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Gianpaolo Calvarese: “Il tocco di Calafiori non è rigore. Fa un movimento naturale con il corpo.”

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Minuto 70 di Bologna – Napoli: il direttore di gara Giovanni Ayroldi decide di chiamare rigore dopo il fallo di mano in area di Calafiori. Osimhen dal dischetto tira a lato, ma la dinamica della chiamata è quanto meno controversa: il difensore in occasione del fallo si trovava ormai già in fase di caduta e, per evitare di capitolare in maniera scomposta rischiando l’infortunio, ha ovviamente allungato le braccia di fronte a sè. Anche se il tiro dagli 11 metri non ha influenzato il risultato della gara, l’errore avrebbe potuto rivelarsi fatale, soprattutto per una gara estremamente bloccata nel risultato fino al termine dei 90 minuti. A margine della sfida quindi, sono state fatte numerose analisi tecniche della situazione specifica, e alcuni arbitri hanno definito la decisione di chiamare rigore quanto meno dubbia (se non addirittura inesistente).

Le parole di Gianpaolo Calvarese

L’ex direttore di gara Gianpaolo Calvarese, con alle spalle una carriera storica nel professionismo della terna arbitrale, ha analizzato la dinamica del rigore concesso al Napoli tramite un video pubblicato sul Social Tik Tok. In tale video, l’arbitro si concentra in particolare sulla caduta di Calafiori.

Non è rigore secondo me il tocco con la mano sinistra di Calafiori a metà della ripresa di Bologna – Napoli. Calafiori va a chiudere su un cross dalla sinistra di Osimhen. Analizziamolo nel dettaglio: c’è una  possibilità che lui si giochi la palla con la gamba destra sul braccio e allora sarebbe un’autogiocata e non sarebbe mai rigore. Ma se così non fosse rimane comunque un tocco non punibile con un calcio di rigore. Il calciatore del Bologna ha un movimento del tutto naturale assimilabile a quello di un calciatore che sta cadendo in avanti e si appoggia con le mani al terreno di gioco.”

Da questa analisi tecnica emerge dunque l’errore di Ayroldi, che avrebbe potuto condizionare la gara. Lo 0 a 0 è ovviamente un risultato positivo per i rossoblù considerati gli avversari, che sono attualmente i campioni d’Italia in carica, anche se resta qualche rimpianto soprattutto per le condizioni fisiche non ottimali della squadra di Garcia in questo periodo. Risulta comunque quanto mai necessario un metro di giudizio univoco in tutti i campi di Serie A, per evitare fraintendimenti e soprattutto continui errori o cambi di direzione della terna arbitrale, che possono compromettere i risultati delle partite. In attesa di novità in merito ad una eventuale segnalazione nei confronti dell’arbitro di Bologna – Napoli, gli uomini di Thiago Motta pensano già a giovedì, quando scenderanno in campo contro il Monza: obiettivo i 3 punti. 

Fonte: Gianpaolo Calvarese

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