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Italiano come Sinisa: sono19 allenatori che hanno allenato Rossoblù e Viola

Fiorentina e Bologna, da sempre rivali e con allenatori in comune

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Sinisa Mihajlovic (© Damiano Fiorentini)
Felsner (© Bologna Fc 1909)

Il calcio è fatto a volte da una serie di aneddoti infiniti e tra le varie storie emerge quella di due società: Fiorentina e Bologna. Due squadre che hanno condiviso sfide in campo, ma che soprattutto hanno condiviso molti tecnici negli anni.

Il numero non è affatto basso. Parliamo di ben 19 allenatori che sono passati sia per la Fiorentina sia per il Bologna. È nota la rivalità tra le squadre, ma questo passaggio di allenatori è davvero peculiare e dimostra come alla fine nel calcio ci sia spesso un filo sottile che unisce. Vincenzo Italiano è l’ultimo di questi.

Felsner “il Professore” rossoblù e viola che ha fatto la storia nel calcio italiano

Il primo allenatore a cui si può risalire è Hermann Felsner, che è tra l’altro, il tecnico rossoblù più vincente nella storia. Il suo soprannome era “il Professore”, titolo che rispecchia il suo modo di essere, un uomo competente e preciso.

Hermann Felsner è stato una figura emblematica del calcio italiano. Arriva a Bologna nel 1920, laureato in giurisprudenza, ex calciatore e istruttore di ginnastica. Lascerà un segno indelebile nella città. La sua permanenza con i rossoblù durerà ben 11 stagioni, fino al 1931. Gli scudetti conquistati sotto la sua guida furono due, il primo nel 1925 e il secondo nel 1929. La Fiorentina venne promossa in Serie A e Felsner lasciò il Bologna per passare a Firenze.

Anche il suo operato con i viola non fu da meno, tra il 1931 e il 1933, la squadra raggiunse un quarto e quinto posto. Nel 1938 Felsner torna a Bologna, sostituendo Arpad Weisz, costretto all’esilio dalle leggi razziali.

Il suo talento viene fuori una volta ancora: il Bologna vince altri due scudetti, nel 1939 e nel 1941. Hermann Felsner è un esempio di allenatore brillante e capace, con una carriera costellata da successi.

Le sue vittorie sono incise nella storia del calcio italiano.

Fulvio Bernardini e gli altri maestri che hanno contribuito al successo di Bologna e Fiorentina

Fulvio Bernardini è un nome a caratteri d’oro sia per la Fiorentina che per il Bologna. Con lui entrambe le squadre hanno vinto lo scudetto, rompendo il dominio di Milano e Torino. Con la Fiorentina inizia la sua avventura nel 1953, portando poi la squadra al trionfo nel 1956. Nel suo periodo di “regno”, la squadra raggiunse anche due secondi posti, un terzo posto e una finale di Coppa dei Campioni. Dopo il 1958 lascia i viola. Pochi anni dopo, nel 1961, Bernardini approda al Bologna, che traghetta verso la vittoria dello scudetto nel 1964.

Questa vittoria ha segnato un momento storico per la storia dei rossoblù, che tra l’altro stavano affrontando la prima stagione senza il presidente Renato Dall’Ara. Bernardini è un modello di competenza e le sue vittorie con le rispettive squadre sono tra i momenti più gloriosi del calcio italiano.

Ma facciamo un passo indietro. Prima di Fulvio Bernardini c’era Giuseppe Galluzzi. Fiorentino doc, guida la squadra della sua città dal 1938 al 1946, vincendo la Coppa Italia nel 1940. Con il Bologna il successo non fu lo stesso. Arrivò nella stagione 1951-52, ma venne sostituito da Lelovics dopo 24 partite.

Anche Luis Carniglia sperimentò con entrambe le squadre. Alla Fiorentina nel 1959-60, portò la squadra al secondo posto in campionato e alla finale di Coppa Italia. Dal 1965 al 1968 allenò il Bologna, conquistando due secondi posti e raggiungendo la semifinale di Coppa delle Fiere.

Bruno Pesaola riuscì a portare la Fiorentina in vetta. Guidò la squadra dal 1968 al 1971, portando a casa lo scudetto già al suo esordio in panchina. Neanche a dirlo, allenò poi il Bologna dal 1972 per quattro stagioni, vincendo la Coppa Italia nel 1974. Tornò nel 1977 per tentare di salvare il Bologna, ma le sue ultime due stagioni furono deludenti e culminarono con un esonero.

Oronzo Pugliese, denominato “mago di Turi” è un nome ben conosciuto nel calcio italiano. Ha guidato più volte sia il Bologna che la Fiorentina. Nel 1969 fu direttore tecnico del Bologna, l’anno successivo allenò la Fiorentina nella stagione 1970-71, ma fu esonerato prima della fine del campionato. Tornò poi al Bologna nel 1973, riuscendo a ottenere la salvezza.

Gigi Radice debuttò in Serie A con la Fiorentina nella stagione 1973-74, chiudendo al sesto posto. Nel 1980-81 guidò il Bologna: una stagione brillante che termina al settimo posto e raggiungendo la semifinale di Coppa Italia. Dieci anni dopo tornò a Bologna per sostituire Scoglio, ma non riuscì a evitare la retrocessione, anche se raggiunse i quarti di finale di Coppa UEFA.

