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Il Resto del Carlino – Il campionato ritrova la sua domenica

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Ritorno al passato per la Serie A che, nella 15esima giornata, domenica 3 gennaio, vedrà scendere in campo tutte le squadre partecipanti, con ben sette partite in contemporanea su dieci, alle ore 15.

A causa della compressione del calendario, gli appassionati del mondo del pallone rivivranno i tempi di Tutto il calcio minuto per minuto. Quando delle partite non vi erano immagini fino all’orario dell’aperitivo, momento in cui su Novantesimo Minuto potevi vedere, rigorosamente in bianco e nero, le azioni e i gol che avevi costruito nella tua mente grazie alla radiocronaca dei vari cronisti, bravissimi a recitare la commedia del campo. La Serie A ancora prima del video è stata per anni solo una splendida colonna sonora. Le voci dei radiocronisti raccontavano le gesta delle squadre, fortunati testimoni di uno spettacolo un tempo vietato a tutti quelli senza un biglietto per lo stadio. Per non togliere il pubblico negli stadi e non condizionare i giocatori in campo, i programmi di radiocronaca, nei primi tempi, si collegavano nel secondo tempo delle partite, come per onorare la sacralità di uno sport da assaporare in dosi minime e quindi richiestissime. Voci come quella di Enrico Ameri, radiocronista di punta della Rai che commentava la partita più importante di ogni domenica, a cui venne affidata da Aldo Biscardi la conduzione del Processo del Lunedì su Rai 3, suscitando lo stupore di milioni di italiani. Oppure quella di Sandro Ciotti, numero due di Tutto il calcio minuto per minuto, che con la sua grande conoscenza della lingua italiana e con voce grottesca informava in modi insoliti per quanto apprezzabili le vicissitudini dei match.

Le voci e i volti che accompagneranno la visione delle partite di questa nostalgica domenica 3 gennaio saranno diversi, ma non per questo peggiori, anzi. Su ogni tipo di piattaforma, video o radio, spiccano professionisti che hanno saputo fare oro dei racconti dei vecchi “cantastorie” del calcio. Chi invece c’era, questa domenica, è destinato inesorabilmente all’ennesimo rimpianto di tempi ormai passati. 

Fonte: Il Resto del Carlino, articolo di Leo Turrini 

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