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Il nuovo DPCM: vietati gli sport di contatto, nessuno stop per i dilettanti. Permane il limite dei mille spettatori 

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Vincenzo Spadafora - Facebook

È stato ufficialmente approvato il nuovo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) che prevede tutta una serie di limitazioni riguardanti diversi aspetti del nostro quotidiano, sport compreso. Nessuna novità rilevante in termini di riapertura degli stadi, anzi. Il progressivo aumento dei contagi ha indotto il Governo a seguire il protocollo già in vigore, ovverosia di riempire lo stadio fino al 15% della propria capienza massima, senza però superare la già nota soglia dei mille spettatori. Ancora più stringenti le cifre in caso di manifestazione al chiuso, limite che si abbassa a duecento persone al massimo. Tuttavia, come precisa il testo, “le Regioni e le province autonome, in relazione all’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori, possono stabilire, d’intesa con il ministro della salute, un diverso numero massimo di spettatori in considerazione delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi e degli impianti; con riferimento al numero massimo di spettatori per gli eventi e le competizioni sportive non all’aperto, sono in ogni caso fatte salve le ordinanze già adottate dalle regioni e dalle province autonome”.

La vera novità riguarda i tanto chiacchierati sport di contatto, come il calcetto. Il nuovo DPCM prevede infatti che “sono vietate tutte le gare, le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto […] aventi carattere amatoriale”. Scelta ribadita dallo stesso ministro dello Sport Vincenzo Spadafora che, tramite un post su Facebook, ha avvalorato la scelta del Governo, precisando che lo sport dilettantistico potrà proseguire, “avendo le associazioni e società sportive, federazioni e enti di promozione, rispettato alla lettera i protocolli emanati nelle scorse settimane, spesso anche affrontando spese di adeguamento e messa in sicurezza degli spazi e delle strutture”.

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