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Colonia vs Bologna 1 a 0: la cronaca del match – 2 ago

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Esame di tedesco quest’oggi per il Bologna, impegnato in amichevole contro il Colonia. Promosso o bocciato? Diciamo rimandato. I rossoblù escono sconfitti per 1 a 0 contro i tedeschi, ma Donadoni può ritenersi comunque soddisfatto per gli spunti che la sua squadra ha offerto. Il Colonia ha terminato l’ultima stagione in Bundesliga al nono posto, e certamente non era un avversario facile. Per di più nella preparazione atletica i tedeschi sono leggermente avanti ai felsinei e possono vantare un organico attrezzato. Mister Donadoni parte con il classico 4-3-3, che vede Mirante tra i pali, una difesa composta da Mbaye, Rossettini, Cherubin e Masina, il centrocampo composto da Taider, Rizzo e Pulgar mediano e l’attacco formato da Mounier e Di Francesco sulle fasce e Simone Verdi falso nueve. Il Bfc parte subito forte e al quarto minuto sfiora il vantaggio con un’incursione di Di Francesco che però poi sciupa tutto. La fiammata dell’ex Lanciano non è un caso isolato. Tutta la catena di sinistra, formata da Di Francesco appunto, Rizzo e Masina, interagisce a meraviglia e si vedono spunti interessanti oltre a continue triangolazioni, spesso di prima. Sulla sinistra invece Mounier si muove molto bene tra le linee, ma non è supportato benissimo da Taider e Mbaye. Il primo è apparso indietro di condizione fisica mentre il secondo solo un po’ distratto. I felsinei continuano comunque a produrre pericoli. Come al 17′ quando Mounier si incunea nelle maglie bianche del Colonia, scarica per Di Francesco che tocca immediatamente per Mbaye, ma l’ex Inter ciabatta la conclusione, centrale tra le mani di Kessler. Cinque minuti dopo Verdi si sgancia dal ruolo di punta e va a crossare in mezzo per trovare l’inserimento di Di Francesco, il quale però non impatta bene la palla che si spegne a lato. Nonostante i tanti pericoli creati, il Bologna fa poco possesso palla, vista anche la poca dimestichezza di Pulgar nella distribuzione dei palloni. Così i bolognesi tentano di rompere il gioco avversario per poi ripartire in contropiede e sfruttare la velocità dei propri interpreti offensivi e le intuizioni delle mezzale, specialmente di Rizzo, quest’oggi scatenato. Alla lunga però il gioco ordinato e preciso del Colonia si fa sentire. Al 27′ Mirante respinge con i pugni una punizione defilata di Jojic, oggi molto ispirato. Sempre il numero 8 sfiora l’euro gol due minuti dopo: cross del generoso Modeste e Jojic si inserisce furtivamente in area e calcia col sinistro al volo un pallone a mezza altezza. Palla alta di circa un metro e mezzo, ma va apprezzato il gesto atletico e soprattutto la disattenzione difensiva emiliana. Al 31′ poi i petroniani tornano a tremare quando Zoller si inserisce tra Cherubin e Rossettini per essere servito e andare a tu per tu con Mirante. Fortunatamente il guardalinee ferma tutto per un fuorigioco inesistente. Il Bologna però torna a farsi sentire al 36′ con un’azione spettacolare tutta di prima sulla catena di sinistra per poi crossare in mezzo. La difesa tedesca corre un grosso pericolo ma mette in calcio d’angolo. Sul corner successivo Rossettini salta più in alto di tutti, ma il suo colpo di testa va oltre la traversa. Cinque minuti dopo tocca al Colonia. Modeste prova a sfruttare una deviazione per colpire il pallone di testa e ci riesce, ma l’attaccante possente fallisce l’obiettivo da pochi passi e il risultato rimane in parità. Rossettini e Cherubin soffrono parecchio la fisicità di Modeste e dei tedeschi, anche se l’ex Atalanta sembra cavarsela con meno affanni. Finisce il primo tempo in parità a reti bianche. Donadoni pratica solo qualche modifica alla formazione. Inserisce Krejci al posto dell’ottimo Mounier, cambia Mirante con Da Costa e poi prova ad aggiungere dinamicità alla squadra mettendo Donsah al posto di Taider. Krejci fa subito vedere di che pasta è fatto. 