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Bologna vs Roma 3 a 3 – la cronaca – 27 gennaio

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Il Bologna butta via l’ennesima occasione per uscire dalla zona calda dei bassi fondi: finisce 3-3 con la Roma, in una gara che a tutti i presenti sulle gradinate dell Dall’Ara è sembrato  il festival degli errori. La partita con la Roma è lo specchio del momento difficile del Bologna, anche se i felsinei possono recriminare due traverse piene nella parte finale del match. Gara infiammata a dieci minuti dall’inizio del match dalle dichiarazioni del dg Baldini, che non le ha mandate dire al boemo sulle regole che normano e disciplinano lo spogliatoio giallorosso. La settimana si è portata dietro le polemiche per l’intervista di Stekelenburg, che probabilmente hanno condizionato la bruttissima prestazione di Goicoechea, evidentemente non tranquillo e colpevole in tutti e tre i gol del Bologna. La Roma inizia forte, come è nelle caratteristiche delle squadre di Zeman; grande potenziale offensivo, e grandi limiti in difesa, dove oltretutto si fa sentire l’assenza di Marquinhos. Il Bologna, senza Cherubin, Pazienza e Portanova, passato al Genoa, si schiera sciogliendo l’unico dubbio che aveva Pioli: Taider al fianco di Perez. La gara, per i rossoblù, si mette subito in salita, poichè al primo svarione si trova in svantaggio: dopo soli 9 minuti la Roma coplisce con Florenzi, dopo un errore in disimpegno di Sorensen. Peggio non poteva cominciare, ma passano pochi minuti e la difesa giallorossa contraccambia il regalo ai rossoblù: al 17′ Goicochea respinge male su tiro non irresistibile di Gabbiadini, Gilardino si avventa come un cobra  sul pallone e segna l’1-1 alla prima vera azione del Bologna. Nemmeno il tempo di rimettere la palla al centro e la retroguardia del Bologna si addormenta un’altra volta. Osvaldo tutto solo di testa, su cross dalla destra, riporta in vantaggio i giallorossi. Agliardi non esce, pur essendo il pallone ai limiti dell’area di porta e per l’ex Atletico Madrid è un giochetto da ragazzi schiaccire di testa in fondo al sacco. La Roma rallenta e sale in cattedra il Bologna, determinatissimo e, allo stesso tempo, confusionario e dopo otto minuti il Bologna trova il 2-2 con Gabbiadini. Un altro tiro non irresistibile, ma angolatissimo sul primo palo, su cui non arriva Goicoechea.

Nella ripresa succede davvero di tutto. La Roma è allo sbando, con un evidente calo fisico, e il Bologna trova il gol del 3-2 con Pasquato, primo goal in serie A, entrato da pochi minuti. Sembra di rivivere il remake dell’andata, quando i giallorossi si fecero rimontare in casa da 2-0 a 2-3. Pioli dice ai suoi di non gestire il risultato ma di continuare ad attaccare alla ricerca del colpo del ko; il mister sa che la Roma non è mai morta e può trovare il colpo del Ko, grazie ai suoi campioni in rosa; ed proprio da una punizione di Totti, pennellata sulla testa di  Tachtsidis, che la Roma trova un insperato e ingiusto pareggio: Il greco, un minuto dopo l’ingresso in campo dell’altro greco Torosidis, trova il 3-3 di testa, sfruttando l’ennesima distrazione difensiva del Bologna. Nel finale saltano gli schemi:sembra di vedere una partita amatoriale con entrambe le squadre che vogliono vincere e sono lunghissime. Osvaldo si divora un’occasione clamorosa all’83’ tutto solo davanti ad Agliardi. Poteva servire tranquillamente Marquinho che avrebbe depositato in rete a porta vuota. Dopo aver fallito una clamorosa rimonta, la Roma rischia di andare di nuovo sotto e buttare anche quel punticino. Diamanti colpisce prima un palo pieno da fuori area e poi una traversa su punizione a un minuto dalla fine, vanificando lo splendido forcing finale della squadra di casa, che ha messo tutto il fiato che aveva sul panno verde del Dall’Ara. Adesso bisognerà ricaricare le batterie in fretta, perchè la trasferta insidiosissima di Pescara è alle porte e sono necessari i tre punti. 

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