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Il Resto del Carlino – Bologna, i fattori della crisi

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crediti immagine: Damiano Fiorentini per 1000 cuori rossoblu


Il pareggio interno rimediato con l’Empoli ha permesso al Bologna di raccogliere il suo primo punto del 2022 interrompendo una striscia di sconfitte lunga un mese. Si tratta del momento più difficile da quando Sinisa Mihajlovic siede sulla panchina del Bologna. Ci si chiede quali siano i fattori di questo “declino”, cosa abbia portato una squadra che sembrava pronta per sognare l’Europa a rimediare quattro punti nelle ultime otto partite.

Primo su tutti, indubbiamente, la mancanza di gol. Arnautovic, Barrow, Orsolini e Sansone hanno realizzato complessivamente 29 reti in 23 partite, troppo poco per chi può vantare un pacchetto offensivo di questa qualità. I riflettori vengono puntati su Marko Arnautovic. Il centravanti austriaco era stato acquistato in estate per ovviare al problema del gol che tormentava il Bologna già da diverse stagioni. Nonostante un inizio di campionato promettente, ora anche Arnautovic si è arenato e porta avanti un digiuno che dura dal 28 novembre.

Altro fattore riguarda la rosa troppa ristretta. L’undici titolare presenta alcuni stakanovisti dai quali Mihajlovic non può non prescindere. Giocatori come Medel, Svanberg, Soriano, Hickey, Dominguez e lo stesso Arnautovic non hanno mai riposato e paiono spesso “sulle gambe”. In tal senso, sarebbe stato utile qualche innesto di esperienza da parte del mercato, invece si è scelto di investire su giovani per il futuro.

Alcuni parlano anche di fattore Sinisa. Nella magica sinergia che legava l’allenatore serbo ai suoi giocatori qualcosa sembra essersi incrinato. La squadra sembra priva di una vera identità di gioco e scarica dal punto di vista mentale, come se dopo quattro anni al timone dei rossoblù, ora Mihajlovic fatichi a toccare i punti giusti.

Ultimo, ma non meno importante, l’obiettivo dichiarato di concludere nella parte sinistra della classifica. Obbiettivo che incombe come un fantasma. Oggi il Bologna si trova nella terza di mezzo fra zona Europa e zona retrocessione, con il rischio di un’altra stagione anonima che si nasconde dietro l’angolo.

Fonte: Massimo Vitali, Il Resto del Carlino

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