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Il punto di Bettu – Confederations Cup Special Edition 17/06/2013

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Messico-Italia

 

Chi ben comincia è a metà dell’opera si dice. Se questo varrà anche per l’Italia non lo so, sta di fatto che gli azzurri hanno cominciato questa avventura per la Confederations Cup vincendo.

L’avversario non era l’ultimo arrivato; il Messico ha sicuramente infatti posto numerosi ostacoli all’Italia nella partita di ieri.

L’inizio del match è stato caratterizzato difatti da un totale predominio da parte degli azzurri, a cui va il merito di aver valicato i problemi incontrati durante la partita che hanno annerito una prestazione nitidissima.

Di quali problemi parliamo? Per capirlo analizziamo bene la partita.

L’incontro si è disputato al Maracanà, alle ore 16.00 locali, per cui alle 21.00 qua da noi.

Prandelli ha pressoché schierato la formazione annunciata con Montolivo e Giaccherini finti trequartisti alle spalle dell’unica punta Balotelli.

De la Torre invece, commissario tecnico del Messico, ha optato qualche modifica rispetto alla formazione che si attendeva alla vigilia e che vi abbiamo rivelato attraverso la rubrica “L’altro spogliatoio”.

Ha vinto il ballottaggio per difendere i pali messicani Corona, estremo difensore del Cruz Azul, rispetto ad Ochoa, portiere dell’Ajaccio; mentre i terzini erano Flores (non anche Floro) e Salcido.

Aquino, Dos Santos e Guardado erano invece i supporti messi a disposizione di Chicharito Hernandez, stella dell’albero di Natale messicano.

L’Italia ha iniziato fortissimo sfoderando un gran bel gioco grazie a sovrapposizioni tra terzini ed esterni, contro movimenti, dai e vai, al continuo variare di posizione di Montolivo e Giaccherini, i quali così facendo non davano punti di riferimento, ma soprattutto alla pericolosità di Mario Balotelli, il quale ogni qualvolta arrivasse un pallone dalle sue parti, riusciva a renderlo pericoloso.

Già dai primi minuti l’Italia ha tentato il gol attraverso un bel gioco corale. Balotelli l’ha sfiorato su assist di un ottimo Giaccherini, giocatore che a me piace il giusto, ma che ieri sera ha giocato una signora partita dettata da bei movimenti e grande controllo della palla.

Sempre Balotelli ci ha provato da fuori, trovando però attento Corona, ma che a forza di provarci non ha potuto uscirne indenne.

Il gol azzurro è arrivato nel più classico dei modi. Balotelli si è guadagnato una posizione calciata in modo magistrale del solito Andrea Pirlo da circa25 metri, sulla quale lo stesso Corona ha improvvisamente abbassato le braccia. Va poi ad indovinare il perché…Fatto sta che l’Italia si è portata meritatamente in vantaggio; non solo. Dopo averlo raggiunto, non ha affatto smesso di attaccare i messicani, il cui punto debole era Rodriguez.

Se vi ricordate lo avevamo già preannunciato sabato proprio nella rubrica dove abbiamo analizzato la squadra dell’America centrale, quando scrivevamo di un difensore molto alto ed esperto, bravo per cui nel gioco aereo, ma che sarebbe andato in difficoltà se attaccato palla al piede. La profezia si è rivelata nei minimi dettagli.

Raramente a Rodriguez sfuggiva qualche palla di testa, ma andava moltissimo in difficoltà appena veniva attaccato in velocità da Giaccherini, Balotelli e altri ancora.

Discorso diverso per Moreno, che come dicevamo è un difensore più rapido.

Sì, la difesa del Messico era ben poca cosa e veniva penetrata come la lama nel burro.

Eccoci però arrivati al grande bastone messo tra le ruote italiane dal Messico, o meglio, da Barzagli. Proprio colui che quest’anno aveva stupito per continuità di rendimento ad alto a livello, ha perso palla in area contro Dos Santos, atterrandolo poi successivamente. Osses ha assegnato giustamente il rigore trasformato dunque da Hernandez.

