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Fiorentina-Bologna

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“Alè…tacan’ ban” (in italiano, “iniziamo bene”) hanno pensato moltissime persone alle 15:07, di ieri, domenica 7 ottobre 2012. Nel senso, se iniziamo già prendendo gol al 7’, auguri a tutti di Buon Natale e Happy New Year, direbbero gli inglesi.

Alcuni di questi moltissimi, come noi poveri cretini spassionati tifosi allo stadio, gli altri tifosi a casa e via dicendo, potevano pensare ciò legittimamente, essendo per giunta molto scoraggiati.

L’altre parte di questi moltissimi, non doveva pensarla così. Mi sto riferendo ai giocatori del Bologna, i quali non so se l’hanno veramente pensato, ma i fatti visti poco dopo mi lasciano qualche dubbio in merito. 

Va bene, gol che ci può anche stare perché è avvenuto in modo rocambolesco e velocissimo, ma non si può nei restanti 83’ minuti non aver avuto uno straccio di reazione.

Abbiamo fatto da lì alla fine un tiro in porta, la punizione di Diamanti da 35 metri.

E’ inspiegabile come siamo stati molli, senza attributi e senza alcuna voglia di rimontare.

La Fiorentina è una signora squadra e questo lo si sapeva, che ha fatto un grandissimo mercato risparmiando anche dieci milioni. (Si Guaraldi, pronto?)

La motivazione che loro sono più forti però non regge, perché le responsabilità sono soprattutto di Pioli e della squadra.

Pioli ha voluto giocare con la difesa a tre per cercare con Cherubin e Morleo di contenere Cassani e con Motta e Carvalho di contenere Pasqual.

Invece è stato il contrario. Loro tenevano i loro esterni molto alti in costante pressing sui nostri, così che quest’ultimi non riuscivano a salire.

La Fiorentina, data l’assenza di Pizarro, avrebbe anche potuto giocare con Olivera trequartista dietro a Jovetic e Toni con Borja Valero (grandissimo giocatore) e Mati Fernandez mediani di un centrocampo a quattro.

Ma non l’ha fatto perché ha voluto creare superiorità numerica a centrocampo dove infatti, non abbiamo visto passare una boccia.

Per quanto riguarda noi un dato oggettivo è che abbiamo ottenuto tutti e sette i punti giocando con la difesa a quattro.

Scopriremo nelle prossime partite se è un caso o se c’è dietro qualcosa.

Di sicuro dobbiamo trovare una nostra identità, ovvero Pioli deve stabilire un modulo fisso, da cambiare raramente e non in ogni partita.

Per quanto riguarda invece il centrocampo dobbiamo giocare dispari, a tre.

Questo perchè abbiamo parecchie mezzali, come Taider che giocando da interno nel centrocampo a quattro fa molta fatica e soprattutto non è pericoloso negli inserimenti che potrebbero benissimo portarlo diverse volte al gol se giocasse da mezzala. Ah, Saphir…non mi venire a raccontare che sei un regista per giocare davanti alla difesa su!

M.Pazienza…boh. Si diceva che aveva ottimi piedi. Non dico che sia meglio Mudi sotto questo punto di vista, ma ci andiamo vicino.

Non si può quindi pretendere di giocare col centrocampo a quattro come l’anno scorso quando c’erano in coppia due signori di nome Gaby Mudingayi e Diego Perez.

Se si gioca uguale, si è molto molto molto inferiori. Perché? Semplice, perché Taider e Pazienza non sono Mudi e Perez essendo molto più deboli di quest’ultimi come incontristi.

Allora bisogna cambiare modo di giocare e non ostinarsi con quello perché Mudi non c’è più. Quest’anno siamo migliorati (almeno in quello) avendo centrocampisti più tecnici e con più gol nelle corde. Sfruttiamoli allora!

Per quanto riguarda l’attacco, mettere Diamanti là davanti di fianco a Gilardino vuol dire proprio sprecarlo completamente, con Pioli che lo richiamava in continuazione dicendo di star vicino a Gila e di lasciare Konè trequartista.

Diamanti, che comunque come molti altri giocatori non era al top fisicamente, deve essere libero di far quel che gli pare, di venire a prender palla a centrocampo, di puntare l’uomo, di svariare ecc. Non gli puoi dare ordini e soprattutto non puoi sacrificarlo facendolo giocare punta.

Le recenti formazioni pre-gara mettevano sempre il Bologna con l’1-2 davanti, ossia Konè dietro a Gila e Diamanti. Ma brisa!

Diamanti è un trequartista e anche molto forte. Ma mai una punta.

 

Un ennesimo problema è che molti, come sempre, erano infuocatissimi per la partita col Catania credendo che con quella vittoria avessimo risolto tutti i nostri problemi.

