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CorrBo – Bologna Fc, come si risolve il problema in difesa? Con il calcio fluido di Mihajlovic

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Damiano Fiorentini


Si è chiuso martedì il mercato estivo e tutto sommato il Bologna ha fatto un buon mercato. Ora, però Mihajlovic avrà a che fare con un rebus non da poco: colmare il vuoto che ha lasciato Tomiyasu e non solo nei nostri cuori, ma anche in campo. Con lui anche Palacio e Danilo, che insieme al giapponese erano i tre che giocavano di più non solo nella squadra, ma in tutta la Serie A. Quindi, cosa farà Sinisa per sostituire i tre perni delle passate due stagioni?

A. Mossini de Il Corriere di Bologna risponde partendo dalla punta, ovvero la telenovela che ci ha fatto sudare fino ad agosto: l’affare Arnautovic, che fin da subito è stato coinvolto tecnicamente e caratterialmente. Attorno a lui ruoteranno Soriano, Orsolini-Skov Olsen e Barrow-Sansone. In mediana se la contenderanno i soliti Schouten, Dominguez e Svanberg, tutti chiamati a una robusta crescita. 

Ora il nodo da sciogliere: la difesa. Senza Danilo e Tomiyasu il reparto dovrà essere ridisegnato completamente. Bocciata la coppia Soumaoro-Bonifazi, causa (se proprio vogliamo dirlo) della rapida archiviazione della Coppa Italia 21/22. Al posto di Danilo ora c’è Medel, che ha mostrato di fare bene, sperando però che abbia una tenuta fisica superiore dello scorso anno, che lo ha portato a giocare solo 11 partite. Affianco a lui c’è Bonifazi, l’acquisto da 6 mln dalla Spal, che ha preso il posto di Soumaoro, diventato di conseguenza primo cambio. Da vedere quale contributo porterà Theate, come difensore centrale sinistro o terzino sinistro, dove in quest’ultimo rimane il ballottaggio tra Hickey e Dijks. A destra, al posto di Tomiyasu, a colmare il vuoto ci sarà De Silvestri, chiamato agli straordinari visto la poca fiducia che gode Mbaye e la poca esperienza del giovane Amey. 

Quindi come si risolve il rebus? Secondo Mossini grazie al calcio fluido di Sinisa: rispetto all’abituale 4-2-3-1, stiamo vedendo più spesso il 4-1-4-1 o il 4-3-3, senza contare il 3-4-1-2 che ultimamente piace usare in corso d’opera. 

 

Fonte: A. Mossini – Il Corriere di Bologna

 

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