Seguici su

Bologna FC

L’altro Spogliatoio: i biancorossi del Vicenza – 3 ott

Pubblicato

il


Continuiamo il nostro viaggio fra le tifoserie avversarie con gli amici della Redazione di Biancorossi.net. Un grande grazie a Giovanni Barcaro, che sentiremo a Radio Sportiva sabato sera durante la nostra trasmissione “Al Ritmo del Goal”, per averci presentato, con passione e dettaglio, il suo Vicenza. 

 

E’ un Vicenza in cerca di conferme, per scoprire la propria vera identità, quello che domani pomeriggio ospita al Menti il Bologna. I biancorossi hanno iniziato la serie B meno di un mese fa. E per “iniziato” non si intende certo la prima gara in campionato ma tutta la preparazione per la cadetteria. Le rocambolesche vicende dell’estate hanno infatti consegnato la nuova categoria il 29 agosto, alla vigilia di quello che doveva essere il debutto in Lega Pro contro la Giana Erminio, neopromossa dalla serie D. Domani invece il Vicenza si ritroverà contro una formazione dal recente passato in massima serie e la settima partita stagionale servirà per capire se questa squadra può -anche sul campo- lecitamente essere destinataria del regalo arrivato dalla FIGC.

 

Nelle prime sei giornate la formazione berica ha raccolto 6 punti frutto della vittoria contro il Bari e dei pareggi contro Latina, la capolista Perugia e Crotone. Tutte partite, sconfitte contro Trapani e Ternana comprese, che sono state fortemente segnate dagli episodi della “sfortuna nera” come l’ha subito battezzata mister Lopez. Tra infortuni (ben sei, di cui due da stagione già finita), rigori contro ed  espulsioni, i primi 10′ di ogni gara sono sempre stati da incubo e i 5262 abbonati ora confidano semplicemente in avvii tranquilli. Perché ciò accada, oltre ad un pizzico di fortuna, c’è bisogno dell’attenzione di tutta la squadra e quindi andiamo ad analizzare, reparto per reparto, la rosa biancorossa.

 

A difendere la porta sabato pomeriggio ci sarà Nicolas Bremec, portiere spagnolo cresciuto in Uruguay da genitori di origine slava. Quello del numero 1 è un gradito ritorno visto che due stagioni fa aveva considerevolmente ritardato la retrocessione grazie ai suoi interventi prodigiosi. In Lega Pro avrebbe sicuramente fatto la differenza, in serie B invece paga un anno alla Cremonese costellato di infortuni e le 36 candeline hanno iniziato a farsi sentire con i grossolani errori in Tim Cup contro il Bassano e in campionato contro il Trapani, oltre al rigore procurato contro il Latina. Dopo il rosso contro i pontini a difendere la porta c’ha pensato Mauro Vigorito, il cui primo pallone toccato in serie B è stato il rigore parato all’ex Paolucci. Al rientro dopo la squalifica Bremec si è ripreso il ruolo del titolare con ampi meriti riscattando le prove opache di inizio stagione. Gli altri due portieri, Truant e Cappa, difficilmente scenderanno in campo nel prosieguo del campionato.

 

Il 3-5-2 impostato, inizialmente per necessità, prosegue il reparto arretrato di “ritorno al futuro”. Così come Bremec infatti, anche Gentili(nella foto di apertura) ritorna a far parte della rosa della retrocessione di due stagioni fa. L’ex Atalanta, arrivato sul finire della scorsa stagione non mantenendo ciò che di buono aveva mostrato alla prima avventura in biancorosso, con la serie B ha trovato nuovo vigore tornando a vestire i panni del supereroe della difesa. Che di fronte abbia avuto Sforzini, Caputo o il re dei bomber Falcinelli il risultato non è cambiato: la saracinesca è rimasta abbassata nonostante abbiano provato a sfondarla anche con colpi proibiti (a Crotone in campo nonostante problemi alla caviglia e spalla sublussata). Al centro della difesa giocherà Alessandro Camisa, una vita legato ai colori biancorossi grazie alle quasi 100 presenze con il Varese e ora, alla terza stagione a Vicenza, con la fascia da capitano al braccio. La sorpresa della retroguardia risponde al nome di Pol Garcia. Arrivato in prestito dalla Juventus di cui l’anno scorso è stato capitano della Primavera dopo essere cresciuto nel Barcellona, complici gli infortuni dei colleghi di reparto Brighenti, El Hasni e D’Elia è stato gettato nella mischia dalla gara contro il Perugia mettendo in mostra movimenti e determinazione che si vedono in ben altri palcoscenici. Difficile prevedere modifiche ad una difesa che non subisce gol da 200′ anche perché a disposizione di Lopez ci sono solo Figliomeni (ex Latina), Alhassan (in realtà un centrocampista) e il giovane Edge, il primo neozelandese con un contratto da professionista nel Belpaese.

