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Obiettivi e speranze per il 2023, tra salto di qualità e il nuovo Dall’Ara

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Crediti: bolognafc.it

Il nuovo anno è appena cominciato, ma è già tempo per pensare agli obiettivi e ai progetti Rossoblù per il 2023. Il gruppo di Thiago Motta si porrà delle sfide da superare: dal necessario salto di qualità fino allo stadio, molti sono i buoni propositi per la seconda parte di questa stagione e l’inizio della prossima. L’auspicio ed il desiderio primario per questo anno solare per il Bologna FC riguarda innanzitutto la volontà di crescere, come gruppo e società, cercando di accorciare la distanza concreta che separa i felsinei e le squadre che al momento si giocano un posto per l’Europa. L’importante è comunque uscire dalla stagnazione, dalla “zona di comfort” che occupa la tredicesima posizione, spesso posto fisso della squadra nelle ultime stagioni, e provare a cercare nuovi stimoli, al di là dei 52 punti indicati da Saputo come primo traguardo stagionale, che comunque rappresentano un “primo step verso la costruzione di qualcosa di importante“, per citare le recenti parole del ds Marco Di Vaio.

In questo momento, in campionato la posizione di classifica recita colonna destra e undicesimo posto, nell’attesa di scoprire se e come Saputo e dirigenti vorranno fare un passo in più e schiodarsi da questa zona, da un lato quieta e positiva visti i risultati negativi di ottobre, dall’altro negativa considerando le ambizioni dei tifosi. Ambizioni che arrivano soprattutto dai segnali contrastanti arrivati dalla dirigenza, che dopo aver ingaggiato nel corso di quest’estate uno degli uomini di mercato più navigati del calcio italiano come Giovanni Sartori sembrava voler indicare una nuova via per la squadra. Ma il mercato estivo si è poi chuso con un largo attivo di bilancio e quello di riparazione, che si apre oggi, si annuncia all’insegna del rigorismo finanziario e dei probabili pochi acquisti, se non per scambi o solamente dopo alcune cessioni.

Crescere, innanzitutto sul campo, è quindi la parola d’ordine, per un gruppo ora guidato da Thiago Motta, erede tecnico e morale di una formazione che dovrà e deve sopportare l’enorme peso psicologico della scomparsa dell’ex tecnico Mihajlovic. All’italo-brasiliano sarà soprattutto richiesto un grande impegno nel continuare a valorizzare le risorse della rosa senza dover attingere al mercato, come visto nelle ultime uscite, che hanno portato ad alcune importanti vittorie tra campionato e Coppa Italia. Infine, tra gli ultimi obiettivi anche quello di cominciare ufficialmente i lavori per lo stadio provvisorio e ottenere il conseguente via libera per il “Nuovo Dall’Ara“, su cui ci sono ancora forti dubbi, nell’attesa poi di scoprire anche novità sulla candidatura della città per i prossimi Europei 2023.

Fonte: Il Resto del Carlino

 

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