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Il Resto del Carlino – Bologna, attacco a secco: l’idea di Motta e gli interventi sul mercato

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Fonte immagine: Damiano Fiorentini / 1000cuorirossoblu.it


0-2, senza tanti complimenti e la sensazione di non essere riusciti a fare il massimo. Il Bologna è uscito dal Dall’Ara lunedì notte con la consapevolezza di aver dato tutto contro un Milan già al gran completo, ma la sensazione di essere mancato nell’ultimo decisivo “passaggio”: il gol. La formazione di Thiago Motta non è riuscita a convertire in rete il gioco prodotto, e il giocatore più in ombra è stato paradossalmente il centravanti, il numero 9, Joshua Zirkzee mai protagonista di nessuno dei 5 tiri verso lo specchio tentati dal Bologna.

Zirkzee e una pesante eredità

La sensazione guardando la partita contro il Milan è che il potenziale di Zirkzee possa essere attivato molto meglio in appoggio ad un’altra punta, nel ruolo di seconda punta. Non è un caso che l’olandese abbia fatto la miglior giocata della sua gara quando è riuscito a servire Aebischer e mandarlo in porta. L’olandese ha dovuto giocoforza raccogliere l’eredità di Marko Arnautovic, che ha salutato Bologna due anni e 24 reti in Serie A. Un bottino importante che solo nella passata stagione contava 10 reti e che unito alla mancanza di Orsolini, autore di 11 reti nella scorsa annata, metteva il Bologna in deficit di 21 reti nella formazione titolare.

Motta cerca idee per il suo Bologna

Se dunque Joshua non riesce a sbloccare il killer istinct, questo sarà un problema da risolvere in sede di scelte tecniche. La soluzione, come ovvio, la dovrà trovare Thiago Motta. Il tecnico rossoblù dovrà capire rendere il suo attacco più fluido e pericoloso. Per questo guarda agli spunti di Ndoye e all’arrivo di Karlsson speranzoso che possano portare quegli spunti che lo scorso anno sono mancati in Barrow e Zirkzee ed erano stati “coperti” dagli inattesi gol di Posch e Ferguson (rispettivamente 6 e 7 reti). La possibilità è che Motta possa continuare a schierare il tridente così come lo abbiamo visto col nuovo interprete Karlsson (che potrebbe non essere l’ultimo esterno offensivo, in caso di addio di Barrow), Ndoye e Zirkzee in una soluzione offensiva più dinamica, fluida e interscambiabile. Una soluzione in cui l’olandese non sia costretto ad essere il punto di riferimento centrale. In alternativa c’è sempre la soluzione calciomercato con Mohamed Bayo del Lille nei pensieri dei dirigenti rossoblù.

 

Fonte: Massimo Vitali e Marcello Giordano, Il Resto del Carlino

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