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Il Resto del Carlino – Striscione contro Saputo, ma nel mirino anche la dirigenza

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crediti immagine: Damiano Fiorentini - 1000 Cuori Rossoblu


La contestazione dei tifosi rossoblù continua e il focus questa volta è stato dai giocatori e dallo staff al presidente. A Casteldebole ieri è, infatti, apparso uno striscione, rimosso dopo poco, realizzato dalla Curva Andrea Costa e recitante «Where the hell are you Mr president?!».  Al momento Saputo sta seguendo il Montreal Impact impegnati nei playoff della MLS, infatti, nella notte tra lunedì e martedì, ha presenziato alla vittoria contro gli Orlando City e domenica sarà ancora nella città canadese peer la semifinale contro il New York City Fc. In un’intervista rilasciata qualche giorno fa al Corriere di Bologna il presidente aveva dichiarato che l’ultima volta che era venuto in Italia era stato criticato in Canada per avere abbandonato i Montreal prima di una partita di importanza cruciale e che era consapevole che questa volta sarebbe successo il contrario. Ma a scatenare la polemica, ancor più che la sua assenza, sono state le affermazioni sulle prospettive europee della squadra e su un sentimento di rilancio, trovate fuori luogo e con poco contatto con la realtà nel momento in cui la squadra si trova un posto sopra la zona retrocessione. La conferma di Mihajlovic in estate e la rivoluzione del progetto tecnico realizzata a metà sono altri due elementi contestati, insieme alla tendenza a parlare sempre di futuro e mai di un presente concreto. Se la colpa di Saputo è quella di non avere il polso della situazione, allora, la protesta sottende anche una forte critica, già fatta negli scorsi mesi, alla dirigenza nelle persone di Fenucci e Di Vaio, colpevoli di filtrare la realtà nelle comunicazioni al presidente edulcorandola. Lo striscione, allora, potrebbe apparire non solo come una contestazione al presidente, colpevole di credere nella dirigenza, ma anche come una richiesta a Saputo di tornare presto e prendere in mano le redini, così come fece quasi tre anni fa dopo la debacle con il Frosinone e l’esonero di Inzaghi con il motto «le cose devono cambiare e dovranno cambiare».
Non si sa ancora, però, quando tornerà in Italia: Thiago Motta ha affermato di non sentirlo da giorni e sicuramente lunedì all’assemblea dei soci, dove si discuterà del bilancio, apparirà solo in videochiamata. Se è certo che non ci sarà contro il Lecce, le possibili date per un rientro in Italia potrebbero essere il 31 ottobre per il match in trasferta contro il Monza o il 6 novembre per la partita al Dall’Ara contro il Torino.

(Fonte: Il Resto del Carlino – Marcello Giordano)

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