, uno che ha vissuto la sua vita sulla fascia destra e nei night, anche prima delle partite. Prendeva il pallone e correva, il Marocco, lo Spilungone, testa bassa e quell’andatura che non capisci bene se stia scherzando o no, se sia davvero un grandissimo giocatore o se faccia soltanto finta. Il Marocco era personaggio, prima che calciatore, un bohemien del ventesimo secolo. Le scarpe da calcio in frigorifero, di fianco ai drink, quasi metafora della sua vita perfettamente condensata in un’immagine. L’acqua, in enormi casse, sotto al letto dopo che gli si ruppe un asse: faceva fatica a tornare in difesa, figuriamoci a riparare quel danno. Eppure Domenico qui a Bologna si è fatto volere bene, nel triennio speso sotto Le Due Torri: dribbling fulminanti, passi veloci e leggeri e, appena finita la partita, tutti a festeggiare. Bologna voleva bene al Marocco, e il Marocco voleva bene a Bologna. Oggi Marocchino compie 60 anni e non c’è modo migliore per augurargli un buon compleanno! Auguri Marocco!

 

 

Foto: Archivio TIMF

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