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Bologna FC

Grandi Pensieri di Mattia Grandi

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Mancano due punti. La prestazione corposa del Bologna contro un Parma sornione e depotenziato dall’assenza del tandem Cassano-Parolo frutta un pareggio che lascia l’amaro nella bocca felsinea. Pecca di cinismo la compagine di casa che, trovato il vantaggio con Cherubin, fallisce a più riprese il colpo di grazia. Beffardo a meno dieci dal triplice fischio il goal acrobatico di Palladino su assist dell’ottimo Biabiany. Un punto che muove comunque la classifica del Bologna tre lunghezze sopra all’inferno della retrocessione in virtù del pari tra Sassuolo-Cagliari e del suicidio casalingo del Livorno con il Chievo. Veneti a pochi centimetri dalla permanenza in serie A, Bologna che sposa la redditizia politica dei piccoli passi in un torneo dove Livorno – Sassuolo e Catania falliscono sistematicamente la prova del nove. Confermo la mia linea editoriale da diversi mesi a questa parte, salvezza raggiungibilissima grazie all’evanescenza rivale. Poi le quotazioni del Bologna delle ultime due uscite sono in concreto rialzo, è onesto ammetterlo. Due punti raccolti, potevano e dovevano essere quattro. Decisivo l’asse greco Lazaros-Kone, energico Cristaldo, positiva la prestazione di Friberg in campo dal primo minuto, attenta la difesa punita da una prodezza in contro balzo di Palladino. Bene Cherubin in veste di rapace d’area di rigore, freddo e lesto nella finalizzazione ad altezza dischetto del rigore su assist del talismano Christo. Cambio Cristaldo-Acquafresca che toglie profondità alla manovra bolognese, il claudicante El Churry non sarà un goleador ma, a mio avviso, è una validissima seconda punta. Macchinoso lo spilungone italo-polacco, indovina una girata che stimola i riflessi di Mirante. Due punti persi o uno guadagnato? Analizzando il match la prima, leggendo la classifica decisamente la seconda. Bene così allora in attesa delle colonne d’Ercole Juventus-Fiorentina da affrontare, entrambe, di sabato al crepuscolo. “La squadra c’è”, ripete convinto Ballardini in conferenza stampa, stasera sono dello stesso avviso anche io. Nota finale. Nella mia passeggiata dal parcheggio in zona Certosa alla Tribuna Stampa ho visto tanti bambini con la maglia rossoblu dirigersi speranzosi verso lo stadio. Mi sono emozionato ripensando al genuino entusiasmo con il quale, tanti anni fa, assistetti ad un disastroso derby Bologna-Parma (1-3 con goal di Turkyilmaz ed espulsione di Detari, Parma dei miracoli targato Scala). In quel punto di non ritorno non mi preoccupai mai di quello che sarebbe stato, io ci sarei comunque stato. Beata gioventù.   

Mattia Grandi           

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