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Il Resto del Carlino – I Quattro Club uniti per la ripartenza

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Bologna, Parma, Sassuolo e Spal unite per riprendere e provano un ultimo disperato tentativo per scongiurare la mancata ripartenza del campionato. Così apre l’articolo M. Giordano ne “il Resto del Carlino”, con l’unione di tutte le squadre di Serie A emilano-romagnole per cercare scongiurare un’ulteriore perdita. In fondo, come si dice, l’unione fa la forza. 

Ogni giorno che passa è sempre meno una sensazione che la Serie A possa non ripartire e più una probabilità. Le parole del ministro Spadafora hanno odor di sentenza, dicendo che la strada per la ripartenza è sempre più stretta e, a sentire in giro, ci sarebbe una maggioranza di presidenti che opterebbe alla sospensione per incominciare a preparare al meglio la prossima stagione. Di sicuro non è il caso delle squadre sopracitate, in quanto la mancata ripartenza porterebbe una perdita tra i 700 e i 750milioni, mettendo a repentaglio alcune società con ricadute pure su associazioni e comitati che il calcio italiano finanzia. 

Martedì sera, i quattro club si sono riuniti in una videocall con il presidente della regione Bonaccini e il commissario per l’emergenza Covid-19 Venturelli con l’intento di trovare soluzioni per la ripartenza e il reperimento dei test per coronavirus obbligatori. A tal proposito, i laboratori della regione sarebbero in grado di venire in contro alle esigenze delle quattro società. In teoria, le squadre emiliano-romagnole si rimettono alle decisioni di chi è chiamato a decidere sulla ripartenza, ma in pratica continuano a programmare l’eventuale ritorno in campo. Tale mossa farebbe presagire un messaggio che i quattro club vorrebbero inviare al Governo che, in queste ore, si starebbe confrontando con la Figc. 

L’Emilia Romagna ha investito molto sullo sport e sugli eventi, soprattutto per il ritorno turistico che gli stessi portano. In più, il presidente Bonaccini ha spinto per avere risposte sui temi fondamentali per giovani e delle famiglie. Ora offre il suo contributo a questi club, ma per la ripresa serve una data ben precisa di ripresa del campionato. Inoltre, senza questa data, si rischia di indurre i giocatori a non accettare il taglio degli stipendi. 

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