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L’altro Spogliatoio: Ecco l’Entella Chiavari – 5 set (2)
Per presentarVi l’Entella Chiavari siamo andati a domandare al gruppo Diaspora di raccontarci la loro squadra. Ecco come, Gabriele Rissone e Jacopo Giaiero (che ringraziamo di cuore per questa bella presentazione), ci hanno descritto con passione l’Entella, il nostro prossimo avversario.
L’Entella, caso raro in Italia, prende il suo nome da un corso d’acqua, il locale fiume Entella citato anche da Dante Alighieri nella Divina Commedia (“Intra Siestri e Chiaveri s’adima una fiumana bella”, Purgatorio, Canto XIX).
Il sodalizio ha appena compiuto 100 anni (è stato fondato nel 1914) durante i quali ha affrontato diversi alti e bassi, toccando il momento più buio nel 2001 quando la società venne dichiarata fallita e non si iscrisse a nessun campionato. Dopo la rinascita (2002) la squadra è lentamente cresciuta fino a raggiungere i fasti di un tempo (in Lega Pro dal 2010, come era già stata a lungo in Serie C negli anni ’30 e ’60) e a superarli: la partecipazione alla Serie B rappresenta infatti l’apice della storia societaria.
I giocatori dell’Entella sono soprannominati “Diavoli neri” perché tra gli anni ’20 e gli anni ’60 la squadra aveva adottato una casacca interamente nera: la maglia a strisce bianco-celesti verticali adottata sin dalla fondazione aveva infatti il difetto di stingere troppo facilmente…
Tra i giocatori più celebri ad aver indossato la casacca dell’Entella ricordiamo Mario Genta (campione del mondo 1938), Nello Saltutti (41 reti in Serie A negli anni ’70) e – più recentemente – Ighli Vannucchi (campione europeo under 21 nel 2000 e bandiera dell’Empoli in Serie A).
Menzione a parte per l’attaccante Giorgio Barbana, nativo del Friuli scoperto ancora diciottenne (1967) dal Bologna: qualche stagione dopo giunse all’Entella (1970-71), prima di prendere la strada di Palermo e Pisa.
Alla guida dal 2011 c’è Luca Prina, cresciuto tra le fila della Biellese dove ha avuto tra l’altro l’abilità e la fortuna di lanciare un giovanissimo Gilardino. 4-3-1-2 è il credo tattico del mister sin dalle prime esperienze, con grande affidamento e centralità al ruolo del trequartista.
PORTA – Il dualismo che fa discutere L’arrivo a sorpresa di Ivan Pelizzoli ha scombussolato un reparto che nelle ultime sei stagioni ha avuto una sola certezza: Andrea Paroni. Sono loro i protagonisti del dualismo che ha scaldato la pre-season biancoceleste.
Il primo, classe ’80, è un nome ben noto agli amanti del calcio italiano. Atalanta, Roma e Reggina sono le piazze principali dove Ivan ha costruito il momento più alto della sua carriera, prima di emigrare a Mosca in una sfortunata esperienza alla Lokomotiv. Arrivato a Chiavari come possibile chioccia e riserva di esperienza, si è subito conquistato il posto da titolare scalzando la bandiera Paroni.
Quest’ultimo è un vero e proprio beniamino dei tifosi. Arrivato dall’Udinese a soli 19 anni, è cresciuto insieme alla squadra, attraversando l’intera scalata sin dalla Serie D. Storico il suo goal di testa al 96°, che regalò in quel di Casale la finale playoff di Seconda Divisione.
Estremamente rapido tra i pali, Andrea metterà indubbiamente in difficoltà mister Prina per un dualismo che caratterizzerà tutta la stagione.
DIFESA – La prova del fuoco Il reparto difensivo è forse quello meno rivoluzionato dopo il salto di categoria, nonostante non manchino alcuni innesti di rilievo. Si riparte dalla coppia centrale che ha vinto lo scorso Girone A di Prima Divisione Lega Pro: Cesar – Russo.
César Vinicio Cervo de Luca, nasce a Rio De Janeiro nel maggio del ’79. Deve i suoi natali calcistici alla Fluminense, dove ha disputato 4 stagioni e collezionato oltre 100 presenze. Nel 2003 passa al Chievo Verona dove esordisce in Serie A. Giocatore carismatico ed elegante, non fa del fisico la sua caratteristica principale, spesso vittima di piccoli infortuni, non potrà garantire un impiego a tempo pieno, ma è un assoluto pilastro dello spogliatoio biancoceleste.
A fianco a lui l’unico giocatore “di casa” della rosa entelliana, Michele Russo. Vanto della città, torna a Chiavari nel 2011 dopo numerose stagioni nel circondario, tra cui un’esperienza curiosa al Cervia di Ciccio Graziani e del programma tv “Campioni il Sogno”.
Ogni stagione dato per seconda scelta, Russo si è sempre guadagnato un posto da titolare con grande carattere e attaccamento alla maglia. A fare da “guastafeste” a questa coppia collaudata sarà sicuramente Leandro Rinaudo, uno dei colpi ad effetto del mercato biancoceleste. Ancora alla ricerca della miglior condizione fisica, Leandro garantisce sicuramente esperienza al reparto grazie alle oltre 140 presenze del massimo campionato italiano. A completare il reparto il giovane Camigliano prelevato negli ultimi giorni di mercato dall’Udinese.
Anche sulle corsie esterne, due conferme e due nuovi arrivi. Simone Iacoponi e Luca Cecchini sono i reduci dello scorso campionato, pronti a saggiare la categoria non appena mister Prina li chiamerà in causa. Il primo, 26 anni, garantisce una certa sicurezza mentre il secondo, 21 anni, è alla primissima esperienza in cadetteria. Titolari delle fasce appaiano Ivano Baldanzeddu e Mateusz Lewandowski.
