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Bologna

#KeepthedreAmalive – 13 Mag

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Eravamo rimasti soli…….

Soli, sotto un sole obliquo, che accarezzava i sedili ormai vuoti di uno stadio intristito e retrocesso,  poco prima che scoccassero  le 17. Soli e, forse, abbandonati da tutto e da tutti, nella battaglia più dura della nostra ultracentenaria storia. Soli ma non complici di una disfatta annunciata che si protraeva da mesi,  come malati terminali che godono degli ultimi istanti di vita, rinunciando  ad ogni forma di pietosa eutanasia.  Ecco quello che siamo: semplicemente tifosi , organismi  geneticamente modificati dalla causa rossoblù, quelli che ieri sfollavano dal Nostro Stadio, la Cattedrale, che dall’anno prossimo, complice un calendario differente, vedrà anticipare la “sacra funzione” al sabato. Un banale incidente di percorso, si era affrettato ad etichettare qualche buontempone “esterno al movimento”,  lontano anni luce dai recinti di Casteldebole e dalle sue contorte vicende.

Ieri abbiamo visto lacrime innocenti e lacrime colpevoli scendere su tantissimi volti. La differenza la si potrebbe misurare anche in centinaia di migliaia di euro, ma il discorso si inerpica su un impervio sentiero e,  giunti a questo punto, lasciamo a qualcun altro il compito di fungere da corifeo per le comunque sacrosante invettive. Al netto delle sofferenze patite per la causa, la rabbia è sempre una cattiva consigliera e non aggiunge e/o toglie niente alla devastante desolazione del momento. Offendere a nastro un altro nostro simile, per quanto il desiderio sia oscenamente forte, non ci ripristina la situazione precedente: anzi potremmo dire che ce la peggiora, perché ci costringe a dare attenzioni, le nostre, a chi non le merita.

Ma le lacrime di ieri che preferiamo raccontare sono quelle di una persona che aveva un compito difficilissimo: condividere con migliaia di tifosi, via microfono, la tragedia sportiva perpetrata pochi minuti prima e raccontarla a persone che, causa la lontananza, non avevano potuto affollare la Cattedrale. Ecco che, appena finito il collegamento, spossata e con un’angoscia tremenda, si era lasciata cadere su un seggiolino, rigando il suo volto con lacrime silenziose. Inermi e quasi impotenti stavamo condividendo a distanza la sua sofferenza quando,  di colpo, sono apparse due braccia che l’hanno stretta forte, due occhi che le hanno sorriso e un bacio furtivo che hanno reso meno obliquo il sole di quel tardo pomeriggio. “You’ll never walk alone!

Così ripartiremo, sabato dopo sabato,  fianco a fianco, con tutto il fiato che avremo in corpo, a difendere i Nostri colori, perché la passione, la Nostra, non retrocederà mai.

Per questo Vi lasciamo con una foto, un mix di gioia e speranza, perché nessuno meglio di questi ragazzi (un perfetto mix di “home and away”) saprebbe raccontarVi la gioia di tifare Bologna.

E’ già scattato il conto alla rovescia…..siamo pronti a tornare. 

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