 

La maggior densità di giocatori disponibili a centrocampo viene vanificata da un modulo a 5 uomini che se crea maglie strette in mezzo al campo non permette al contempo grandi alternative. Nelle prime partite la mediana ha vissuto sulle ali di Davide Di Gennaro, vero faro ispiratore della squadra. Forse il numero 21 sulle spalle, complice la posizione arretrata, l’ha fatto un po’ troppo immedesimare nei panni di Pirlo ma con le dovute proporzioni il ruolo gli calza a pennello. La speranza però è quella di vederlo quanto prima nella versione di rifinitore alle spalle delle punte. Gli scudieri del perno centrale saranno Antonio Cinelli e Giovanni Sbrissa, due che nonostante la giovane età potrebbero raggiungere la laurea ad honorem in scienze forestali vista la grande mole di legna (leggi palloni recuperati) che raccolgono ad ogni partita con grande uso di polmoni.

Per Cinelli vale ancor più il pensiero fatto con Gentili: la serie B gli ha restituito maggiore grinta e determinazione che l’ha fatto tornare ai fasti della Primavera della Lazio dopo una stagione, quella scorsa, in cui in campo risultava il più timido. Sbrissa è invece l’autentico gioiello all’ombra dei berici. 18 anni compiuti la settimana scorsa, non festeggiati al meglio per colpa di una piccola lesione al bicipite femorale che gli ha fatto saltare la gara contro il Crotone, la mezzala di Castelfranco Veneto ha un ottimo potenziale già annusato anche da diverse società di serie A. Nelle prime gare, complice il ritardo della preparazione dei colleghi di reparto, sono stati i due l’anno scorso in Lega Pro a scendere in campo da titolari. In mezzo al campo sulla carta però potrebbe esserci battaglia. In distinta c’è infatti anche Fabio Sciacca, martoriato dagli infortuni a Catania ma che nelle uscite di Perugia e Bari ha messo in mostra le riconosciute grandi doti tecniche. Contro il Bologna non sarà del match per squalifica (due gialli in 45′ contro il Crotone) e quindi il nome che potrebbe entrare dalla panchina è quello di Federico Moretti. Il primo tempo della gara contro i pitagorici ha confermato però che l’ex patavino deve ancora lavorare molto per raggiungere una condizione per lo meno sufficiente. Sugli esterni mister Lopez opterà per un misto tra chi spinge maggiormente e chi è più preposto a difendere. Sulla corsia mancina ci sarà Mario Sampirisi, difensore destro cresciuto tra Milan e Genoa (detentore del cartellino) adattato sull’esterno. Dall’altra parte spazio (e tanta, tantissima, corsa) per Lorenzo Laverone che nonostante un dito del piede rotto nelle ultime gare ha macinato chilometri su chilometri proponendosi in fase offensiva ma riuscendo anche a tenere a bada le avanzate del diretto avversario. Se non dovesse farcela perché le infiltrazioni della vigilia non riuscissero più a placare il dolore, in settimana è stato provato Francesco Urso. Sulla lista dei possibili partenti prima, dei principali esclusi poi, con il lavoro settimanale al centro tecnico Morosini il ventenne si è messo in luce cercando di essere un possibile rincalzo. Dall’altra parte invece scalpita Antonio Gerbaudo (foto sotto), mediano scuola Juve dirottato sulla sinistra già a Trapani per esigenze di formazione. Con Tutino out per altri 5 mesi per la rottura del crociato e Filippi fuori squadra, l’unica altra opzione è Ignacio Lores Varela. Il mancino arrivato a Palermo nell’estate del 2011 per una cifra vicina ai 3 milioni, fin dal suo esordio contro la Ternana ha dimostrato che le scorribande in velocità e i cross con il mirino sono la sua specialità. La speranza per i tifosi biancorossi è che possa raggiungere quanto prima la forma migliore.