A destra il terzino sardo non è una scoperta, autore di 3 buoni stagioni tra Juve Stabia e Spezia, è approdato a Chiavari in prestito proprio dalla squadra ligure. Il polacco invece, nazionale Under21, è un’assoluta sorpresa, prelevato dal Pogoń Stettino è arrivato a Chiavari con la formula del prestito con diritto di riscatto. Dalla primissima uscita nello sfortunato esordio al Comunale, è apparso molto potente e dotato di buona tecnica, dovrà crescere invece dal punto di vista tattico.
CENTROCAMPO – La chiave di volta In un mix di gioventù ed esperienza, veterani e nuovi acquisti, il centrocampo è probabilmente il reparto più ricco ed interessante della rosa.
Le fortune del reparto peseranno quasi sicuramente sulle spalle di Francesco Di Tacchio, leader e perno dello schieramento a 3, regista ed interditore, rifinitore ma anche abile cecchino, Francesco è esploso letteralmente in biancoceleste dopo la trafila nelle giovanili della Fiorentina. In seguito ad un brutto infortunio avvenuto a metà della scorsa stagione, Di Tacchio è pronto a guidare il centrocampo e a presentarsi definitivamente nel palcoscenico del calcio italiano.
Al suo fianco numerose soluzioni. Ad oggi appaiono certi di un posto da titolari Michele Troiano e Cristian Battocchio. Il primo ritrova la categoria dopo l’esaltante promozione con il Sassuolo, il secondo invece potrebbe regalare soddisfazioni al pubblico di Chiavari e non. Classe ’92, nato a Rosario ma naturalizzato italiano, viene prelevato dagli abili scouting dell’Udinese nel 2009 e dopo due stagioni in Primavera, prestato al Watford nella Championship inglese. Tecnico e veloce, oltre ad agire come mezz’ala potrebbe alternarsi nel ruolo di trequartista, nel collaudato 4-3-1-2 di mister Luca Prina.
A completare il reparto ben 5 nomi: Gennaro Volpe, Pedro Costa Ferreira, Lorenzo Staiti, Stefano Botta e Paolo Valagussa. Sottolineatura importante per i primi 3: Volpe, capitano alla quarta stagione consecutiva, la Iena Staiti autore dello storico goal promozione lo scorso Maggio e Costa Ferreira, prelevato dal Messina e dotato di ottime qualità tecniche.
ATTACCO – Rivoluzioni e incertezze
Il reparto offensivo è indubbiamente quello che ha subito il maggior stravolgimento in sede di mercato.
Dallo storico salto di categoria è sopravvissuto il solo Stefano Moreo, giovane classe ’93, già nel giro dell’Italia B e sulle orme (quantomeno per caratteristiche) dell’airone Caracciolo.
Il peso dell’attacco è tutto sulle spalle di Marco Sansovini, classe 1980. Anche lui nome conosciuto ai più, vanta alcune stagioni di rilievo in cadetteria con le maglie di Grosseto, Pescara (alla corte di Zeman nell’anno dell’esplosione di Immobile, Verratti ed Insigne) e Spezia.
Al suo fianco parte favorito Gianluca Litteri, prelevato a parametro zero dalla Ternana. Grande lottatore, ma poco abile sotto porta, ci si aspetta da lui quel lavoro sporco tra le difficili difese della categoria.
Dietro di loro ben 3 giovani di belle speranze su cui la società sembra aver puntato forte, senza tralasciare qualche margine di rischio: Mickael Latour, Eric Lanini e Cephas Malele.
Il primo è una vera e propria sorpresa, (sulle tracce dello juventino Kingsley Coman anch’egli prelevato dal PSG e che ha ben impressionato all’esordio in Serie A), classe ’96, ha stregato l’ambiente biancoceleste tanto da guadagnarsi la prima squadra, in attesa di test probanti nel sempre difficile campionato di B.
Lanini e Malele, rispettivamente da Juve e Palermo, hanno invece ben figurato nei campionati Primavera e approdano a Chiavari con la speranza di affermarsi e di avere qualche chance nel cosiddetto “calcio che conta”.
In chiusura il ruolo chiave dell’Entella di Mr. Prina, il numero 10.
C’è sempre stata grande attenzione da parte della dirigenza nella scelta, in fase di mercato, del ruolo di trequartista, considerato dal mister il vero ago della bilancia della sua proposta di gioco.
Per la prima stagione nel secondo campionato italiano, le chiavi del gioco sono state consegnate ad Andrea Mazzarani. Il Pupetto, classe ’89, ha vissuto alti e bassi sempre alla ricerca del definitivo salto di qualità.
Ottima la sua prima stagione a Modena nel 2010/2011 così come l’esperienza a Novara in Serie A, seppur terminata con l’amara retrocessione.
Su di lui sono riposte le fortune e le aspettative del popolo biancoceleste.
ROSA ENTELLA: Stagione 2014-2015
PORTIERI
Paroni
Pelizzoli
Van der Want
DIFENSORI
Baldanzeddu
Belli
Cecchini
Cesar
Iacoponi
Rinaudo
Russo
Lewandowski
Camigliano
Zigrossi
Belli
Centrocampisti
Botta
Costa Ferreira
Di Tacchio
Staiti
Volpe
Troiano
Battocchio
Valagussa
Zottino
Gerli
Attaccanti
Lanini
Litteri
Malele
Moreo
Sansovini
Latour
Mazzarani
Hraiech
PROBABILE UNDICI TITOLARE
4-3-1-2: Pelizzoli; Baldanzeddu; Rinaudo; Russo; Battocchio; Di Tacchio; Troiano; Mazzarani; Litteri;
Sansovini
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