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Bologna

Il punto di Bettu 27/02/2013

Pubblicato

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Bologna-Fiorentina

In un freddo, ma non freddissimo, martedì di febbraio il Bologna ha annientato uno dei propri rivali storici ottenendo una vittoria di assoluta importanza per molteplici motivi.

Innanzitutto, per la classifica, il fattore di maggior valore; dato che il Bologna con i tre puntoni di ieri si è portato a otto punti dalla zona retrocessione.

Inoltre abbiamo messo altre squadre dietro le spalle, siamo ritornati a vincere in casa dopo tanto, abbiamo battuto gli amiconi viola e via discorrendo.

All’offensivo 4-3-3 schierato da Montella, Pioli ha risposto con un’altrettanta formazione dedita all’attacco composta da tre seconde punte dietro a Gilardino.

L’assenza di Sorensen ha poi portato lo spostamento di Cherubin quale centrale di difesa, con Morleo terzino sinistro per presidiare Cuadrado.

Volendo giocare nello stesso modo della Fiorentina era però inevitabile soccombere, dato che lo schema di gioco era lo stesso, ma con interpreti diversi.

Cuadrado, Pasqual, Borja Valero per la Fiorentina; Motta, Morleo e Khrin per il Bologna.

Il primo tempo è risultato infatti un dominio ospite sotto il punto di vista del gioco, perché comunque il Bologna le sue occasioni le ha avute.

Dopo tre minuti, su una palla recuperata in attacco, Gabbiadini ha colpito il palo da fuori area tirando senza troppi ripensamenti.

Subito dopo su un magistrale contropiede viola, Cuadrado ha sbagliato un gol che era più facile realizzarlo, volendo stoppar palla sulla linea di porta anziché tirare a botta sicura.

A causa di una palla persa a centrocampo di Khrin e a uno, due rimpalli vinti dai viola sull’out di destra, il vantaggio fiorentino è comunque arrivato.

Altra azione d’attacco gestita magistralmente con perfette scalate da parte della squadra ospite che ha portato al gol Ljajic tutto solo davanti a Curci.

E’ stato un gioco da ragazzi concludere una simile azione offensiva da parte degli uomini di Montella.

Il Bologna sembrava stanco, svogliato e senza una minima idea di gioco.

Le fasce erano bloccate e Khrin non riusciva a dare qualche buon pallone in profondità.

Il nodo della situazione era però Diamanti. Anche ieri si è confermato che quando si sveglia Diamanti, gira tutta la squadra, altrimenti sono fitte tenebre.

E’ per giunta lo stesso Alino che su un contropiede, stavolta rossoblu, riesce a mettere in mezzo un ottimo pallone per Gilardino che avrebbe dovuto solo appoggiarlo in rete. Invece l’ex della partita ha mancato l’appuntamento col gol.

Anche qualche minuto dopo, sempre su un cross proveniente dalla sinistra, stavolta dai più o meno magici piedi di Morleo, Gilardino ha concluso centrale su Viviano dopo esserci ben girato.

Il primo tempo è finito così con tanta paura di un’altra sconfitta, tanti mugugni e critiche a Pioli e diversi (legittimi) fischi a un Motta radente la scandalosità.

Pochi minuti dopo il rientro in campo, Pioli è costretto a togliere uno dei pochi che si era salvato nel primo tempo, ovvero Perez, a causa di un problema muscolare, inserendo Taider. Tutto era il preludio a una pessima notte.

Il Bologna non aveva lasciato vedere una minima reazione una volta ritornati in campo, con un Fiorentina che dominava ancora come nella prima frazione.

E’ ancora una palla inattiva che cambia la partita del Bologna, che giusto così, secondo la maggioranza dei presenti allo stadio, poteva fare gol. E infatti…

Punizione laterale scodellata bella tesa da Diamanti in mezzo all’area e sbuca una testa che la mette dentro.

In curva si inizia ad esultare, fregandosene il giusto di chi aveva realizzato il gol.

Quando si è scoperto che lo aveva realizzato Motta, il commento dei presenti è stato: “Allora se ha fatto gol Motta vuol dire proprio che ci tocca vincerla”.

Si, qualcosa nell’aria stava cambiando.

Il gol ha tremendamente caricato il Bologna, in primis il proprio capitano Diamanti fino ad allora letteralmente spento, ma inversamente ha abbattuto la Fiorentina senza più idee e senza più riuscire a giocare con la facilità del primo tempo.

Il Bologna finalmente si è svegliato.

Konè non è al top, si scalda per cui Lazaros.

Konè alla fine riesce a restare in campo, ma Christodoulopoulos (prima e ultima volta che scriverò il cognome) entra comunque e si presenta subito molto bene.

Il Bologna diventa ad un tratto impenetrabile. Khrin e Taider applicano un efficace filtro a centrocampo, Antonsson e Cherubin diventano quasi impeccabili e perfino Motta e Morleo controllano bene gli esterni viola tanto che Montella si trova costretto a spostare Cuadrado sulla fascia opposta, non ottendendo però risultati positivi.

