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Bologna

Il Resto del Carlino – Bisogna ritrovare il ritmo dei primi mesi di Sinisa

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Damiano Fiorentini per 1000 Cuori Rossoblu


Nessuna squadra di Mihajlovic era mai arrivata alla 17esima giornata di campionato con così pochi punti (17).
In tutte le altre sue esperienze, Sinisa aveva ottenuto almeno qualche punto in più.
Mano al calendario, il Bologna è atteso da tre sfide molto difficili: Verona, Juventus e Milan. Serve necessariamente fare punti.

Contro i gialloblù, una vittoria sarebbe oro colato, anche per alleviare la tensione che aleggia in città in questi giorni, e per cercare di ritrovare morale dopo la sconfitta in quel di Marassi.
Tensione che si è percepita anche con la comparsa di uno striscione anonimo. Striscione che non è di certo stato fatto dai gruppi della curva.

Contro il Grifone, al Bologna è mancato forse più di tutto il giusto atteggiamento. Di certo, i rossoblù quest’anno sono stati penalizzati dalla grande mole di infortuni. Capita, se si pensa che due dei veterani di questa squadra sono Danilo e Palacio, entrambi sicuramente indispensabili per il Bologna, ma che iniziano ad avere qualche anno.

Quello che è certo, è che nessuno al momento è esente da responsabilità. 
Ci si aspettava, forse, qualcosa in più dal mercato estivo.
Dall’altra parte ci sono le responsabilità di Sinisa: la sua squadra sta viaggiando con la media di un punto a partita, se si considerano i match anche del post lockdown. Risultato: 30 punti in 29 partite.
Tutto ciò di certo non se lo si aspettava, soprattutto se si pensa che il primo anno di Sinisa, la sua squadra raccolse 30 punti in 17 gare.

Quello che è venuto a mancare a Genova, è stata proprio quella grinta, quel coraggio che la squadra aveva mostrato nei primi 6 mesi di Mihajlovic.
Cos’è cambiato? In quel momento Sinisa aveva in più Mbaye, che giocava titolare fisso, Lyanco e il vero Sansone; al loro posto oggi vediamo De Silvestri, Tomiyasu, Schouten e Barrow.
Forse è impensabile tenere il ritmo di quel Bologna lì, per tanti fattori. Ma di certo non si può dire che ad oggi la squadra sia tecnicamente più debole.
Quello che occorre cambiare al più presto è l’approccio della squadra alla partita, non si può essere così sgonfi se ci si vuole salvare tranquillamente.

(Fonte: Il Resto del Carlino – Massimo Vitali)

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