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Bologna

Grandi Pensieri di Mattia Grandi

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Figurati se mi permetto il lusso di trascorre un Natale ed un Capodanno sportivamente sereno. Eh, no, troppa grazia, bisogna stare sul pezzo, almeno con il pensiero. Solo che questa volta la sconfitta è immeritata per i valori espressi in campo. Cinque secondi prima che Gobbi sgusciasse dalla sinistra e scodellasse al centro per la bella girata di Sansone mi stavo auto domandando come facesse il Parma ad avere 23 punti in classifica…tac…capito. Compagine quadrata, rischia poco e sfrutta con concretezza le occasioni offensive. Niente di eclatante, ordine, qualche geometria, attaccanti che fanno salire bene la squadra (a proposito Belfodil mi piace da impazzire, azz…era nostro), sostituzioni all’altezza. Il Bologna perde la partita, a mio avviso, nel momento in cui Valdes indovina il goal del sabato pomeriggio (Valdes quei goal li fa di tanto in tanto) ed Agliardi decide di aspettare la bordata sulla riga bianca dell’area piccola. Troppo avanti. Forse il pallone entra ugualmente però lui non è in posizione, questo non me lo toglie dalla testa e dagli occhi nessuno. Il Bologna è generoso, ordinato, compatto, poco lucido in regia ed in zona tiro. Scarsità di palloni per l’abbonato all’off side Gilardino (il problema del ritorno al goal si fa lungo e serio) e per lo spento Gabbiadini. Da Kone non puoi aspettarti un’altra sforbiciata da 3 punti e Alino è stanco. Perez è in palpabile flessione e rischia di lasciare in dieci la compagnia dopo un quarto d’ora. Non è tutta colpa sua, Mudy non c’è più. Taider e Khrin mancano, stavolta, di personalità. Bene dietro il tandem centrale Sorensen-Portanova, sufficienti Cherubin e Motta nel complesso. Il Parma vince con tre prodezze dei singoli: tiro di Valdes, tunnel di Gobbi, girata di Sansone, il calcio è anche questo. Dispiace perché ho la sensazione che al Parma un pareggino non facesse schifo. Poi può dilagare, ma la partita è già stravolta. Se la punizione di Diamanti a fil di palo entra, l’X in schedina non è uno scandalo, anzi. Fanno festa i pochissimi supporter gialloblu (ricordo dei Bologna-Parma con la porzione San Luca riservata agli ospiti stracolma) ed il Bologna ingoia orizzontalmente la fetta di panettone. Peccato, l’ennesimo risultato positivo avrebbe consentito di trascorre serene festività. Così, siamo sempre li, più tre sulla affollatissima zona retrocessione. Perdono Siena, Palermo, Cagliari , Samp, pareggia il Genoa, vincono Pescara e Toro. Poteva andare anche peggio. Il mercato riparatore apporterà qualche variante in corso d’opera ma non stravolgerà i valori in senso assoluto della graduatoria. La presenza di due nobili decadute come Genoa e Palermo rappresenta l’incognita delle incognite. Avranno gli attributi per risollevarsi o finiranno per essere imprigionate nei loro stessi patemi (che non sono pochi e sono sicuramente più dei nostri)? I Maya ci consentono di vivere tanto a lungo per svelare l’arcano, il Bologna comunque è squadra, più di altre. La caduta casalinga fa male ma non uccide, è soltanto un monito per ricordarmi e ricordarci che il campionato non è ancora al giro di boa. Della serie, calma e gesso. Però, io, sono fiducioso. Oggi non faccio a cambio con nessuno, il Bologna vale 19/20 punti, ne ha 18…siamo in linea. Godiamoci le agognate feste, ce le meritiamo, il 2012 è stato un anno impegnativo sotto tanti punti di vista. Siamo tutti eroi moderni di questi tempi, il calcio, in fondo, è soltanto un oppiaceo diversivo.

Mattia Grandi 

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