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Gli avversari: la Sampdoria

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Domenica trasferta importantissima a Genova per il Bologna. Partita fondamentale per dare continuità ai risultati e per la classifica, non affatto tranquilla dopo la vittoria col Palermo.

Una vittoria non può essere scaccia crisi, è necessario continuare a fare punti in modo costante, altrimenti siamo di nuovo punto e accapo.

Servono altre grandi prove a cominciare da domenica dove andremo a fare visita a una Sampdoria che, più o meno, è nella nostra stessa condizione.

Vittoria obbligata doveva essere per noi, altrettanto doveva essere per loro, soprattutto in una partita molto sentita, come il derby, che perdendolo avrebbe quasi sicuramente comportato l’esonero di Ciro Ferrara.

Vincendo, dalla parte blucerchiata di Genova, si è usciti dall’apnea, ritornando a respirare un’aria meno pesante.

Così è stato per noi.

Si affrontano così due squadre con uno stato d’animo simile, le quali vogliono continuare a percorrere la strada intrapresa con successo domenica.

Per noi probabilmente è un bene affrontare una Sampdoria rivitalizzata dalla vittoria nel derby, perché se così non fosse stato, il nuove allenatore che sarebbe subentrato, avrebbe di certo dato carica ai giocatori, dimostrando che la colpa era di Ferrara.

Inoltre di solito, allenatore appena cambiato equivale a una vittoria, perciò siamo grati che questo non sia successo, potendo avere noi stessi il privilegio di dare la mazzata definitiva a Ferrara, il quale ritornerebbe profondamente in discussione se domenica perdesse.

La Sampdoria è una squadra che aveva iniziato benissimo il campionato con una vittoria a San Siro col Milan e un andamento impressionante dettato da unici punti nelle prime cinque partite.

Ovunque si parlava già della Doria come squadra rivelazione del campionato, mentre dalla sesta giornata, la sconfitta seppur ingiusta ottenuta fra le mura amiche col Napoli ha introdotto la squadra di “Mr Danette” in un tunnel di sette sconfitte consecutive, riuscendo a fermare la preoccupante emorragia solo con il successo ottenuto nei confronti degli odiati cugini.

Lo splendido inizio di campionato effettuato era derivato forse da una condizione atletica subito ottima grazie a una preparazione estiva mirata più sull’essere al top al “pronti via” che sul mantenere una discreta condizione per l’intero campionato. Il tempo ci rivelerà la veracità di questa tesi.

Altro fattore di primo piano sono stati i molteplici infortuni capitati ai blucerchiati, i quali forniscono sicuramente una delle motivazioni riguardo alla lunga serie di sconfitte ottenute.

I tre attaccanti di maggiore valore della Samp infatti si sono infortunati e sono tuttora indisponibili. Stiamo parlando di Maxi Lopez, Eder e Pozzi.

Un po’ come se al Bologna (mani in alto dai che tanto non influisce) si infortunassero Diamanti, Gabbiadini e Gilardino.

Venendo all’analisi tattica della partita, Ferrara domenica potrebbe riproporre il 4-3-3.

In porta dovrebbe giocare Romero, portiere titolare della nazionale argentina, ma non esente anch’egli da frequenti papere e indecisioni.

Come da noi, anche per la Sampdoria il portiere non è uno dei punti di forza.

La difesa dovrebbe essere composta da Mustafi e Costa terzini, mentre Rossini e Gastaldello centrali.

Mustafi, difensore tedesco di origine albanese, capitano della nazionale tedesca under20, è alle prese con un affatticamento muscolare, per il quale mercoledì ha sostenuto un allenamento differenziato.

Trapela un cauto ottimismo sul suo recupero, ma se non ce la dovesse fare è pronto a prendere il suo posto l’ex fiorentino De Silvestri.

Mustafi sta ripagando la fiducia che gli è stata data giocando buone prestazioni in quel ruolo.

Terzino sinistro troviamo l’ex di turno, Andrea Costa, il cui nome evoca sommi luoghi nella mente di ciascuno di noi.

Dopo il gol-vittoria messo a segno di testa a San Siro nella prima giornata, non ha sicuramente disputato partite di grande spessore.

Per quanto riguarda la coppia di centrali, Jonathan Rossini, difensore svizzero in comproprietà con l’Udinese, è la sua prima stagione in Serie A e si vede; mentre Gastaldello, nome più volte accostato al Bologna e giocatore che è stato nei giri della Nazionale, è sicuramente un buon difensore, malgrado talvolta compia anche lui errori banali.

Avendola vista qualche volta giocare, la Sampdoria ha una difesa tutt’altro che solida.

A parte Gastaldello, gli altri sono tutti elementi molto giovani e inesperti, i quali commettono diversi errori grossolani durante una partita.

Soprattutto Mustafi e Costa non garantiscono protezione ai centrali, che di conseguenza vanno ovviamente in difficoltà, quando i terzini si lasciano saltare con troppa facilità.

Gilardino, che terrà in ansia la difesa doriana per tutta la partita, lo marcherà probabilmente a uomo Gastaldello, il loro difensore migliore.

