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Grandi Pensieri di Mattia Grandi

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La telenovela “Punteiro estate 2013” pare giunta all’atto conclusivo dopo una decina di giorni con il fiato corto. Rolandone Bianchi sarà l’attaccante centrale felsineo per le prossime 3 stagioni, poteva andare meglio, poteva andare peggio. In soldoni, abbiamo perso Gilardino, bomber di razza certificata con un pedigree nella pedata nazionale sufficiente a scongiurare pericolose paturnie. Gilardino è meglio di Bianchi, lo dico io, opinione personalissima, come direbbe l’amico Civ. Il vero colpo di reni della Dea Bendata invece è rappresentato dai titoli di coda della favoletta Santa Cruz. Una chiavica, non la favola, Santa Cruz. Ecco, caviamocela così…Bianchi è molto meglio di Santa Cruz, continuo a dirlo io che non sono l’Onnipotente, però ci sono svariati indizi a tal proposito. Ne sfoderiamo uno e giochiamo sul velluto, Rolandone qualche goal in Italia lo ha fatto, Santa Cruz sarebbe stato inevitabilmente vittima del fisiologico processo di europeizzazione. Decodificato: le reti di Santa Klaus in Germania e Spagna hanno la tara, in Italia è un’altra giostra. Non ho mica la prova provante, mi fido dell’istinto, Santa Cruz sta bene in Spagna, meglio a Tenerife dov’è la capitale. La punta buona ex Bayern si chiama Klose e ci ha visto lungo la Lazio un annetto fa… anche l’operazione Gomez-Fiorentina con un “ventello” di cartellino la vedo pericolosetta, è giovane, è un bel ragazzo…mah…io a quella cifra pilucco dai Campioni di Europa uno tra Muller, Ribery e Robben poi voglio anche il resto…tornando a noi, Bianchi i suoi goal in serie A li ha fatti, non sfoderiamo le statistiche tanto domani ci sommergono tutti i colleghi della carta stampata, li ha fatti, punto. Mi preoccupa la tenuta psicologica/emotiva di un calciatore meno signorile dei suoi predecessori caratterialmente parlando. Bologna città e Stefanino Pioli in qualche modo rappresentano una forma di tutela alla casistica, lui però ci deve mettere il piglio giusto (anche il fratellino procuratore). Dopo Baggio, Signori e Di Vaio serve l’ennesimo unguento balsamico per le polveri del bomber ex Torino, un bell’animaletto d’area di rigore, forte di testa e concreto in prossimità della porta avversaria. Bene alla Reggina, male al City, malissimo alla Lazio. Decimo marcatore di sempre della storia granata, un patrimonio sperperato negli ultimi mesi tra le incomprensioni contrattuali, i tira culi griffati Cairo e il solito problema del soldo…l’argent fait la guerre…toujours! Un uomo, a volte, dal goal impossibile, quello bello tecnicamente, il gesto atletico miscelato alla potenza della realizzazione. Da domani sarà tutto rossoblu, cosa augurarti Rolandone…ma sì…di ripercorrere le orme dei tuoi predecessori…ne avremmo già fatta più della metà…in bocca al lupo, di cuore, anzi di 1000 cuori…

Mattia Grandi

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