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Il film della partita: Bologna-Salernitana in 5 momenti

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Il Bologna si mette subito alle spalle la brutta prestazione e conseguente eliminazione in Coppa Italia contro la Ternana, vincendo una gara tostissima contro la neopromossa Salernitana. 5 goal, 3 espulsioni e tanti momenti da ricordare in questa prima gara di campionato che vede il Bologna sorridere finalmente dopo una settimana complicata; ecco dunque Bologna-Salernitana in 5 momenti

 

  1. Il primo squillo (37° minuto): Dopo l’espulsione di Strandberg, fra i migliori della Salernitana fino a quel momento, il Bologna inizia a spingere maggiormente ottenendo due calci d’angolo consecutivi. Sul secondo la palla arriva ad Arnautovic che, dopo aver tentato l’anticipo sul primo palo, trova al centro Nico Dominguez con un delizioso scavetto; l’argentino tuttavia non trova la porta per questione di centimetri. 
  2. Profondo Rosso (50° minuto): Poco dopo l’inizio del secondo tempo arriva la svolta di una partita fino a quel momento abbastanza soporifera: su un calcio d’angolo per la Salernitana il capitano Roberto Soriano va a contrasto con il gigante Milan Djuric che resta a terra. Sembra un normale scontro di gioco, ma dopo qualche secondo il Var chiama l’arbitro Antonio Rapuano a rivedere l’azione. Pochi dubbi per il direttore di gara che vede una manata del capitano rossoblu sul viso di Djuric: calcio di rigore e seconda ammonizione per Soriano che finisce anzi tempo negli spogliatoi, come successo a Strandberg nel primo tempo e come succederà a Schouten a pochi minuti dal termine del match. Il calcio di rigore viene realizzato con freddezza da Federico Bonazzoli, ma da questo momento la partita cambia totalmente faccia. 
  3. La prodezza di Coulibaly (70° minuto): Questa volta non c’è niente da dire: dopo il pareggio di De Silvestri, il Bologna prova a spingere: al 70° minuto però un contropiede della squadra di Castori trova impreparato il Bologna, che comunque sembrava essere riuscito ad arginare l’azione avversaria con Skorupski che era riuscito a salvare sul colpo di testa di Coulibaly. Poi, dopo la chiusura di Bonifazi su Simy, la palla arriva proprio a Mamadou Coulibaly, che con un incredibile colpo sotto riesce a scavalcare 3 giocatori del Bologna e ad infilare la palla sotto il sette. Un gran goal per il centrocampista senegalese all’esordio in Serie A, che fa a gara per il premio di miglior goal della partita con un’altra rete di un altro (quasi) esordiente nel nostro campionato. 
  4. Il bomber che non ti aspetti (77° minuto): Si pensava che questa partita potesse essere decisa da Orsolini, fra i migliori nella disfatta di lunedì scorso; oppure da Barrow, che deve cercare di mettersi in mostra dopo essere stato fermo per parecchio tempo; o, ancora, da Arnautovic, che nonostante sia stato fra i migliori in campo quest’oggi ha realizzato solo la rete del 2-2. Invece l’uomo copertina di questo Bologna-Salernitana non può non essere Lorenzo De Silvestri, diventato capitano dopo l’espulsione di Soriano. E da vero capitano trascina i suoi ad una grande rimonta, prima al minuto 59 su calcio d’angolo dalla sinistra battuto da Sansone, dove Belec quasi fa il miracolo, poi al minuto 75, sempre su calcio d’angolo ma questa volta dall’altro lato del campo, su cross di Orsolini. Due incornate che valgono i tre punti per il Bologna, che nell’estate della telenovela Tomiyasu trova certezze nell’usato sicuro (discorso valido anche per Gary Medel, che nonostante i due goal sembra aver dato più equilibrio alla difesa e più sicurezza al compagno di reparto Kevin Bonifazi). 
  5. Il Dall’Ara in piedi (86° minuto): Forse Marko Arnautovic non sarà ancora al 100% della condizione, ma ha già conquistato i tifosi del Bologna: al minuto 86 arriva un triplo cambio per i rossoblu, con Skov Olsen e Svanberg che fanno il loro ingresso in campo al posto di Orsolini e Dominguez; poi entra anche Van Hooijdonk ed ecco che i quasi 8.400 del Dall’Ara si alzano in piedi per l’attaccante austriaco, che ricambia subito il saluto dei suoi nuovi tifosi. Un goal da attaccante puro, il secondo in due partite ufficiali, ma anche tante buone giocate e sacrificio per Arnautovic che sta già diventando il leader dell’attacco rossoblu. 

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