Tenendo così occupato quest’ultimo con un grandissimo lavoro sporco, Gilardino può garantire a Diamanti e Gabbiadini di attaccare gli altri difensori abbastanza scarsi. Gastaldello sarà così costretto a scalare chiudendo i buchi lasciati dai suoi compagni di reparto, lasciando libero Gilardino di colpire.

Giocherà un ruolo fondamentale la parità o superiorità numerica che i nostri attaccanti riusciranno a creare contro una delle difese peggiori del campionato.

La linea di centrocampo blucerchiata sarà composta da Maresca affiancato da Obiang e Poli.

Altro ex di questo incontro è proprio Enzo Maresca che disputò in rossoblu la stagione 2000-2001 collezionando 23 presenze.

E’ il Pirlo del centrocampo sampdoriano, dotato di ottima tecnica e invidiabile visione di gioco.

Obiang invece, soprannominato Perico, è un centrocampista spagnolo di venti anni originario della Guinea equatoriale.

E’ stato acquistato quattro anni fa dalla Sampdoria dalle giovanili dell’Atletico Madrid per 130.000 €.

E’ un centrocampista con ottime doti fisiche, ma anche buona tecnica; ricorda Mariga.

L’altra mezzala dovrebbe Poli, centrocampista a volte convocato anche in nazionale.

Ha realizzato domenica sera il gol dell’1-0 nel derby e perciò sarà molto carico. Centrocampista dotato di buona tecnica, a volte perciò impiegato anche da regista.

Sul suo impiego ci sono alcuni dubbi perché anche lui mercoledì non si è allenato in gruppo. Se non dovesse recuperare, pronto Munari, mezzala con il vizio del gol già trovato in questa stagione e che è stato vicinissimo al Bologna prima di approdare alla Fiorentina l’anno scorso.

Il Bologna dovrà prestare particolare attenzione al centrocampo doriano, con le mezzali che scambieranno continui fraseggi con gli esterni e frequenti saranno le sovrapposizioni fra essi.

Il 4-3-3 è un modulo che quasi obbliga a compiere fraseggi stretti e passaggi veloci, senza tentennare molto. Lo abbiamo potuto notare nell’Italia schierata da Prandelli con questo modulo nell’immeritata sconfitta a Parma contro la Francia.

La difesa del Bologna in fase di non possesso si sistemerà a cinque, visti i tre attaccanti della Sampdoria, lasciando così soli i due mediani rossoblu.

Questi ultimi, probabilmente Perez e Guarente (favorito su Khrin), dovranno seguire i tagli delle mezzali, per cui Diamanti sarà chiamato a un’altra giornata di grande sacrificio; in fase offensiva per ovvi motivi, mentre in fase difensiva dovrà pressare Maresca togliendogli lucidità nell’impostare il gioco.

Attenzione anche ai calci piazzati sui quali Maresca è un maestro.

Il trio d’attacco genovese sarà probabilmente composto da Icardi punta centrale, Krsticic ala destra e Estigarribia ala sinistra.

Icardi, carico dal gol che domenica sera ha chiuso la partita, è un attaccante diciannovenne argentino con trascorsi nelle giovanili del Barcellona.

Predilige i palloni palla a terra e attaccare gli spazi piuttosto che i cross o fare salire la squadra.

E’ però in dubbio anch’egli, poiché come Mustafi e Poli, mercoledì non ha svolto l’allenamento e viste le già confermate e pesanti assenze di Eder, Pozzi e Maxi Lopez, se non dovesse essere disponibile neanche Icardi, Ferrara dovrà ridisegnare completamente la squadra, giocando senza attaccanti come il Chelsea martedì a Torino, sperando per noi che l’esito sia il medesimo, al di là della presenza di Icardi.

Krsticic è un centrocampista esterno, dalle origini difficilmente indovinabili leggendo il cognome, utilizzato da Ferrara ala destra.

Ha esordito in Serie A quest’anno, ma deve ancora dimostrare il suo reale valore.

Ala sinistra giocherà sicuramente Estigarribia, esterno della nazionale paraguayana, l’anno scorso non riscattato dalla Juventus.

Lo “Speedy Gonzales” blucerchiato, velocissimo e dotato di un buon dribbling.

La pericolosità del loro attacco proviene primariamente proprio da Estigarribia, il quale crea spesse volte la superiorià numerica.

Motta, in vantaggio su Pulzetti per sostituire Garics, dovrà stare attentissimo, ma anche Antonsson e Sorensen con la loro altezza e fisicità potrebbero fare fatica a contenerlo.

Bisogna fare molta attenzione ed essere concentrati al massimo stato.

 

Domenica è una partita da non sbagliare assolutamente per non tornare nella stessa identica situazione in cui eravamo prima di battere il Palermo.

Vincere significherebbe staccarsi prepotentemente dai meandri della classifica, pareggiare significherebbe restarci, perdere equivarrebbe sprofondare ancora di più.

Ci vorrà da parti di tutti la stessa cattiveria, la stessa grinta e la stessa attenzione avuta domenica scorsa.

La Sampdoria non è affatto una squadra sulla carta superiore a noi per cui avendo consapevolezza e fiducia nei propri mezzi si può espugnare il Ferraris, dando così continuità ai propri risultati.

Coraggio, forza ragazzi!

Bettu

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