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Bologna – Cagliari: le parole di Sinisa Mihajlovic nel post partita

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Finalmente tutto secondo il copione: Tre punti d’oro per il Bologna che batte 2-0 il Cagliari nel lunch match della 27ª giornata di Serie A. Sorride Mihajlovic che si avvicina momentaneamente a -1 dal quartultimo posto occupato dall’Empoli. Al Dall’Ara il successo dei rossoblù è firmato da Pulgar, che al 34′ trasforma il rigore concesso per fallo di mano di Bradaric, e da Soriano in gol al 77′. I sardi rispondo solo con una traversa di Joao Pedro.  Riapre il suo campionato e si tiene in vita il Bologna, che non vinceva in un Dall’Ara, pieno e rumoroso, dal 30 settembre con l’Udinese (anche in quella occasione al lunch Time, alla settima di andata) porta a casa il secondo successo della gestione del nuovo tecnico e rivede la luce dopo il buio di Udine. Servivano solo i tre punti al Bologna. Li ha ottenuti davanti ai genitori di Joe Saputo (gran segnale di vicinanza) , Lino e Mariella, con la maggior voglia di vincere, col sostegno del tecnico sempre in piedi a dare carica, una partita giocata all’attacco e con la speranza di farcela più accesa che mai.

 

Mister Sinisa Mihajlovic ha commentato così la vittoria contro il Cagliari: Felice del risultato e dello spirito portato in campo dal gruppo, la squadra ha reagito bene ai momenti di difficoltà, segno che il lavoro di questa settimana ha funzionato. Non abbiamo mai smesso di credere nella salvezza e oggi siamo stati giustamente ripagati, quando non si perde la fiducia succede questo. Oggi non ho mai avuto l’impressione di poter perdere la partita, anzi ero sempre convinto di portarla a casa, sono contento perché in settimana ci avevamo lavorato tanto, e oggi la squadra non mi ha mai dato l’impressione di poter perdere, ognuno ha dato quel qualcosa in più che alla fine ti fa vincere. Abbiamo raggiunto tutti i palloni di testa, tutte le seconde palle sono state nostre, rispetto a Udine siamo cresciuti molto. Non è la prima volta che il miglior giocatore dei nostri avversari è il portiere, era successo anche contro Genoa e Roma, ma quello che oggi ho visto di diverso rispetto alle scorse partite è stato lo spirito con cui abbiamo giocato. Non siamo partiti subito così, nei primi minuti eravamo un po’ timidi, poi ho cambiato l’impostazione del pressing e la squadra ha fatto molto meglio. Io cerco sempre di giocare per vincere, e per farlo bisogna schierare giocatori di qualità. In questo senso Sansone è molto importante per noi e lo è anche Soriano, che in tutte le partite si era sempre creato delle occasioni per segnare e finalmente oggi ha trovato un gol che può dargli fiducia. Gli esterni che oggi hanno giocato dal primo minuto li ho scelti perché uno poteva giocare sul suo piede e l’altro a piede invertito, sapevo che i nostri avversari avrebbero adottato un modulo stretto e volevo metterli in difficoltà sulle fasce, lo stesso Dijks ha fatto una buonissima partita in fase di spinta. A centrocampo ho scelto Dzemaili perché mi serviva un interno con caratteristiche diverse rispetto a Poli, non è una bocciatura ad Andrea per quello che è successo domenica scorsa, per me il passato non conta mai, mi occupo solo del presente. Il Rigore? In squadra abbiamo due o tre rigoristi, ho lasciato a loro la libertà di scegliere. Sono stati bravi a non fare confusione, Erik ha avuto gli attributi. Lyanco deve usare la testa, ha grossi pregi ma se esagera rischia che diventino difetti. Quando ha saltato tre uomini e ha tirato da centrocampo, mi sono girato verso la panchina ridendo e ho detto: «È brasiliano, non c’è un c…o da fare». Per un calciatore la componente mentale è importante e la prima parte di stagione non si può cancellare con un colpo di spugna, e spesso succede che appena la squadra va un po’ in difficoltà, i pensieri si fanno più pesanti e subentra la paura di perdere. È un fardello che pesa, ma io sto cercando di far capire a questi ragazzi che soffrire non significa per forza perdere, e anche anche nei momenti meno favorevoli della partita bisogna continuare a pensare positivo, creare gioco e cercare il gol. Resto sempre colpito e contento dalla presenza di così tanti nostri tifosi, ci credono molto e noi dobbiamo fare come loro. Testa a Torino ora.”

 

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