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L’altro Spogliatoio: Il Carpi di Castori – 7 nov
Per spiegare il prossimo avversario abbiamo cercato proprio nella cittadina modenese, famosa per le industrie tessili: ringraziamo Santiago Roque Favilla, aspirante giornalista di Carpi e già redattore per diversi siti, per questa descrizione della squadra carpigiana e del suo allenatore.
La sfida di sabato 8 novembre (ore 15:00) allo Stadio Renato Dall’Ara tra Bologna e Carpi varrà il primato in classifica della Serie B. Il Carpi finora è la principale sorpresa del campionato cadetto. I biancorossi, partiti con l’idea di salvarsi per il secondo anno consecutivo, arriveranno a questo derby da primi della classe, una cosa totalmente impensabile nel pre-campionato. 24 punti (+2 sul Bologna), 4 vittorie di fila (2-1 al Latina, 0-5 a Pescara, 3-1 alla Ternana e 1-0 al Vicenza), 22 gol fatti (miglior attacco del campionato) e 12 subiti. Questi sono alcuni dei numeri di questo Carpi. Premesso che manca ancora molto alla fine del campionato e l’obiettivo primario è e rimane arrivare a 50 punti per ottenere la permanenza in Serie B, bisogna dire che dietro a questi risultati ci sono dei fattori che conviene elencare uno per uno.
PILLOLE DI STORIA – Nato nel 1909, vicino alla Serie B dopo la sconfitta nei Play-off del 1997 contro il Monza, rifondato nel 2000 e ripartito dall’Eccellenza, il Carpi dalla stagione 2009-2010 ha iniziato una scalata vertiginosa dalla Serie D (riconquistata nel 2002) fino alla Serie B, sfiorata nel 2012 nella doppia Finale Play-off contro la Pro Vercelli e toccata con mano un anno dopo al termine della doppia Finale Play-off contro il favoritissimo Lecce (1-0 in Emilia, 1-1 in Puglia grazie a due gol dell’attaccante marocchino Mehdi Kabine). Il 16 giugno del 2013 è la data della Storia. Il primo anno in cadetteria si è concluso con 59 punti e con una salvezza ottenuta matematicamente vincendo a Palermo per 1-2 (i biancorossi di Vecchi prima e poi di Pillon furono gli unici a battere i rosanero due volte su due). Questi successi davvero inattesi cominciarono a prendere forma dall’estate del 2009 quando la seconda squadra cittadina, la Dorando Pietri, si fuse con il Carpi F.C. 1909 dando vita a un nuovo corso.
LA SOCIETA’ – Ai vertici di questo Carpi troviamo carpigiani come il presidente Claudio Caliumi, ex giocatore biancorosso e in carica dal 2011; l’Amministratore delegato e socio di maggioranza Stefano Bonacini (fondatore del marchio di abbigliamento Gaudì); il d.s. Cristiano Giuntoli, ottimo negli anni a scovare nei campionati minori giovani sconosciuti ma che poi si sono rivelati essere di valore; e altri soci/imprenditori carpigiani impegnati nel prolifico settore dell’abbigliamento.
LA SQUADRA – Uno dei punti principali del Carpi è aver cambiato pochissimo rispetto alla scorsa stagione. C’è un nucleo di veterani di lunga data composto da Pasciuti (arrivato in Serie D), Letizia, Gagliolo, Poli, Concas, Bianco e Di Gaudio (tutti questi arrivati o in C2 o in C1). Poi ci sono alcuni protagonisti del primo anno di Serie B come Romagnoli, capitan Porcari, Lollo, Inglese e Mbakogu. Infine, in quest’estate sono arrivati molti giovani, quasi tutti alla prima vera esperienza in cadetteria: alcuni esempi sono Struna, Laner, Sabbione, Mbaye, Gatto, Embalo e Lasagna. Il Carpi è la prova che consolidare un gruppo unito e solido può portare a fare buoni risultati invece di azzardare e cambiare molto durante il mercato estivo.