Paolo Carosi allenò la Fiorentina dal 1978 al 1981, raggiungendo un sesto e un settimo posto. Passò poi al Bologna nel 1982-83. Una stagione che finisce con la retrocessione in Serie C1 dopo quattordici partite.

Mazzone, Ulivieri e Malesani, tra successi e sfide

Carlo Mazzone, una figura iconica nel calcio italiano, ha lasciato il segno sia a Firenze che a Bologna. Arriva a Firenze nel 1975 e trascorre tre stagioni indimenticabili. La Fiorentina conquista il terzo posto in campionato, una Coppa Italo-Inglese e sfiora la vittoria della Mitropa Cup. La sua prima esperienza a Bologna risale al 1985-86, dove ottiene un sesto posto in Serie B. Ma è il ritorno nel 1998-99 che segna l’apice della sua carriera con il club rossoblù. Mazzone ha portato infatti il Bologna a vincere l’Intertoto Cup e a raggiungere le semifinali di UEFA. Tra il 2003 e il 2005 guida ancora il Bologna, anche se la sua permanenza si conclude in modo negativo con la retrocessione in Serie B.

Renzo Ulivieri inizia il suo percorso a Firenze, dirigendo le giovanili tra il ’76 e il ’78. Ma è a Bologna che raggiunge la sua vetta da allenatore, diventando un vero e proprio mito tra il ’94 e il ’98: Serie C1, Serie A, Intertoto.

Alberto Malesani è un nome che ci riporta al mitico Chievo e poi all’epoca gloriosa della Fiorentina, stagione 1997-98, con calciatori come Batistuta, Rui Costa, Oliveira, Morfeo e Toldo. La squadra riuscì a conquistare un quinto posto in campionato e un posto in UEFA. Nel 2010-11 Malesani prende il Bologna, che ai tempi si trovava decisamente in difficoltà, con la retrocessione che incombeva e problemi societari. Malesani riuscì a salvare la squadra dalla “caduta”, dimostrando così le sue doti.

Nonostante il suo impegno e il suo lavoro, il finale di stagione deludente non gli valse comunque la conferma.

Mihajlovic e Pioli, tra alti e bassi con Bologna e Fiorentina

Anche Sinisa Mihajlovic durante la sua carriera ha avuto un legame sia con Bologna che con i viola. Bologna è stata il suo punto d’inizio, la sua prima esperienza con una squadra di Serie A, dopo gli anni all’Inter come vice di Mancini. I primi tempi con i rossoblù non furono però esattamente memorabili. Subentrato ad Arrigoni, non ottenne i risultati desiderati e venne sostituito da Papadopulo. Nel 2010-11 è con la Fiorentina: subentra a Prandelli e porta la squadra al nono posto. Nel 2019 torna a Bologna e contribuisce al “rinascimento” messo in atto da Saputo. Il contributo professionale e umano di Sinisa, verso la Fiorentina e il Bologna soprattutto, non sarà dimenticato tanto facilmente.

Stefano Pioli inizia la sua carriera nel Bologna, allenando gli Allievi Nazionali e la Primavera dal 1999 al 2002. Con la squadra iniziò a lavorare nel 2011, rimanendo poi fino al 2014. La sua carriera rossoblù si concluse con un esonero durante la retrocessione. Nel 2017 assistiamo al debutto di Pioli alla Fiorentina. Le stagioni vissute a Firenze non hanno però dato molte gioie, anzi. Quell’anno è segnato dalla tragica morte del capitano Davide Astori, che ha inevitabilmente e profondamente colpito la squadra. La carriera di Pioli alla Fiorentina si è conclusa con un esonero e la sua sostituzione con Vincenzo Montella.

I destini incrociati di Guerini, Buso, Rossi e Foglio

Vincenzo Guerini ha guidato il Bologna nella stagione 1986-87 e ha poi avuto un breve incarico con i viola nel 2012. La fortuna non sarà dalla parte dell’allenatore Eugenio Bersellini né nel 1986-87 a Firenze, né nel 1992-93 a Bologna, dove la squadra subisce una retrocessione in C1.

Sergio Buso iniziò ad allenare il Bologna nel 1999, ma fu poi sostituito da Guidolin. Nel 2004-05 fu accolto come allenatore della Fiorentina, per poi tornare in campo rossoblù nel 2011. Delio Rossi inizia ad allenare la Fiorentina nel 2011-12, subentrando a Mihajlovic, ma alla fine della stagione viene sostituito da Guerini. Rossi a Bologna assiste alla promozione in Serie A del 2014, ma dopo solo dieci giorni nella stagione successiva, cede il posto a Donadoni.

Romano Foglio allenò il Bologna nel 1992-93, ma non riuscì a salvare la squadra dalla retrocessione in C1. Fu poi vice di Trapattoni a Firenze dal 1998 al 2000, conquistando il terzo posto in campionato e la partecipazione in Champions.

Tantissimi gli allenatori che tra Firenze e Bologna hanno contribuito a scrivere capitoli determinanti delle rispettive squadre. Una lunga storia – fatta di tanti tasselli e di perfetti incastri – accomuna quindi la Fiorentina e i rossoblù, un filo rosso che parte da lontano per arrivare fino ai giorni nostri.

Fonte: Più Stadio, Marco Tarozzi

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