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Bologna, il pagellone 2023/2024: gli attaccanti

Proseguono le pagelle per l’annata del Bologna: dopo portieri, difensori e centrocampisti ì, è arrivato il momento di dare i voti all’attacco

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Alexis Saelemaekers, Joshua Zirkzee e Dan Ndoye esultano in Roma-Bologna (fonte immagine: Damiano Fiorentini)

Siamo arrivati alla quarta e penultima puntata del “pagellone” di questa straordinaria annata del Bologna, culminata con l’accesso alla prossima Champions League. Dopo aver dato i voti ai portieri, ai difensori e ai centrocampisti Rossoblù, ora è arrivato il momento di darli a quello che è stato il reparto più rivoluzionato di tutti: l’attacco. Da Jesper Karlsson a Riccardo Orsolini, da Dan Ndoye ad Alexis Saelemaekers, passando per gli ultimi arrivati Jens Odgaard e Santiago Castro, concludendo con il diamante più luminoso: Joshua Zirkzee.

Bologna, le pagelle all’attacco di questa stagione

Jesper Karlsson voto 5,5: Partiamo dal colpo più importante della scorsa estate, colui che doveva dare la luce all’attacco del Bologna con il numero 10 sulle spalle: Jesper Karlsson. Un avvio in pompa magna, con il primo tiro in Serie A che si stampa sull’incrocio dei pali dalla trequarti: il pubblico ruggisce, questo sembra essere solo l’inizio. E invece, disputa le prime cinque partite, per poi prendere posizione in panchina e non uscirne più. Motta preferisce altri tipi di esterni: Karlsson viene schierato solamente altre due volte in tutto il campionato, e una volta in coppa. Troppo poco per arrivare al 6 in pagella in questo Bologna, anche se forse è troppo poco per valutarlo.

Dan Ndoye voto 7: Altra freccia aggiunta all’arco dell’attacco Rossoblù. Ndoye arriva e sa che davanti a sé ha un certo Riccardo Orsolini, reduce dalla sua miglior stagione in Serie A e fresco di rinnovo. Ma niente paura, Dan sa prendersi il suo spazio, e alla grande: a fine anno saranno 32 le presenze complessive in Serie A, condite da un gol e due assist. L’highlight più bello della stagione dell’esterno svizzero, però, ha data 20 dicembre 2023: Inter-Bologna, ottavo di Coppa Italia, discesa da puro velocista, scavetto e 1-2.

Alexis Saelemaekers voto 7: L’acquisto che ha fatto più “rumore”, descritto come l’upgrade dell’attacco del Bologna per la stagione che stava iniziando. Abbiamo visto due Alexis nel corso di questa annata. Un giocatore abilissimo a fare la doppia fase, presente sia in attacco e sia in difesa, ma che davanti – soprattutto all’inizio – faceva fatica ad incidere. Forse la voglia di dimostrare il suo valore aveva preso il sopravvento, come detto dallo stesso Thiago Motta. Da dicembre in poi, però, ecco il vero Alexis Saelemaekers: la partita a Salerno è stato il suo spartiacque. Nel 2024 ha sì ogni tanto “spento la luce”, ma la sua primavera è stata qualcosa di indescrivibile.

Riccardo Orsolini voto 7,5: Il figlio di Bologna, ormai per tutti. Colui che ha vissuto annate totalmente opposte a questa, ha portato il suo Bologna in Champions. Per un infortunio, è costretto a saltare il ritiro di Valles e la gran parte della preparazione. A questo, va unito una trattativa per il rinnovo forse andata un po’ troppo per le lunghe, ma conclusa con un lieto fine. Ci ha messo un po’ a carburare, ma la tripletta con l’Empoli e il gol di San Siro lo hanno definitivamente ritrovato. Una stagione da 10 gol (ancora) e 2 assist, per un totale di 33 presenze. Una stagione che, ci auguriamo, lo potrebbe portare all’Europeo con l’Italia: che stagione di Riccardo Orsolini.

Jens Odgaard, 6,5: Ennesimo nuovo volto, ma stavolta del mercato di gennaio. Tutti, ma davvero tutti, si augurano solamente che il suo contributo sia maggiore del predecessore, Sydney Van Hooijdonk, il quale non poteva ancora essere considerato pronto per questi livelli. La risposta? Due gol nelle prime due presenze in Rossoblù, di cui uno non pesante, ma pesantissimo. Con il lavoro si guadagna il proprio spazio, sia in assenza di Zirkzee e sia da esterno, perché Motta ama la sua propensione al sacrificio. Pochi giorni fa è stato ufficializzato il suo riscatto: Jens, te lo sei meritato tutto.

Santiago Castro, 6: La telenovela più guardata dello scorso inverno alla fine ha avuto un risvolto non positivo, di più. Il primo pensiero all’arrivo è stato: “bisogna aspettare”. Santi è sì un classe 2004, ma è anche un guerriero e un lavoratore: due ingredienti adorati da Motta. E così il nuovo numero 18 Rossoblù si ritaglia vari spezzoni di partita, dimostrando tutto il suo repertorio e timbrando anche il cartellino contro la Juventus, nella sua prima da titolare. Questo ragazzo ci farà divertire, e noi non vediamo l’ora.

Joshua Zirkzee, 8,5: Non c’è altro voto per colui che è stato il faro di questo Bologna, quel regista avanzato dal quale dipendeva, molto spesso, le sorti della partita. Con un taglio, con un movimento, con una giocata incontro, con un’apertura tecnicamente di fino – ma anche quelle rarissime sporche andavano bene – ha influenzato praticamente tutte le partite in cui ha giocato. I numeri recitano: in Serie A, 34 partite con 11 gol e 5 assist; in Coppa Italia, 3 partite con 1 gol e 2 assist. Questi numeri sono una passata di scopa sui dubbi della scorsa estate. Le parole del numero 9 Rossoblù fanno ben sperare per una permanenza sotto le Due Torri: la Champions League del Bologna, con Joshua Zirkzee, avrebbe tutto un altro sapore.

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