L’ALLENATORE – Fabrizio Castori è al comando di questo Carpi. Marchigiano di 60 anni, forgiatosi nei bassifondi del calcio italiano e artefice di 8 promozioni in carriera, Castori arriva a Carpi dopo due esperienze dolorose a Varese (stagione 2012-2013, viene incredibilmente esonerato a cinque giornate dalla fine con la squadra che si trova in piena lotta per i Play-off, i quali sfuggiranno solo per 2 punti) e a Reggio Calabria (cacciato dopo 6 partite). I risultati migliori li ottenne col Cesena: in Romagna rimase dal 2003 al 2008, nella stagione 2003-2004 vince la Coppa Italia di Serie C e porta i romagnoli in Serie B dopo aver battuto nei Play-off il Lumezzane; nel 2005-2006 sfiora la Serie A perdendo nelle Semifinali Play-off di Serie B contro il Torino. Arrivato a fari spenti, abituato a guardare sempre avanti sia nelle buone che nelle cattive, a Carpi ha portato un gioco verticale, veloce, fatto di pressing e corsa, guadagnandosi la stima del tifo biancorosso. Da sottolineare anche il costante e graduale impiego dei giovani che ha a disposizione.
MODULO – Il Carpi di Castori varia tra il 4-3-3 e il 4-4-1-1. Nel primo caso la formazione vede in porta il brasiliano ex Milan Gabriel; in difesa da destra a sinistra Struna (o Letizia), Poli (o Suagher), Romagnoli e Gagliolo (o Pasciuti); a centrocampo la corsa, le geometrie e la tenacia di Lollo (o ancora Letizia), Porcari e Bianco (o Mbaye); in attacco Pasciuti (o Concas o Letizia), Mbakogu e Di Gaudio. Nel 4-4-1-1 la principale novità è Concas alle spalle di Mbakogu. Come si può notare il Carpi può contare sulla duttilità di vari suoi giocatori, forti anche dell’esperienza della scorsa stagione.
OCCHIO A – Jerry Mbakogu, attaccante nigeriano di 22 anni. Possente, veloce, bravo a tenere palla e a far salire la squadra e a puntare sulla profondità. C’era già nella scorsa stagione (7 gol), ma quest’estate è tornato da svincolato dal fallito Padova. È diventato il fulcro dell’attacco carpigiano. Finora ha segnato 8 gol in 12 partite, 6 di questi nelle ultime 4 partite. Da non sottovalutare nemmeno il centrocampista offensivo Fabio Concas (finora 3 gol segnati): giocatore a tutto campo, letale quando si inserisce tra le linee, autentico uomo-derby visto che con la maglia biancorossa ha segnato 4 reti alla Reggiana (3 in Lega Pro, 1 in Coppa Italia) e 2 al Modena nella scorsa stagione. Curiosamente 2 gol al Modena li ha segnati anche il roccioso difensore centrale Simone Romagnoli, decisivo come Concas sia all’andata (vittoria per 2-3 al Braglia) che al ritorno (2-2 al Cabassi con un suo gol al 93’). Altri giocatori che in estate sembravano vicini a lasciare la Città dei Pio erano il terzino destro Gaetano Letizia e il terzino sinistro/difensore centrale Riccardo Gagliolo. A centrocampo sono determinanti due giocatori molto esperti come Raffaele Bianco e Filippo Porcari, forti di varie esperienze in Lega Pro e in Serie B (Porcari fu la mente del Novara di Attilio Tesser che salì dalla Lega Pro alla Serie A tra il 2008 e il 2012). Complessivamente però il Carpi ha elementi di valore che con umiltà e soprattutto spirito di squadra stanno facendo vivere un bel piccolo sogno ai propri tifosi.
CARPI PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3): Gabriel; Struna, Suagher, Romagnoli, Gagliolo; Lollo, Porcari, Bianco; Concas, Mbakogu, Di Gaudio.
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