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Bologna FC

“Cuoio, Erba, Sudore”, ricordando Luca – 15 apr

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Sabato 16 aprile 2016, con inizio alle ore 8.30 e 10.30, presso il Teatro dell’Istituto Aldini Valeriani Sirani, via Bassanelli 9 a Bologna, la Compagnia Teatrale “Percorso della memoria rossoblu'” terrà due rappresentazioni dello spettacolo “Cuoio,Erba, Sudore”, scritto da Cristian Ventura e proposto in esclusiva ai ragazzi delle quinte classi. Lo spettacolo vuole raccontare agli studenti la vita degli uomini che hanno fatto la “grande Storia del Bologna calcio”.

Con questa rappresentazione si vuole ricordare Luca Bertozzi un ex allievo delle Aldini prematuramente scomparso.

L’idea iniziale è stata concretizzata grazie alla fattiva collaborazione tra Lamberto Bertozzi, Davide Gubellini e lo staff dell’istituto; un grazie particolare al Preside Prof. Ing. Salvatore Grillo ed ai docenti Prof.ssa Carla Castelli e Prof. Michele Monti.

Sfruttando la “comunicazione teatrale” verrà raccontato il primo secolo del Bologna calcio e le vicende di molti suoi protagonisti. Grazie anche ad un flashback verranno narrati anche il Novecento di Bologna, la Prima e Seconda Guerra Mondiale, la Shoah, il marzo del ’77, il 2 agosto 1980.

I momenti chiave del Novecento di Bologna, intervallati da filmati, faranno rivivere:

– monologo di Arrigo Gradi, fondatore BFC 1909, che riflette con angoscia sul futuro del ‘900.

– dialogo tra Angelo ed Emilio Badini (che hanno vissuto la Grande Guerra) che ricordano come cultura, gioventù e passione possano trasformare il calcio in ragione di vita.

– dialogo di Cesare Alberti che conferma come la vita reale superi spesso il romanzo.

– dialogo tra Pietro Genovesi e Giuseppe Della Valle che confermano come la diversa estrazione sociale possa essere annullata dal football.

– Il NO di Angelo Schiavio a Ferdinando Pozzati (Presidente Ambrosiana-Inter). Anche un Campione del Mondo doveva lavorare per vivere e aveva radici che non possono essere strappate neppure da favolosi contratti.

– lettera della figlia al padre Amedeo Biavati: il pubblico e il privato nel conformismo di un’epoca.

– monologo di Rafael Sansone. Grazie alla splendida accoglienza di Bologna, lui nato sotto il Sol de Mayo si è convinto di dover vivere per sempre all’ombra delle Due Torri.

– monologo di Arpad Weisz. La tragedia della Shoah, la terribile fine e l’immeritato l’oblio.

– dialogo tra Pier Paolo Pasolini e Giacomo Bulgarelli: il calcio come identità culturale e rappresentazione sacra.

– monologo di Tazio Roversi, la vita d’atleta e la terribile malattia.

Lo spettacolo “Cuoio, erba e sudore” è giunto alla 6° replica; si prefigge l’obiettivo di ricordare ai giovani bolognesi la storia recente della città e dei suoi abitanti, attraverso i primi cento anni di vita della sua gloriosa squadra di calcio. 

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