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Il Bologna lotta, ma non basta: il Milan vince 2-1

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Atalanta, Juventus, Inter, con in mezzo i tre punti a Cagliari. Per il resto, difficoltà di gioco o autentiche batoste come quella con i nerazzurri. É questo il quadro dell’ultimo mese del Milan che scende in campo al Dall’Ara contro il Bologna per cercare di recuperare la retta via di una stagione sino a qui inappuntabile. “Ci saremmo divertiti con Ibra”, ha detto Mihajlovic alla vigilia, e invece lo svedese questo pomeriggio sarà un avversario. Il Bologna fa esordire Soumaoro al centro della difesa al posto di De Silvestri e punta ancora su Barrow punta centrale supportato da Orsolini, Soriano e Sansone, con quest’ultimo che taglia il traguardo delle 200 partite in serie A. Leao invece agirà da trequartista, posizione che occupava già nel Lilla, dietro Zlatan, con Saelemaekers e Rebic a supportarlo. Novità in difesa anche nei rossoneri, con l’esordio di Tomori, ex Chelsea, al posto dell’infortunato Kjaer.

Squadre al piccolo trotto in avvio, e le due opportunità più grossolane capitano nei piedi di Barrow e Leao che non agganciano da ottima posizione due suggerimenti di Tomyasu e Ibrahimovic. Il pressing ai portatori di palla è il leit-motiv, squadre lunghe e niente opportunità da rete. Fino a quando, al minuti undici, Theo Hernandez calcia una punizione a rientrare scodellando il pallone in area: la parabola diventa in realtà un tiro che colpisce l’incrocio dei pali complice anche la deviazione di Skorupski. Al minuto venti Ibrahimovic viene atterrato in area dall’estremo difensore rossoblu, ma Doveri indica chiaramente il pallone. Più ghiotta l’occasione capitata sui piedi dello svedese poco dopo, prima di testa e poi di destro e in entrambe le occasioni è ancora Skorupski a dire di no. L’episodio chiave arriva al 23°: Dijks trattiene Leao in area, e Doveri questa volta non ha esitazioni a indicare il dischetto. Skorupski si ripete ancora, ma sulla respinta è Rebic che insacca l’1-0.

La prima tangibile occasione per il Bologna arriva superata la mezz’ora con Orsolini, che calcia di sinistro sull’esterno della rete. Il Bologna non perde smalto e non si disunisce dopo il vantaggio ospite, cercando di portarsi in avanti soprattutto sul settore di destra, dove Theo Hernandez però sfodera una prestazione valida anche in copertura. Al 38° Sansone riceve palla in area, perde l’attimo per calciare e lascia partire una conclusione in diagonale che finisce addosso a Donnarumma, mentre poco dopo si inserisce Calabria a ridosso dell’area piccola che colpisce di testa su suggerimento di Ibrahimovic ma Skorupski para. Sugli scudi i portieri in questo finale di tempo dove non c’è un attimo di sosta: al 40° Donnarumma chiude la porta a Dominguez lanciato a rete, quattro minuti dopo ancora Skorupski si ripete su un diagonale di Rebic. Dopo sessanta secondi di recupero finisce un primo tempo per nulla noioso che avrebbe potuto terminare decisamente con più segnature.

La ripresa inizia con gli stessi effettivi in campo e sulla stessa vivace falsariga del primo tempo: dopo una punizione altissima di Orsolini è Skorupski ad alzare sopra la traversa un tentativo di Leao da posizione decentrata. Al quinto Rebic si becca il giallo, mentre quattro minuti dopo è Mihajlovic a vedersi mostrare il rosso da Doveri, anche se il serbo non deve lasciare il campo. Le sue proteste dopo il plateale fallo di mano di Soumaoro che nel tentativo di saltare su Ibrahimovic smanaccia il pallone consegnando un altro rigore ai rossoneri, paiono eccessive. Dagli undici metri questa volta c’è Kessié, che calcia centralmente non sbaglia: 2-0. Scoccato il quarto d’ora, Pioli cambia e inserisce Krunic per Rebic e Bennacer per Tonali. L’algerino torna in campo dopo il lungo infortunio, e nel frattempo Calabria va vicino al terzo gol trovando ancora un monumentale Skorupski a stendersi e respingere.

Variazione anche nello schieramento bolognese: fuori Sansone e dentro Vignato, esce Dominguez per Svanberg, e anche Orsolini lascia il campo per l’entrante Skov Olsen. La partita vive una fase di stanca che fa solo il gioco del Milan, poiché il Bologna non riesce più a mantenere quell’atteggiamento aggressivo e ruspante che l’aveva contraddistinta nella prima parte di gara. La girandola dei cambi prosegue con Leao che lascia il posto a Mandzukic e Palacio che subentra a Dijks, seguito da Skouten che lascia il campo a beneficio dell’ex milanista Poli. Ed è proprio lui che al minuto 36 scaglia sotto l’incrocio il pallone del 2-1 dopo una bella manovra corale dei rossoblù, riaprendo una partita che pareva chiusa. E due minuti dopo il Bologna avrebbe anche la possibilità di pareggiare, quando un tuffo di testa di Soriano viene respinto in angolo da Donnarumma. Poco dopo, un traversone di Barrow sfila davanti a Donnarumma senza che Palacio riesca a intervenire per deviare. Il forcing del Bologna nei minuti finali è insistente. Ma ancora una volta subentra più la confusione che la lucidità, con Doveri chiamato a gestire numerose recriminazioni degli attori in campo. Dopo 4 minuti di recupero il triplice fischio sancisce un altro ko per i rossoblu, il quinto nelle ultime dieci partite. Ma certamente, soprattutto nel primo tempo, il Bologna ha combattuto a testa alta e messo in difficoltà la capolista.

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