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Domani Bologna-Liverpool: la presentazione dei Reds

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Nuova amichevole di lusso in vista della prossima stagione per il Bologna di Sinisa Mihajovic. Domani nella cornice del “Camille Fournier Stadium” di Evian Les Bains, i rossoblù sfideranno il Liverpool di Jurgen Klopp. Il Bologna è reduce dalla dura sconfitta col nuovissimo Borussia Dortmund di Marco Rose, mentre domani sfideranno una squadra già ben collaudata, che deve ritrovare però le certezze dopo la scorsa difficile stagione.
Il Liverpool dal canto suo arriva da un’amichevole in cui ha dovuto fare i conti con la forma precaria della sua rosa, perdendo 4-3 contro l’Hertha Berlino. Ai Reds mancano appena 10 giorni per esordire in campionato in casa del Norwich.

POCHI VOLTI NUOVI – La squadra di Klopp è perlopiù la stessa che nel 2019 ha trionfato sul prato del Wanda Metropolitano di Madrid nella finale di Champions League contro i connazionali del Tottenham. La squadra inglese, per scelta anche del suo tecnico, ha mantenuto tutte le sue stelle aggiungendo appena 4 giocatori alla sua rosa ed includendo qualche volto nuovo dal sempre florido settore giovanile.
Dall’estate 2019 in poi sono arrivati solo Takumi Minamino, Thiago Alcantara, Diogo Jota e l’ultimissimo arrivo Ibrahima Konatè. Quest’ultimo è arrivato all’inizio di questa sessione estiva, in sostituzione di Ozan Kabak, centrale difensivo arrivato in prestito con diritto di riscatto dallo Schalke che ha sopperito alle assenze nella seconda parte della scorsa stagione, deludendo e per questo è stato rispedito al mittente.

IN CAMPO – I Reds hanno mantenuto negli anni la stessa struttura. Il 4-3-3 di Klopp si basa sempre sugli stessi concetti e gli stessi uomini. Tuttavia, la scorsa stagione lo ha visto battagliare per entrare in Champions League fino alle ultimissime giornate a causa di una sciagurata serie di infortuni, soprattutto nel reparto dei centrali, compreso il grave infortunio di un pilastro come Virgil Van Dijk.
La squadra del tecnico tedesco ama giocare in ripartenza. Le fulminee scorribande di Salah e Manè hanno caratterizzato le ultime stagioni. La squadra di Klopp ama recuperare il pallone il più velocemente possibile per trovare impreparate le difese avversarie e poi colpirle in contropiede. Quando invece ha il controllo della partita, attira il pressing avversario per creare spazio alle spalle della difesa e cercare improvvise accelerazioni.
La formula delle due minipartite da 60 minuti servirà a Klopp per provare per più di un tempo l’intera rosa e far accumulare minutaggio a giocatori fondamentali come appunto Van Dijk e Matip, fermi per la maggior parte della scorsa stagione.

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