Al minuto 85’si verifica la svolta.

La caparbietà e la grinta portano Diamanti a recuperare un gran pallone in attacco. Esso viene messo in mezzo e allontanato dalla difesa viola, ma sull’allontanamento il più lesto di tutti è proprio il greco neo entrato che si coordina benissimo e di contro balzo infila Viviano.

Come quando Loria fece gol con l’Atalanta, ma stavolta la sorpresa è stata doppia.

Prima Motta e poi Lazaros, incredibile. Sono quelle serate che se finiscono così, difficilmente si dimenticano.

Il Bologna addomestica bene il risultato tranne alla fine su Toni che viene inspiegabilmente lasciato solissimo in mezzo all’area, libero di colpire a botta sicura di testa, la sua specialità.

Incredibilmente il nativo di Pavullo, colpisce male e spedisce alto.

I presenti perdono ciascuno sei anni di vita, peggio che le più grandi tonnellate di acqua Lilia.

E’ bello così, tutto bene quel che finisce bene.

Mi spiace solo per coloro che continuano a criticare Pioli accusandolo di non aver fatto quest’anno il suo dovere.

Otto punti sulla zona retrocessione, una media di oltre 1,1 punti a partita…non so cosa si potesse pretendere di più con questi giocatori.

Pagelle

Curci 6: sul gol è incolpevole, mentre nell’unica occasione in cui viene chiamato in causa, ovvero sul tiro da fuori di Jovetic effettuato nel finale, si dimostra attento.

Motta 6: primo tempo da quattro in pagella, con passaggi e cross sbagliati completamente. Poi il gol che riapre la partita e risveglia il Bologna. Evviva e champagne a tutti!

Antonsson 7: partita mostruosa giocata senza sbagliare un intervento. Ha il compito di marcare a uomo Jovetic e lo esegue con estrema sagacia annullando completamente il montenegrino, invisibile per tutta la partita.

Cherubin 6,5: a volte è un po’ meno attento di Antonsson, ma comunque contribuisce alla solidità della linea difensiva.

Morleo 7: non sarà un eccelso esterno sinistro, ma è un giocatore che a me è sempre piaciuto per la grinta e lo spirito sacrificio che mostra sempre. Npon è un fenomeno, però almeno ci dà. Gioca una grande partita,

Perez 6+: nel primo tempo è uno dei pochi che si salva grazie alla consueta grinta e interdizione, poi deve uscire a causa di un infortunio speriamo non troppo compromettente.

Khrin 6+: nel primo tempo abbastanza male quando è veramente lentissimo e mai capace di fare una verticalizzazione e dare velocità alla manovra; perde anche la palla che origina il gol di Ljajic. Nel secondo tempo cresce leggermente nella fase di impostazione del gioco, ma soprattutto si rivela un difensore aggiunto essendo molto efficace come incontrista.

Konè 6: gioca esterno destro e non demerita, soprattutto nel primo tempo è l’unico a provarci con qualche iniziativa per sbloccare un po’ i suoi. Va in calando nella ripresa.

Diamanti 7: si accende lui e si accende il Bologna. Dopo un primo tempo nel quale risulta inoperoso, fornisce l’assist per il gol di Motta, il recupero palla che porta al gol di Lazaros e tanta grinta e dinamismo che scuotono la squadra.

Gabbiadini 6: unico brio il palo colpito dopo soli tre minuti, poco altro. Esce per dare posto a un più ispirato Lazaros.

Gilardino 5: i palloni gli arrivano, ma stavolta non li concretizza. Ha due buone occasioni per battere Viviano, ovvero i tiri ravvicinati sui cross di Diamanti prima, di Morleo poi; ma non le sfrutta.

 

 

Taider 6,5: ieri finalmente sembrava ritornato il giocatore dell’anno scorso. Oltre alla tanta corsa e grinta che sempre offre, sfiora anche il gol su un calcio d’angolo calciato corto da Diamanti.

 

Lazaros 8: esordire in Serie A con un gol così non è da tutti e oltre alao splendida rete, effettua giocate che dimostrano che in futuro potrà rivelarsi un buon valore aggiunto per squadra gara, anche se è ancora troppo presto per sbilanciarsi. Le premesse però sono le migliori. P.S. la smettiamo con i titoli “ha giocato da Dio”, “resuscita il Bologna” eccetera? Grazie.

 

Garics 6+: entra bene in partita infoltendo la corazzata che non permette alla Fiorentina di trovare il pareggio.

 

 

Pioli 7: con qualche correzione in corsa, grazie quindi a cambi azzeccatissimi, porta a casa una vittoria di grandissimo valore per la squa squadra. Riesce inoltre ad intrappolare molto bene Jovetic e Cuadrado.

 

 

Voto al Bologna: 7+.

 

Ora subito con la testa al Cagliari, partita difficilissima contro una signora squadra.

Fare punti subito permetterebbe di ottenere una salvezza tranquilla senza evitabili mal di pancia e notti insonni. Sarebbe veramente apprezzati.

Grazie e sempre, forza Bologna!

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