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Il Resto del Carlino – Tanto interesse per Thiago, ma resterà a Bologna

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In questo momento, il vero fuoriclasse del Bologna siede in panchina, e il suo nome è Thiago Motta. Il tecnico italo-brasiliano ha costruito una squadra vivace e propositiva che, nonostante le tante defezioni, vince e conquista punti in classifica. Nessun membro della squadra è escluso, sono tutti parte del progetto. “Vedo tanti leader”, ha dichiarato dopo la vittoria di Firenze. L’allenatore dei rossoblù sa come funziona il mondo del calcio e mette tutti in guardia. “Non dobbiamo farci distrarre, bisogna stare sul pezzo perché nulla è cambiato”. Questo perché i pensieri extra-campo sono sempre in agguato, specie quando si sta trattando il rinnovo del contratto di alcuni elementi chiave della rosa, come Dominguez e Orsolini, ai quali scade il contratto nel 2024. C’è poi anche il rinnovo di Ferguson, con tante squadre interessate, e quello dei vari senatori dello spogliatoio come Sansone, Medel, Soriano e De Silvestri, i quali attenderanno qualche mese per scoprire il loro futuro. In questo Thiago ha dato l’esempio, perché quando qualche settimana fa il Bologna gli ha messo sul piatto l’ipotesi di rinnovo, ha risposto così: “In questo momento bisogna pensare alle partite e non distrarci, per questi discorsi ci sarà tempo ad aprile-maggio.

Distrazioni che lo coinvolgono in prima persona, dato che tanti tifosi del Psg stanno insistendo per far si che sia lui il successore di Galtier. Ma i tifosi rossoblù non devono preoccuparsi. Non c’è stato alcun contatto tra il mister e il Psg, anche perchè il vero obiettivo dei parigini porta il nome di Zinedine Zidane. Sono molte le voci che, in caso di eliminazione, vedono il tecnico ex Real Madrid sulla panchina dei francesi già dopo il ritorno contro il Bayern. Per di più, non è la prima volta che Thiago viene accostato al Psg, ma sia nel caso di Pochettino sia in quello di Tuchel, non si è mai concretizzato nulla, nonostante la stima nei suoi confronti da parte del presidente e dei tifosi, che lo vorrebbero in panchina per le qualità umane e per la sua capacità da leader. Perché nonostante sia un allenatore “inesperto”, si tratta di un uomo con alle spalle una carriera ricca di successi, con ben 30 titoli conquistati tra Inter, Barcellona e Psg. Insomma, un palmares che non ha eguali a Bologna, per un allenatore che sta bruciando le tappe. Ma soprattutto sta dando finalmente grandi ambizioni alla società e nuovi obiettivi, dei quali parlerà più avanti, forte di un contratto che scade nell’estate del prossimo anno.

Fonte – Marcello Giordano, Il Resto del Carlino

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