Col Catania si, abbiamo giocato bene, ma siamo stati soprattutto bravi a finalizzare le chance che ci siamo costruiti. Ma anche il Catania non ha giocato male, perlomeno da meritare un così largo punteggio che purtroppo ha illuso tanti.

 

Comunque per un motivo o per un altro ci sta perdere a Firenze, anche se non giocando così. Ci sta però se avevi fatto punti quando li dovevi fare.

Esaminiamo quanti punti doveva fare il Bologna secondo la logica.

A Chievo 1, in casa col Milan (con questo Milan) 1, a Roma 1, col Pescara 3, a Siena 1, col Catania 3, a Firenze 0.

Dopo 7 giornate dovremmo avere dunque dieci punti. Ne abbiamo tre in meno.

Questa è la logica, ma il calcio spesso è uno sport illogico ed episodico e dato che non hai fatto punti quando dovevi, non ti puoi neanche scusare col la frase: “Ci stava perdere”.

E’ la secondo sconfitta, dopo quella di Chievo, meritata. Che non brucia, non fa male, come quella col Milan o col Siena, ma reca profonda tristezza.

Non so quale sia meglio…

Questa giornata è stata all’insegna del “Giochi male e vinci”, noi abbiamo si giocato male, ma perso. Giusto un leggero dettaglio dai…

Ora Pioli ha due settimane di tempo per addrizzare la mira perché bisogna trovare una propria identità e a Cagliari non si può perdere.

Bisogna archiviare in fretta questa sconfitta, metterla nel dimenticatoio e lavorare, lavorare e ancora lavorare.

Pioli e la squadra in queste due settimane avranno davvero molto da fare.

 

Le pagelle del Bettu

 

Agliardi 6+: non dà sicurezza alla difesa e data anche la condizione fisica, rischia molto su certi rinvii corti. D’altro canto compie prodigi su Borja Valero e Tomovic.

 

Carvalho 5+: si dovrebbe ricordare che oltre all’uomo c’è anche la palla da seguire nel gioco del calcio. Per il resto il migliore dei 3 dietro (e ho già detto tutto) anche se compie un’emerita cavolata quando al 92’ svirgola di sinistro al posto che crossare in mezzo.

 

Natali 4,5: pessima prova di quello che doveva essere il perno della difesa, che bene bene per ora non ha ancora mai fatto. Speriamo si riprenda perché di questo Natali non ne abbiamo affatto bisogno.

 

Cherubin 5: a me continua a non piacere, mi fa sempre una gran paura quando ha la palla, è sempre troppo indeciso e sbaglia diversi fondamentali. In attesa del famoso e tanto supplicato salto di qualità.

 

Garics 6-: parte discretamente con un bel assist per Konè poi si spegne. In parte colpevole sul gol lasciando libero Jovetic.

 

Taider 5,5: ci mette sempre tanta corsa, grinta e volontà, ma non trasforma i palloni recuperati in palloni pericolosi. Sprecato in quella posizione.

 

Pazienza 5+: è quello con le idee un po’ più chiare di tutte sul da farsi, anche se a volte cerca inutili lanci lunghi. Sul gol non sale non facendo fuorigioco su Jovetic .Sulla precisione che da lui ci si aspetterebbe, ripassare più avanti.

 

Morleo 6: come Garics buona partenza, riesce a tenere anche discretamente Cassani infatti poi sostituito con Cuadrado. Niente di più.

 

Konè 4: eroe dopo il Catania, bidone dopo ieri. Mai è stato un fuoriclasse e neanche un ottimo giocatore. Si sapeva che era così, alterna discrete partite a partite inguardabili. Se poi li chiedi di fungere da collante tra centrocampo e attacco andandosi a prendere i palloni da Pazienza e portarli su, gli complichi ancora di più la vita.

 

Diamanti 5,5: non al top della forma e si vede. Poi ribadisco, farlo giocare da punta è come mettere Gilardino terzino sinistro.

 

Gilardino 5: non gli arriva una palla, demerito suo o dei compagni? Bah…ha tre centrali della Fiorentina incollati con Diamanti che non riesce mai a portargliene via almeno uno. Partita complicata la sua.

 

Acquafresca 5: non ci mette del suo per rendersi pericoloso avendo l’opportunità di giocare ben di più di cinque minuti.

 

Gabbiadini 6: quella che si da più da fare degli attaccanti, almeno ci prova. Merita più spazio.

 

Sorensen 6: ottimo ingresso, il mistero della fede forse è finito. Se è messo peggio di Carvalho e Cherubin allora siamo a posto, ma non sembra.

 

Diciamo che come partenza non è stata delle migliori, speravo di commentare ben altro, ma tant’è.

Mi raccomando fate i bravi e statemi bene!

 

Forza Bologna, sempre!

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