1-1          immeritato, ma tant’è. Quei tipi di errori, in competizioni del genere, li paghi senza ombra di dubbio.

Tutto era perciò da rifare; una mezzora di splendido calcio buttata via da un errore così banale.

L’Italia ha accusato il colpo, tanto è che la velocità di esecuzione di passaggi, la velocità nelle sovrapposizioni e gli altri aspetti che avevano caratterizzato il bel gioco italiano nei primi trenta minuti, dopo il pareggio messicano sembravano andati totalmente smarriti.

Il calcio si sa, è fatto di episodi e praticamente dal nulla è nato il nuovo e definitivo vantaggio azzurro.

De Rossi ha alzato una palla che Giaccherini ha tenuto alta buttandola di prima in area su cui Balotelli, più lesto di tutti, si è avventato trasformandola in rete.

In questo modo si è concretizzato il nuovo allungo azzurro, mantenuto poi invariato sino alla fine.

 

Pagelle

 

Buffon 6: praticamente mai impegnato e ovviamente incolpevole sul gol.

 

Abate 6+: ha sempre fornito una buona spinta sulla fascia caratterizzata da passaggi precisi e anche qualche buon pallone crossato in area. Ciò che spicca di più è però il suo equilibrio in ambo le fasi di gioco.

 

Barzagli 5: sciagurato errore che crea il gol di Hernandez, errore che fortunatamente non risulta sanguinoso per le sorti della partita.

 

Chiellini 6,5: attento in ogni frangente effettuando costantemente chiusure precise e puntuali.

 

De Sciglio 7: giocatore che a me piace da impazzire e che avrà sicuramente una carriera importante davanti a sé se dovesse continuare così. E’ impressionante per esperienza e personalità che lo contraddistinguono da molti altri ventenni. Accompagna sempre l’azione offensiva scegliendo sempre l’opzione giusta, riuscendo tuttavia ad essere altrettanto efficace nella fase di non possesso.

 

Marchisio 5,5: in difficoltà a centrocampo dove risulta praticamente invisibile toccando pochissime volte la palla. Non è un caso che Prandelli scelga di sostituirlo al68’ inserendo Cerci.

 

Pirlo 8: gol capolavoro su punizione, il centesimo in azzurro. Oltre a questo, un’intera partita tenuta saldamente in pugno dal regista di Brescia grazie a una visione di gioco che pochi altri al mondo possiedono.

 

Montolivo 6,5: giocatore che è molto cresciuto rispetto a quello di Firenze, quando era poco aggressivo e troppo femminuccia. Adesso attacca l’uomo e la profondità come una vera mezzala, travestita da trequartista per mandare in confusione gli avversari.

 

Giaccherini 7: non trova il gol, ma compie secondo la mia opinione la partita migliore da quando lo vedo giocare. Corre come un dannato sulle fasce alternandole di frequente, salta l’uomo, fornisce ottimi palloni ai compagni, anche se finisce in calando come è normale che sia per uno che ha corso tantissimo. Gli è mancato giusto l’appuntamento col gol con il quale è arrivato in un paio di circostanze un po’ in ritardo.

 

Balotelli 8: devastante per forza fisica e per la completezza che possiede come pochi altri attaccanti al mondo. Inserimento, colpo di testa, far salire la squadra, tiro da fuori, potenza; sono tutti spicchi che compongono questo strepitoso attaccante.

 

 

Cerci 6: entra e si piazza come sempre sulla fascia destra per rientrare a concludere col suo ottimo mancino. A volte ci riesce, a volte no.

 

 

Prandelli 6,5: schiera una formazione motivata e ben diversa da quella delle ultime amichevoli. Si vede anche che la condizione atletica è notevolmente migliorata e anche gli schemi tattici sono perfezionati ed eseguiti velocemente.

 

Voto all’Italia: 7.

 

Mercoledì si affronterà il Giappone per cercare di ottenere il miglior piazzamento nel nostro girone di questa Confederations Cup.

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