60 secondi e il ceco se ne va in velocità, costringendo Maroh al fallo da dietro. Solo cartellino giallo, nonostante Ladislav fosse lanciato a rete. La punizione da buona posizione però viene sprecata contro la barriera. È un bel Bologna in questa fase, che sta prendendo consapevolezza dei propri mezzi e incomincia a fare un minimo di manovra organizzata. Al 48′ Donsah va alla conclusione, alta sopra la traversa, ma è da apprezzare la bellissima azione costruita con un fraseggio a due tocchi dagli uomini di Donadoni. La partita prosegue tranquilla su ritmi abbastanza bassi, nonostante la tanta corsa delle due formazioni. Il Bologna però comincia a crollare fisicamente e al 63′ rischia grosso il gol dello svantaggio. I tedeschi entrano in area e sfruttano il fisico di Zoller, il quale fa a spallate con la difesa rossoblù su una palla spiovente e si presenta a tu per tu con Da Costa. Il centravanti calcia a botta sicura ma il portiere brasiliano para splendidamente la conclusione con un colpo di reni e sulla ribattuta di Hector copre a dovere il primo palo con un altro intervento non meno difficile del precedente. Donadoni decide immediatamente di rimescolare le carte. La formazione diventa la seguente. Sempre Da Costa tra i pali, difesa formata da Krafth, Oikonomou, Maietta e Morleo, centrocampo che vede Nagy in cabina di regia, Donsah e Pulgar (poi sostituito da Crisetig) come mezzale. Il reparto offensivo invece rimane inizialmente alterato anche se dopo pochi minuti Brienza entra al posto di Verdi. Il Bologna cambia improvvisamente faccia e fisionomia di gioco. Nagy è il rivoluzionario e con grande carattere, nonostante la giovane età, inizia a dettare i tempi con un fraseggio corto meraviglioso e una grande spinta in avanti, non sempre compresa a dovere dai propri compagni. La squadra di Donadoni macina gioco, fa possesso palla e si stanzia costantemente nella metà campo avversaria. I primi frutti si vedono al 65′ quando Nagy dipinge per l’inserimento del velocissimo Krejci, fermato in extremis. La freschezza di Nagy e la velocità di Krejci e Di Francesco però non possono nascondere la lentezza del resto della rosa, evidentemente imballata dai carichi di lavoro come è normale che sia. Al 74′ Zoller si mangia il gol con un colpo di testa fallito da due passi, nonostante la distrazione di Krafth. Il Bologna però torna a tirare su la testa al 78′ con il solito Ciccio Brienza. Buono spunto del 37enne che viene servito al limite dell’area, scarta un uomo mai poi viene steso. Il grande spunto di Brienza però non viene capitalizzato a dovere. La successiva punizione è calciata malamente contro la barriera dallo stesso Ciccio. Nonostante sia sulle gambe, il Bologna c’è e si fa vedere ancora all’82’ con un timido colpo di testa centrale di Oikonomou sugli sviluppi di un corner. A poco a poco però le gambe dei petroniani iniziano a cedere. Dopo una pericolosissima conclusione dalla distanza di Ruventes, arriva il gol del Colonia. All’84’ Heintz anticipa Krejci nell’inserimento su un calcio d’angolo, e nonostante le ripetute trattenute del ceco il giocatore del Colonia riesce a siglare l’1 a 0. La rete spegne definitivamente le speranze degli emiliani che non possono fare nient’altro che arrendersi al verdetto della sconfitta e soprattutto alla stanchezza.
Questo risultato può creare delusione, ma comunque manca ancora qualche innesto e inoltre il Bologna ha giocato senza un Mattia Destro e questo aspetto è di non poco conto. Resta ancora tanto da fare e alcuni meccanismi vanno ancora oliati, ma certamente quando i carichi di lavoro inizieranno a farsi sentire meno, potremo osservare un Bologna più competitivo. Bisogna ripartire dalla freschezza di Nagy, dalla velocità di Krejci e dagli spunti di Rizzo e Di Francesco, senza dimenticare la “garra” di Pulgar. E bisogna invece correggere ciò che oggi non è funzionato, da alcune situazioni di gioco a veri e propri errori individuali. Certamente c’è ancora tanto lavoro da fare e la squadra appare un po’ indietro, ma ciò che deve rasserenare tutti i tifosi rossoblù è la buona base da cui si parte.
Forza ragazzi! E forza Bologna, sempre!

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