 

Con Lores si è già entrati a parlare dell’attacco ma la principale bocca da fuoco al momento risponde al nome di Antonino Ragusa (diffidato al pari di Gentili). La dirigenza di via Schio ha dovuto sostenere parecchi sforzi per portare a Vicenza l’attaccante in comproprietà tra Genoa e Pescara. Dopo un tira e molla di diverse settimane è stato il campo a confermare la bontà della scelta: due gol all’esordio da titolare contro il Perugia, uno a spezzare le reni al Bari tre giorni più tardi. Chi è ancora fermo a quota uno, siglato per giunta alla prima stagionale a Trapani, è Andrea Cocco. L’attaccante arrivato a titolo definitivo (uno dei pochi dell’estate) dai rivali storici dell’Hellas Verona ha avuto un avvio di stagione complesso con qualche acciacco fisico evidente anche contro il Crotone. Dopo sei gare in 21 giorni però tutta la squadra ha potuto rifiatare e questa è stata la prima vera settimana di pausa per recuperare gli infortunati. In panchina scalpitano due “small-size”: Stefano Giacomelli l’anno scorso è stato il più applaudito. La speranza è che questo campionato riservi magari qualche battito di mani in meno e qualche gol in più dei soli 4 siglati in Prima Divisione. Insieme a lui Srdjan Spiridonovic, nato in Austria da genitori serbi, il più positivo nel Vicenza preripescaggio e poi un po’ accantonato con l’avvento in B. Non sarà del match, nemmeno quello di ritorno, Piergiuseppe Maritato, bomber biancorosso della scorsa stagione con 9 centri. Saluta l’anno con solo il cartellino timbrato contro il Bassano dopo che al 3′ della gara del Curi il ginocchio ha fatto crack con la rottura del crociato anteriore.

 

In panchina va risaldandosi il ruolo di Giovanni Lopez. Il tecnico romano è la figura carismatica di questo Vicenza. Il Capitano, quello osannato durante ogni gara in memoria della Coppa Italia sollevata nel ’97, è stato ingaggiato ad inizio della scorsa stagione come parafulmine da quella stessa società -i cui estimatori sono sempre più ridotti al lumicino- che in serie B non lo vede di buon occhio. Il gioco a causa degli infortuni e di una squadra costruita due volte non è stato ancora brillante ma il suo Vicenza finora è riuscito a giocare più con il cuore che con la qualità, ed è proprio questo che interessa ai tifosi.

 

ROSA VICENZA CALCIO 2014/2015

 

PORTIERI

1. Nicolas Bremec
22. Mauro Vigorito
33. Paolo Truant
12. Andrea Cappa

DIFENSORI

7. Nicolò Brighenti                            infortunato (distorsione collaterale)
26. Alessandro Camisa
3. Salvatore D’Elia                             infortunato (lesione menisco)
2. Jesse Edge                                     di solito con Primavera
5. Oualid El Hasni                             infortunato (lesione aduttore)
14. Pol Garcia Tena
23. Matteo Gentili                             diffidato
32. Giuseppe Figliomeni
31. Mario Sampirisi

CENTROCAMPISTI
6. Moro Alhassan
8. Antonio Cinelli
21. Davide Di Gennaro
15. Mattia Filippi                               fuori squadra
16. Matteo Gerbaudo
27. Lorenzo Laverone
29. Ignacio Lores Varela
4. Federico Moretti
20. Giovanni Sbrissa
18. Fabio Sciacca                               squalificato
30. Gennaro Tutino                            infortunato (rottura crociato)
24. Francesco Urso

ATTACCANTI

13. Damir Bartulovic                         di solito con Primavera
17. Niko Bianconi                              fuori squadra
19. Andrea Cocco
10. Stefano Giacomelli
34. Andrea Mancini                           di solito con Primavera
9. Piergiuseppe Maritato                    infortunato (rottura corciato)
28. Antonino Ragusa                         diffidato
11. Srdjan Spiridonovic

Probabile formazione (3-5-2): Bremec; Gentili, Camisa, Garcia; Laverone, Sbrissa, Di Gennaro, Cinelli, Sampirisi; Ragusa, Cocco.

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *